"..L'arte di Gian Pietro Arzuffi è caratterizzata da colori fluorescenti e da un intonaco di base che nell'insieme generano un effetto sinestetico (Roll-a-tex), le sue parodie post moderne sono simulazioni critiche di Andy Warhol e di Roy Lichtenstein. Imponendo i simboli di una geometria ideale sotto forma di puzzle, Arzuffi cerca di inserire nel mondo ideale dell'arte geometrica una traccia di paesaggio sociale contestualizzato nell'eccitamento visivo del consumo di massa,della pubblicita' e delle icone targate U.S.A.
LEONARDO AMARO con il suo astrattismo materico anela ad un sottile legame tra le tonalità dei colori e il riempimento degli spazi che unisce alle tematiche della sintesi magmatica. Le opere di Amaro, invitano chi le osserva alla concentrazione e all'assoluto, dove l'atteggiamento contemplativo dell'immaginativo astratto determina un cortocircuito emozionale tra opera e spettatore.." (Manuela Vannozzi)