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Gerard Malanga – Now and then
Gerard Malanga è stato uno delle figure più incisive della Silver Factory e di tutte le imprese che Warhol abbracciò negli anni dello splendore rivoluzionario, fra il 1963 e il 1970, a lui si deve la messa a punto della tecnica della serigrafia che Warhol impiegò per la realizzazione di tante delle sue immagini pop.
Comunicato stampa
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L’installazione è una suggestiva striscia continua.
Il lavoro di Gerard Malanga, dalle prime immagini dei Screen Tests, realizzate nel 1964 con il progetto di Andy Warhol, scorre come fosse un lungo film della memoria visiva che recupera l’intera sua storia d’artista. Pochi testi interrompono lo scorrere delle immagini per concedere all’osservatore pause di riflessione, prendere respiro e affrontare il significato della successiva sequenza.
Malanga ha abbandonato la ripresa cinematografica sperimentale da tempo per dedicarsi alla poesia (suo primo amore) ed alla fotografia, non rinunciando di certo alla sperimentazione: la sfida della stampa alla gelatina d’argento, la riproduzione in fotocopia, le macchinette automatiche, i fotogrammi cinematografici e i collage.
Un caleidoscopio di personali interpretazioni e anticonformisti utilizzi di mezzi e immagini che creano un’opera unica, perché così si deve osservare l’installazione. Non singole immagini, peraltro di grande interesse, ma un continuum di autobiografia narrativa sulla Silver Factory, Andy Warhol, i personaggi che lo accompagnano nella sua esistenza e tutto il percorso creativo di Malanga.
L’esperienza di avvicinare un autore così incisivo nell’arte del nostro tempo è arricchita dalla proiezione dei filmati che girò negli anni Sessanta, proprio lavorando assieme ad Andy Warhol.
Gerard Malanga
Gerard Malanga, nato nel 1943 a New York. Cresce nel Bronx dove frequenta le scuole
1961, iscritto all’Università di Cincinnati segue il corso di poesia.
1961, grazie a Willard Mass, poeta e docente, frequenta il Wagner Memorial Lutheran College di Staten Island
1963, a casa dei Mass incontra Andy Warhol che, in cerca di un esperto di serigrafia, gli propone una collaborazione. Malanga aveva studiato questa tecnica e aveva realizzato cravatte per un grande magazzino. Fino al 1967, interpreta vari film di Warhol e con lui realizza circa 500 ‘Screen Tests’, il progetto di riprendere personaggi famosi (Dalì, Bob Dylan, Edie Sedgwick, Lou Reed e tanti altri) per la durata di 3 minuti davanti alla cinepresa. L’esperienza spinge Malanga ad interessarsi alla fotografia
Realizza i film "In Search of the Miraculous" e "Preraphaelite Dream"
1967, vive per un anno e mezzo a Roma
1968, realizza a Roma "The Recording Zone Operator". Il Washington Post lo celebra in una recensione: “…un film senza dialogo né narrazione, di nostalgica atmosfera, emozionale presa per la purezza dell’immagine, per il poetico uso del colore e la scelta rimarchevole della colonna sonora.”
1969, rientra a New York alla Silver Factory e fonda assieme a Warhol la rivista ‘inter/View’ (in seguito ‘Interview’). Lascia l’impresa dopo la pubblicazione del quarto numero.
Manager di una serie di film hardcore a soggetto maschile che Warhol gira nel Fortune Theater di New York
1971, si separa da Andy Warhol
1983, pubblica ‘Up-Tight: The Velvet Underground Story’, Quill, Londra. Successive edizioni negli Stati Uniti, Giappone, Germania, Spagna e Italia
1985, è nominato archivista della collezione di negativi di Robert Moses, conservata al NYC Department of Parks & Recreation
1991, realizza il video musicale su Nico “Frozen Warnings”
1998, pubblica ‘Resistance to Memory’, Arena
1999, antologica a Le Botanique di Bruxelles
2000, pubblica ‘Screen Tests Portraits, Nude, 1964-1996’, Steidl
2001, alcune sue fotografie sono selezionate per la mostra ‘Les années du Pop’, Centre George Pompidou, Parigi
2002, pubblica ‘Archiving Warhol: Illustrated History’, Creation, New York
2004, ‘Charles Henry Ford: Photographs, 1930-1960’
Ha pubblicato una decina di libri di poesia.
Il lavoro di Gerard Malanga, dalle prime immagini dei Screen Tests, realizzate nel 1964 con il progetto di Andy Warhol, scorre come fosse un lungo film della memoria visiva che recupera l’intera sua storia d’artista. Pochi testi interrompono lo scorrere delle immagini per concedere all’osservatore pause di riflessione, prendere respiro e affrontare il significato della successiva sequenza.
Malanga ha abbandonato la ripresa cinematografica sperimentale da tempo per dedicarsi alla poesia (suo primo amore) ed alla fotografia, non rinunciando di certo alla sperimentazione: la sfida della stampa alla gelatina d’argento, la riproduzione in fotocopia, le macchinette automatiche, i fotogrammi cinematografici e i collage.
Un caleidoscopio di personali interpretazioni e anticonformisti utilizzi di mezzi e immagini che creano un’opera unica, perché così si deve osservare l’installazione. Non singole immagini, peraltro di grande interesse, ma un continuum di autobiografia narrativa sulla Silver Factory, Andy Warhol, i personaggi che lo accompagnano nella sua esistenza e tutto il percorso creativo di Malanga.
L’esperienza di avvicinare un autore così incisivo nell’arte del nostro tempo è arricchita dalla proiezione dei filmati che girò negli anni Sessanta, proprio lavorando assieme ad Andy Warhol.
Gerard Malanga
Gerard Malanga, nato nel 1943 a New York. Cresce nel Bronx dove frequenta le scuole
1961, iscritto all’Università di Cincinnati segue il corso di poesia.
1961, grazie a Willard Mass, poeta e docente, frequenta il Wagner Memorial Lutheran College di Staten Island
1963, a casa dei Mass incontra Andy Warhol che, in cerca di un esperto di serigrafia, gli propone una collaborazione. Malanga aveva studiato questa tecnica e aveva realizzato cravatte per un grande magazzino. Fino al 1967, interpreta vari film di Warhol e con lui realizza circa 500 ‘Screen Tests’, il progetto di riprendere personaggi famosi (Dalì, Bob Dylan, Edie Sedgwick, Lou Reed e tanti altri) per la durata di 3 minuti davanti alla cinepresa. L’esperienza spinge Malanga ad interessarsi alla fotografia
Realizza i film "In Search of the Miraculous" e "Preraphaelite Dream"
1967, vive per un anno e mezzo a Roma
1968, realizza a Roma "The Recording Zone Operator". Il Washington Post lo celebra in una recensione: “…un film senza dialogo né narrazione, di nostalgica atmosfera, emozionale presa per la purezza dell’immagine, per il poetico uso del colore e la scelta rimarchevole della colonna sonora.”
1969, rientra a New York alla Silver Factory e fonda assieme a Warhol la rivista ‘inter/View’ (in seguito ‘Interview’). Lascia l’impresa dopo la pubblicazione del quarto numero.
Manager di una serie di film hardcore a soggetto maschile che Warhol gira nel Fortune Theater di New York
1971, si separa da Andy Warhol
1983, pubblica ‘Up-Tight: The Velvet Underground Story’, Quill, Londra. Successive edizioni negli Stati Uniti, Giappone, Germania, Spagna e Italia
1985, è nominato archivista della collezione di negativi di Robert Moses, conservata al NYC Department of Parks & Recreation
1991, realizza il video musicale su Nico “Frozen Warnings”
1998, pubblica ‘Resistance to Memory’, Arena
1999, antologica a Le Botanique di Bruxelles
2000, pubblica ‘Screen Tests Portraits, Nude, 1964-1996’, Steidl
2001, alcune sue fotografie sono selezionate per la mostra ‘Les années du Pop’, Centre George Pompidou, Parigi
2002, pubblica ‘Archiving Warhol: Illustrated History’, Creation, New York
2004, ‘Charles Henry Ford: Photographs, 1930-1960’
Ha pubblicato una decina di libri di poesia.
29
settembre 2004
Gerard Malanga – Now and then
Dal 29 settembre al 31 ottobre 2004
fotografia
Location
FONDAZIONE SOZZANI
Milano, Corso Como, 10, (Milano)
Milano, Corso Como, 10, (Milano)
Orario di apertura
martedì, venerdì, sabato, domenica, ore 10.30 - 19.30
mercoledì e giovedì, ore 10.30 - 21.00
lunedì, ore 15.30 - 19.30
Vernissage
29 Settembre 2004, dalle ore 20.00 alle ore 22.00