La Reggia di Caserta è lieta di annunciare la mostra personale dell’artista Geppy Pisanelli, aperta dal 03 al 28 Settembre 2010 inaugurazione 10 Settembre ore 18:30

La ricerca artistica di Geppy Pisanelli è focalizzata sulla pittura, intesa non come mezzo fine a se stesso, ma come medium utilizzato per comunicare.
Questa consapevolezza porta l’artista alla realizzazione di lavori nei quali la progettualità, cosi` come i rimandi semantici e metaforici dell’immagine sono elementi fondamentali della creazione pittorica. Infatti da un punto di vista formale, l’immagine realizzata, parte sempre dal disegno, utilizzando la prospettiva e la teoria delle ombre, che è un passaggio fondamentale per definire la struttura del dipinto. Questo processo, molto complesso, porta al progetto finale, dove, solo le dimensioni e il colore sono mancanti.
Da un punto di vista dei contenuti ciò che interessa l’artista è creare immagini cosiddette archetipo, che possono essere lette non solo come riproduzione della realtà (come potrebbero apparire a prima vista), ma anche essere in grado di rimandare ad immagini "mentali", che conducono l'osservatore ad una riflessione più ampia sulla valenza della pittura come mezzo espressivo per riflettere sulla condizione umana.
Altro aspetto che è interessante cogliere, nell’opera dell’artista, ed in particolar modo nei lavori presentati in questa sede, è la contemporanea percezione nell’opera sia di una cifra stilistica reale, che di una velata componente surreale. Ciò dipende dal fatto che alcune immagini poste in alcuni contesti possono essere lette sia come reali che metafisiche. Ad esempio, in uno dei quadri intitolato “home”, si vede una struttura architettonica, in legno che si staglia in un cielo terso di colore rosso vivo, l’origine della struttura non è visibile, ciò lascia immaginare qualcosa appartenente ad un’altra dimensione, tuttavia, ad un’analisi più meditata, si realizza che tale struttura potrebbe esistere nella realtà, basti pensare ad una palafitta per esempio. Ancora l’immagine in questione, in un altro piano di analisi assurge come un modello universale di rifugio che lo si può leggere sia come mentale che fisico. Questo oscillare nella percezione tra reale e immaginifico, tra conscio e inconscio mette lo spettatore in un continuo riformulare il proprio pensiero nella percezione dell’opera, arrivando a conclusioni che sono la risultante di questo oscillare, e che quindi possono essere mutevoli nel tempo.









The Reggia di Caserta is pleased to announce the Artist Geppy Pisanelli’s solo show. The exhibition will start from 3 to 28 of September 2010, Opening reception 10 September from 6:30 PM.

Geppy Pisanelli’s artistic research focuses on painting intended not as an instrument for its own sake but a as a communication medium.
Such awareness leads the artist to create artwork in which planning as well as semantic and metaphorical cross-references of the image are fundamental elements of his pictorial composition. As far as the form is concerned, the image always stems from the drawing, using perspective and the theory of shadows, which is a fundamental step to define the structure of the painting. This highly complex process determines the final product, where only sizes and colors are missing.
As for the content, the artist is interested in creating so-called archetypal images that may be interpreted not only as a reproduction of reality (as they may appear at first glance), but that are also able to convey “mental” images leading the observer to an ampler reflection on the value of painting as an expressive medium to meditate on the human condition.
Another interesting aspect of the artist’s work, and especially in this particular installation, is the contemporary perception of an actual stylistic quality as well as a veiled surreal component. This is due to the fact that certain images placed in certain contexts may be interpreted as both real and metaphysical. For example, one of his paintings entitled “home”, displays a wooden architectural structure standing out against a clear sky of a bright red color. The origin of the structure is not visible, which evokes the presence of another dimension. However, after a closer observation, it is possible to realize that this structure may exist in reality and it may bring to mind a pile-dwelling. The same image, on a different level of analysis may rise to the universal model of shelter that may be interpreted as mental or physical one. This oscillation between perception of reality and imagination, between conscious and unconscious, allows the spectator to constantly reformulate his thoughts on the perception of the work, drawing conclusions that are based on this constant fluctuation and can therefore be mutable over time.