Prosegue all’Accademia d’Arte il cammino attraverso differenti linguaggi di artisti contemporanei. Un viaggio cominciato con l’espressionista Cuccù, che con i colori liberava l’anima dei suoi soggetti, passando da Rindori, che attraverso la poesia del suo virtuosismo figurativo evocava immagini oniriche, per approdare alla mostra in programmazione da martedì 4 Aprile (Vernissage alle 18.00), con l’esplosione vitale dei colori di Gert Maria Hofmann, artista trai più interessanti dell’Austria contemporanea.

Nato a Vienna, Hofmann vive a Graz, dopo aver trascorso molti anni nei paesi Scandinavi e viaggiando per l’Europa. Le sue opere in gesso, olio e tecnica acrilica, sono caratterizzate da un uso estremamente libero dei colori, della grafica e dei materiali, e da una luminosità “solare” che produce una viva espressività. L’artista viennese infatti crea nei suoi lavori un intenso riflesso di luce, con una tecnica mista di olio e acrilico che imprimendo dinamismo ai colori trasforma i suoi paesaggi, rendendoli "astratti”. I suoi colori forti scivolano sulla tela - è stato detto - "come lacrime" togliendo quasi il respiro all’osservatore: divisi architettonicamente, vengono meditati e restituiti alla vitalità primordiale, attivando un processo di comprensione e riscoperta della natura.

Con questa mostra, organizzata in collaborazione con il Forum Austriaco di Cultura di Roma, si apre a Montecatini una finestra sull’arte contemporanea europea, in parallelo con l’esposizione “Opera Austria” realizzata dal Museo Pecci di Prato. L’Accademia d’Arte prosegue quindi nella piena attuazione del proprio progetto, che vede tra i suoi più importanti obiettivi quello di costituire un ponte tra la città e la realtà culturale internazionale. Le trenta opere, presentate sotto il titolo I colori dell’anima, sino al 25 aprile presso la sede dell’Accademia d’Arte in viale Diaz, costituiscono un’anteprima della mostra che sarà inaugurata a Roma presso il Forum Austriaco di Cultura il 2 maggio 2006.