Durante l’estate, nell’antico Palazzo Devoto, sotto i portici di via Roma, a Cagliari, sarà ospitata nei locali arcimboldiani del Miramare la mostra personale Legami di Giancarlo Bozzani.
L’appuntamento per il vernissage è l’11 giugno alle ore 18,30 in via Roma 59 nello Spazio GGG al terzo piano del Miramare. L’artista presenterà le sue opere accompagnate dalla poesia di Anita Cerrato. L’esposizione potrà essere visitata gratuitamente dal 12 giugno al 31 luglio 2016 e si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse dal movimento internazionale degli Erranti che il B&BArt museo di arte contemporanea diffonde in spazi non usuali per la conoscenza dell’arte e della cultura contemporanea.
Nella mostra Legami di Giancarlo Bozzani a cura di Bianca Laura Petretto, l’idea espositiva è quella di scoprire come in un viaggio, oltre la soglia di ciascuna stanza, o di uno spazio che deve essere attraversato, una storia di legami. L’equivoco è generato da un dettaglio. Basta un semplice accento per cambiare il significato delle parole e delle cose. Legami, si, quelli che ci permettono di fidarci dell’altro, che ci rendono vulnerabili e remissivi, quelli che ci lasciano in una zona protetta, ma sono anche quelli che soffocano, che non permettono di muoversi, che costringono, bloccano e sono muti o urlati, quelli che legano come le corde, presenti e feroci che solcano i corpi dipinti delle donne nude di Bozzani. Sono scene bondage, ma sono soprattutto frames di ribellione alla schiavitù, alla barbarie, al potere, all’ignoranza, alla distruzione. Diciannove opere pittoriche distribuite in sette ambienti apparentemente casuali. La mano del pubblicitario sofisticato e incisivo di Bozzani descrive pittoricamente e graficamente corpi sospesi e legati e racconta una necessaria possibilità di ribellarsi a tutto quello che limita la libertà.
Giancarlo Bozzani è un artista feroce e soave insieme, consapevole che l’arte ha il potere di cucire corde profonde che non consentono di scappare di fronte alla necessità di una profonda dedizione alla natura della creatività. Legati quindi per trovare legami che possano sciogliere il limite della capacità di espressione.