Germana Sironi
“La stanza dell’Anima”
a cura di Felice Terrabuio
lunedì 3 - domenica 16 aprile 2023

mimumo MICROMUSEOMONZA(visibile 24/24h)
Casa della Luna Rossa(Sec. XIII) via Lambro 1 Monza visibile su facebook
La stanza dell’Anima (4) Tecnica mista su tavola 40x40 cm
Tante volte, forse troppe, davanti ad un’opera d’arte tendiamo a dimenticare che essa è principalmente materia, materia che ha un corpo nella sostanza del suo spessore, materia che declina nella vibrazione luminosa dei colori. Corposa o sottile, impetuosamente plasmata oppure geometricamente orchestrata, la materia è protagonista indiscussa nelle opere di Germana Sironi.
Nella sua vocazione all'informale, questa artista sente e vive fino in fondo il fascino della tecnica mista, mettendo in dialogo le increspature del catrame con la ruvida presenza della trama metallica, l'ondulata sinuosità del cartone con la porosità della tela.
Non è facile trovare un punto di equilibrato incontro, là dove si scontrano materiali così diversi, eppure Sironi ci riesce, nel dominio calibrato delle tinte cromatiche che, pur conoscendo le vette acute dei neri e dei bianchi, trovano la loro migliore declinazione nelle eleganti tonalità neutre.
Le opere di Germana Sironi nascondono un segreto, hanno infatti una doppia vita: molte di esse sono dipinte anche sul retro.
Alla domanda: "Perché?", l'artista rivela un interessante modus operandi: mentre in un lavoro "produce" il bianco, sente crescere l'urgenza di sperimentare contemporaneamente il suo contrario, il nero assoluto, il buio più completo...
E' tale l'urgenza di sperimentare la diversità che la mano non cerca un altro supporto su cui lavorare: l'artista gira l'opera, a volte ancora incompiuta, e intraprende una nuova esplorazione creativa.
Come spesso accade, la formazione professionale di un individuo - Germana Sironi è architetto - non rimane estranea nello sviluppo della poetica artistica: la pratica del progettare e del costruire, primariamente sulla carta, hanno guidato l'occhio e la mano di Germana che, in "Punti di fuga", hanno trasformato asciutti segni grafici in eleganti paesaggi minimali, in angoli di profondità votati al silenzio.
Le opere di Germana Sironi chiedono infatti di essere ascoltate in silenzio, perché lo racchiudono in un'esemplare sospensione del tempo che obbliga lo spettatore a confrontarsi con le forme dense e inusuali del linguaggio materico ed astratto.
Elisabetta Parente

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