La mostra “Leverano nello sguardo di Geremia Re” pone, sotto gli occhi attenti e interessati dei concittadini del pittore e di quanti vi parteciperanno, un selezionato corpus grafico costituto esclusivamente da vedute e personaggi leveranesi. Un evento lodevole nelle linee organizzative e nei molteplici intenti, tutti rivolti all’interesse collettivo.
Innanzitutto la mostra rimarca il mai dissolto legame tra il paese natio e l’artista, rapporto oggi rinsaldato dalla presenza in città del Teatro della vita, il dipinto più noto dell’artista, al tempo stesso testamento intellettuale e massimo capolavoro. In secondo luogo il percorso espositivo rievoca le tappe più significative della carriera artistica di Geremia Re attraverso il disegno, genere espressivo tenuto in grande considerazione dall’artista, particolarmente adatto in sede espositiva perché “veicolo privilegiato per accedere al mondo rarefatto delle idee”. Infine, ricollegandosi idealmente alla retrospettiva del 1951, la mostra leveranese recupera la dicotomia tra ambiente provinciale e aspirazione continentale, vista però attraverso il territorio di appartenenza, nell’ottica della valorizzazione delle proprie radici; un rapporto antitetico ricondotto ad una visione che oggi, con linguaggio contemporaneo e non propriamente artistico, definiamo “glocalizzata”.

Carmelo Cipriani