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Giacinto Cerone – Il massimo dell’orizzontale
Dopo la mostra omaggio GIACINTO CERONE. Il massimo dell’orizzontale (MACRO, maggio 2014 – settembre 2014), il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta il volume dedicato all’artista ed edito Quodlibet.
Comunicato stampa
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Dopo la mostra omaggio GIACINTO CERONE. Il massimo dell’orizzontale (MACRO, maggio 2014 – settembre 2014), il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta martedì 21 ottobre 2014, dalle ore 18.30, il volume dedicato all’artista ed edito Quodlibet. In quest’occasione, sarà inoltre possibile visitare - nell’ambito di FOTOGRAFIA Festival Internazionale di Roma - la sezione dedicata al dialogo tra Giosetta Fioroni e Giacinto Cerone “Compagni d’elezione”. Quest’ultimo viene ricordato all’interno del Festival con una delle sue ultime opere su carta, realizzata poco prima che morisse nel 2004. Quest’opera dialoga con le fotografie della Fioroni a lui dedicate, che lo ritraggono con quell’aria timida ma candidamente spontanea: la sfrontatezza dello sguardo sembra ricordare la stessa disinvoltura con cui Cerone vela drammaticamente il foglio.
La presentazione è pensata come occasione di approfondimento sulla figura di Giacinto Cerone, per dare una visione trasversale sulla sua opera.
L’opera di Giacinto Cerone, nato a Melfi nel 1957 e prematuramente scomparso nel 2004, sfugge alle categorie storico–artistiche e a qualsiasi collocazione nell’ambito di un determinato movimento o di una specifica scuola: un artista eclettico, interprete di materiali e pratiche tradizionali ma anche performer capace di sperimentare nuovi linguaggi espressivi.
In questa occasione sarà approfondita la sua produzione su carta.
«La battaglia costante con la forma e con la materia, sembra sottrarsi nei suoi disegni. Questa lotta scivola quasi inconsapevolmente dalle sue mani. Nei tratti fulminei del carboncino e della matita, si realizza quello che l’artista desidera per le sue opere scultoree: “vorrei riuscire a dare alla scultura, quel significato di distacco che ha il quadro, la vorrei più pittorica, più distaccata, con quell’atmosfera congelata, più concettuale…” (G. Cerone). Nelle sue sculture è evidente la gravità dei supporti: il peso del materiale, gesso, legno, o ceramica che, anche se duttile e alcune volte arrendevole nelle mani di Cerone, è lì presente, nella sua potenza tridimensionale e spaziale. Questa lotta sembra essere invece totalmente aperta nelle sue opere su carta. Cerone cerca l’istante, il momento, che riesca ad annullare la fisicità del materiale utilizzato.» (Benedetta Carpi De Resmini).
Interverranno:
Benedetta Carpi De Resmini (moderatrice)
Raffaele Gavarro
Daniela Lancioni
Maria Grazia Pontorno
Angela Andreina Rorro
Maria Vittoria Marini Clarelli
Giosetta Fioroni
Peppino Appella
Manuela Pacella
La presentazione è pensata come occasione di approfondimento sulla figura di Giacinto Cerone, per dare una visione trasversale sulla sua opera.
L’opera di Giacinto Cerone, nato a Melfi nel 1957 e prematuramente scomparso nel 2004, sfugge alle categorie storico–artistiche e a qualsiasi collocazione nell’ambito di un determinato movimento o di una specifica scuola: un artista eclettico, interprete di materiali e pratiche tradizionali ma anche performer capace di sperimentare nuovi linguaggi espressivi.
In questa occasione sarà approfondita la sua produzione su carta.
«La battaglia costante con la forma e con la materia, sembra sottrarsi nei suoi disegni. Questa lotta scivola quasi inconsapevolmente dalle sue mani. Nei tratti fulminei del carboncino e della matita, si realizza quello che l’artista desidera per le sue opere scultoree: “vorrei riuscire a dare alla scultura, quel significato di distacco che ha il quadro, la vorrei più pittorica, più distaccata, con quell’atmosfera congelata, più concettuale…” (G. Cerone). Nelle sue sculture è evidente la gravità dei supporti: il peso del materiale, gesso, legno, o ceramica che, anche se duttile e alcune volte arrendevole nelle mani di Cerone, è lì presente, nella sua potenza tridimensionale e spaziale. Questa lotta sembra essere invece totalmente aperta nelle sue opere su carta. Cerone cerca l’istante, il momento, che riesca ad annullare la fisicità del materiale utilizzato.» (Benedetta Carpi De Resmini).
Interverranno:
Benedetta Carpi De Resmini (moderatrice)
Raffaele Gavarro
Daniela Lancioni
Maria Grazia Pontorno
Angela Andreina Rorro
Maria Vittoria Marini Clarelli
Giosetta Fioroni
Peppino Appella
Manuela Pacella
21
ottobre 2014
Giacinto Cerone – Il massimo dell’orizzontale
21 ottobre 2014
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Vernissage
21 Ottobre 2014, h 18.30
Editore
QUODLIBET
Ufficio stampa
ZETEMA