Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giacomo Porzano
Parte dalla provincia del Sud lo straordinario viaggio lungo la strada della riscoperta di un grande artista del Novecento, il ligure Giacomo Porzano, straordinario esponente della pittura di denuncia e critica sociale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Parte dalla provincia del Sud lo straordinario viaggio lungo la strada della riscoperta di un grande artista del Novecento, il ligure Giacomo Porzano, straordinario esponente della pittura di denuncia e critica sociale.
Sabato sera alla Palladino Company di Campobasso è stata inaugurata la prima mostra antologica dell’artista originario di Lerici, morto nel 2006 all’età di ottant’anni. Presenti i curatori dell’evento Tiziana Monti, Maria Maddalena Monti e Mauro Rea. E, soprattutto, presente Ennio Calabria, altro grande artista italiano che ha condiviso tanto con Porzano in termini di amicizia e sensibilità artistica. “Siamo contenti di riportare alla luce l’Archivio Giacomo Porzano – ha detto Maria Maddalena Monti – Il merito è di mia madre Tiziana Monti che ha deciso di costituire l’archivio poco dopo la morte dell’artista. In questo modo, cioè attraverso interessanti retrospettive come questa di Campobasso, intendiamo dare a tutti l’opportunità di apprezzare queste opere”.
In esposizione ben 146 lavori, ma ce n’erano anche altri che, per motivi di spazio, non sono stati inseriti nell’antologica. La Sala ‘Azienda x le arti’ offre un ampio itinerario dell’opera di Porzano. Alcuni lavori sono stati sistemati anche all’ingresso e lungo il corridoio principale della Palladino Company. Il visitatore viene letteralmente investito dalla bellezza dei quadri. Di particolare presa le opere degli anni Cinquanta, molte delle quali esposte in precedenza anche New York. In rassegna anche i numerosi e noti ritratti attraverso i quali Porzano ha rappresentato con il solito piglio ironico e penetrante tanti amici illustri e altre personalità. Da De Chirico a Sciascia, da Pasolini all’avvenente Lina Cavalieri, la soprano e attrice italiana definita a inizio Novecento come ‘la donna più bella del mondo’: c’è tantissimo da vedere e apprezzare. Non ultimi il capolavoro che raffigura ‘Chet Baker’ e il secondo ritratto di Kafka, appena abbozzato, ma straordinariamente espressivo, che Porzano non riuscì a completare.
L’artista e amico Ennio Calabria ha riassunto così l’arte e la personalità di Porzano: “Giacomo è stato un anticipatore, un artista vero e un intellettuale di grandissima civiltà – ha detto - Se fosse nato in Francia oggi ne parlerebbero tutti come di un fenomeno. Invece viviamo in quest’Italia orrenda, un Paese che non sa che riflettere all’esterno soltanto sordità e ottusità”. In effetti la scarsa acutezza di spirito del popolino tutto belletto e camicie firmate che oggi come oggi caratterizza anche parte del movimento culturale italiano ci porta a pensare che l’epoca in cui viviamo sia quella in cui la nostra autorità proviene esclusivamente dalla forza espositiva e dalla posizione sociale nella quale siamo collocati. Davvero molto apprezzato l’intervento di Calabria che, con un filo di commozione, ha ricordato anche l’uomo, anzi il gentiluomo Porzano, non prima di aver evidenziato i pregi del suo stile: “E’ assurdo pensare che alcuni critici ritennero di dover confondere la sua straordinaria abilità di disegnatore con una consequenziale carenza di spirito della pittura. Questa gente non ha capito che la forza di Porzano era proprio quella di fare suoi quei segni, di descriverli con ironia e sensibilità artistica”. Il pubblico ha ascoltato con attenzione le parole dell’artista romano, accomunando nell’applauso finale la sua limpida testimonianza umana all’altrettanto trasparente pulizia del segno pittorico di Porzano. Chi era presente all’inaugurazione ha percepito in pieno il tenore unico della mostra. I molisani hanno l’opportunità di apprezzare un artista che non ha fatto compromessi per piacere agli altri, uno di cui hanno parlato bene artisti e critici di fama mondiale. Un personaggio la cui arte merita il massimo dell’attenzione.
La mostra antologica di Giacomo Porzano è aperta tutti i giorni fino al 10 dicembre alla Palladino Company, in via Colle delle Api, a Campobasso.
Sabato sera alla Palladino Company di Campobasso è stata inaugurata la prima mostra antologica dell’artista originario di Lerici, morto nel 2006 all’età di ottant’anni. Presenti i curatori dell’evento Tiziana Monti, Maria Maddalena Monti e Mauro Rea. E, soprattutto, presente Ennio Calabria, altro grande artista italiano che ha condiviso tanto con Porzano in termini di amicizia e sensibilità artistica. “Siamo contenti di riportare alla luce l’Archivio Giacomo Porzano – ha detto Maria Maddalena Monti – Il merito è di mia madre Tiziana Monti che ha deciso di costituire l’archivio poco dopo la morte dell’artista. In questo modo, cioè attraverso interessanti retrospettive come questa di Campobasso, intendiamo dare a tutti l’opportunità di apprezzare queste opere”.
In esposizione ben 146 lavori, ma ce n’erano anche altri che, per motivi di spazio, non sono stati inseriti nell’antologica. La Sala ‘Azienda x le arti’ offre un ampio itinerario dell’opera di Porzano. Alcuni lavori sono stati sistemati anche all’ingresso e lungo il corridoio principale della Palladino Company. Il visitatore viene letteralmente investito dalla bellezza dei quadri. Di particolare presa le opere degli anni Cinquanta, molte delle quali esposte in precedenza anche New York. In rassegna anche i numerosi e noti ritratti attraverso i quali Porzano ha rappresentato con il solito piglio ironico e penetrante tanti amici illustri e altre personalità. Da De Chirico a Sciascia, da Pasolini all’avvenente Lina Cavalieri, la soprano e attrice italiana definita a inizio Novecento come ‘la donna più bella del mondo’: c’è tantissimo da vedere e apprezzare. Non ultimi il capolavoro che raffigura ‘Chet Baker’ e il secondo ritratto di Kafka, appena abbozzato, ma straordinariamente espressivo, che Porzano non riuscì a completare.
L’artista e amico Ennio Calabria ha riassunto così l’arte e la personalità di Porzano: “Giacomo è stato un anticipatore, un artista vero e un intellettuale di grandissima civiltà – ha detto - Se fosse nato in Francia oggi ne parlerebbero tutti come di un fenomeno. Invece viviamo in quest’Italia orrenda, un Paese che non sa che riflettere all’esterno soltanto sordità e ottusità”. In effetti la scarsa acutezza di spirito del popolino tutto belletto e camicie firmate che oggi come oggi caratterizza anche parte del movimento culturale italiano ci porta a pensare che l’epoca in cui viviamo sia quella in cui la nostra autorità proviene esclusivamente dalla forza espositiva e dalla posizione sociale nella quale siamo collocati. Davvero molto apprezzato l’intervento di Calabria che, con un filo di commozione, ha ricordato anche l’uomo, anzi il gentiluomo Porzano, non prima di aver evidenziato i pregi del suo stile: “E’ assurdo pensare che alcuni critici ritennero di dover confondere la sua straordinaria abilità di disegnatore con una consequenziale carenza di spirito della pittura. Questa gente non ha capito che la forza di Porzano era proprio quella di fare suoi quei segni, di descriverli con ironia e sensibilità artistica”. Il pubblico ha ascoltato con attenzione le parole dell’artista romano, accomunando nell’applauso finale la sua limpida testimonianza umana all’altrettanto trasparente pulizia del segno pittorico di Porzano. Chi era presente all’inaugurazione ha percepito in pieno il tenore unico della mostra. I molisani hanno l’opportunità di apprezzare un artista che non ha fatto compromessi per piacere agli altri, uno di cui hanno parlato bene artisti e critici di fama mondiale. Un personaggio la cui arte merita il massimo dell’attenzione.
La mostra antologica di Giacomo Porzano è aperta tutti i giorni fino al 10 dicembre alla Palladino Company, in via Colle delle Api, a Campobasso.
13
novembre 2012
Giacomo Porzano
Dal 13 novembre al 10 dicembre 2012
arte contemporanea
Location
PALLADINO EDITORE
Campobasso, Via Colle Delle Api, 170, (Campobasso)
Campobasso, Via Colle Delle Api, 170, (Campobasso)
Autore