Figure di bambini dello scultore gardenese Gehard Demetz e dell’artista spagnola Raquel Muñoz López popolano le celle della Galleria GefängnisLECarceri con i loro desideri, sogni d’infanzia, sogni repressi e incubi.

La giovane artista Raquel Muñoz López ha realizzato il suo progetto artistico insieme ai bambini di strada del orfanotrofio “L’Empire des Enfants” a Dakar (Senegal) nell’inverno del 2007. Basandosi sul linguaggio figurativo della science fiction americana e africana del mondo dei fumetti, ha creato, con stoffe tradizionali africane, costumi da supereroi che sono stati distribuiti ai bambini per dar loro la possibilità di trasformarsi in un personaggio a loro scelta. I risultati di questo progetto artistico sono schizzi, fotografie, film e modelli di cucito che invitano anche i visitatori della galleria GefängnisLeCarceri a sprigionare la propria immaginazione insieme ai supereroi „volanti“.

L’opera scultorea di Gehard Demetz, basata su uno studio approfondito della filosofia di Rudolf Steiner, presenta per lo più figure di bambini, che però non appaiono affatto infantili. I corpi delle sculture, composti da mattoncini di legno, risultano incompiuti, mentre la resa dei visi e delle mani è estremamente realistica. I corpi adolescenti, scolpiti in legno di tiglio, di „A Soft Distortion“ e „A Light Distortion“ (2008), in mostra nelle anguste celle del carcere, „indossano“ una loro personale camicia costrittiva, evocando nello spettatore una moltitudine di associazioni.

Nella mostra vengono così messi a confronto l’immaginario figurativo dai colori vivaci dei personaggi interpretati dai bambini africani e la realtà emotiva carica di traumi e angoscia delle figure di bambini europei.

La mostra viene integrata con testi anonimi-fittizi su argomenti come libertà, sogni ed eroi.