Una mostra personale di Emanuele Luzzati ed una per Gianpaolo Dulbecco inaugureranno ufficialmente la Ravello Art Gallery, nuovo spazio espositivo del critico e storico dell’arte salernitano Claudio Caserta, dopo quello di Alchimie Verbali – laboratorio di comunicazione, nel centro antico di Salerno (via Mercanti, 28), dove opere dei due artisti sono esposte in permanenza. Il nuovo ambiente per allestimenti d’arte contemporanea è sulla Piazza Duomo di Ravello, dove già nel mese di giugno è stata ospitata una personale sulla Costa d’Amalfi di Fausto Lubelli e di Eliana Petrizzi. Le mostre personali per Emanuele Luzzati e per Gianpaolo Dulbecco si inseriscono nelle celebrazioni per il XVII Centenario dal martirio di Pantaleone da Nicomedia, santo taumaturgo: la reliquia del sangue, conservata nella Cappella del Santo Patrono in Duomo, mostra il prodigio della liquefazione in concomitanza della ricorrenza festiva del 27 luglio.
Il Parroco del Duomo, Monsignor Giuseppe Imperato, che ha ispirato l’Associazione Culturale Duomo di Ravello (organizza ogni anno un convegno di studi sui molteplici aspetti della vicenda di Pantaleone da Nicomedia, tra antico ecumenismo e dialogo tra cattolici ed ortodossi, valori iconografici e valenze iconologiche tra Oriente ed Occidente, aspetti liturgici ed antropologico culturali) ed ha realizzato un organo monumentale sulla controfacciata del Duomo, aveva già ospitato una personale del pittore Gianpaolo Dulbecco all’interno della Pinacoteca dell’antico tempio romanico. Quest’incontro tra Dulbecco ed Emanuele Luzzati si deve al comune interesse per la maschera universale del Pulcinella ed entrambi sono inseriti nel volume di Claudio Caserta (con una lunga e complessa intervista a Roberto De Simone, di imminente pubblicazione per le Edizioni Scientifiche Italiane) dedicato al percorso della maschera nell’ultimo Novecento. Saranno presentate a Ravello diverse opere dello scenografo ed illustratore genovese, attraverso decenni di frequentazione con la sua negromaschera risemantizzata, messe a confronto con le rarefatte atmosfere misterico alchemiche di Gianpaolo Dulbecco, che nella scena d’architettura costruisce lo stato d’animo del vuoto contemporaneo.