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Giampietro Agostini – Nottetempo. Milano 1994-2004
Dopo le prime due mostre dedicate a due maestri del reportage italiano (Mario Dondero e Enzo Sellerio), Bel Vedere intende con Giampietro Agostini avvicinarsi al vasto panorama della fotografia contemporanea italiana.
Comunicato stampa
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Dopo le prime due mostre dedicate a due maestri del reportage italiano (Mario Dondero e Enzo Sellerio), Bel Vedere intende con Giampietro Agostini avvicinarsi al vasto panorama della fotografia contemporanea italiana.
Trentino di nascita (ma milanese di adozione), Agostini dopo Tracce, un raffinato lavoro in bianco e nero del 1998 dedicato al paesaggio, propone con Nottetempo. Milano 1994-2004 una serie di immagini a colori che ritraggono Milano di notte. Frutto di un lavoro che abbraccia un’intera decade, la selezione delle fotografie (47 in catalogo, 20 in mostra), presenta una visione di Milano per certi versi inedita e originale; ecco, infatti apparirci una Milano crepuscolare, misteriosa, una Milano metafisica e a tratti surreale. È una città che nelle sue architetture Agostini ci restituisce con una incredibile ricchezza di dettagli e con un sapiente uso del colore. Ma è anche una Milano “deserta”: la presenza umana, infatti, è minima, le figure sono piccole, indistinte. Hanno tutte, però, uno stesso ruolo: quello di spettatori (allo stadio di San Siro, alla Pinacoteca di Brera, al Cenacolo di Leonardo, davanti al castello Sforzesco, al Forum di Assago).
Giampietro Agostini vuole così suggerirci che come lui nottetempo, anche noi ora ci ritroviamo ad essere spettatori di uno spettacolo.
Trentino di nascita (ma milanese di adozione), Agostini dopo Tracce, un raffinato lavoro in bianco e nero del 1998 dedicato al paesaggio, propone con Nottetempo. Milano 1994-2004 una serie di immagini a colori che ritraggono Milano di notte. Frutto di un lavoro che abbraccia un’intera decade, la selezione delle fotografie (47 in catalogo, 20 in mostra), presenta una visione di Milano per certi versi inedita e originale; ecco, infatti apparirci una Milano crepuscolare, misteriosa, una Milano metafisica e a tratti surreale. È una città che nelle sue architetture Agostini ci restituisce con una incredibile ricchezza di dettagli e con un sapiente uso del colore. Ma è anche una Milano “deserta”: la presenza umana, infatti, è minima, le figure sono piccole, indistinte. Hanno tutte, però, uno stesso ruolo: quello di spettatori (allo stadio di San Siro, alla Pinacoteca di Brera, al Cenacolo di Leonardo, davanti al castello Sforzesco, al Forum di Assago).
Giampietro Agostini vuole così suggerirci che come lui nottetempo, anche noi ora ci ritroviamo ad essere spettatori di uno spettacolo.
03
febbraio 2005
Giampietro Agostini – Nottetempo. Milano 1994-2004
Dal 03 febbraio al 06 marzo 2005
fotografia
Location
GALLERIA BEL VEDERE
Milano, Via Santa Maria Valle, 5, (Milano)
Milano, Via Santa Maria Valle, 5, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a domenica 13-20
Vernissage
3 Febbraio 2005, ore 18-21
Autore