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Giancarlo Savino – Mal di terra
Quadri di grandi dimensioni, carte e sculture in bronzo, saranno esposte nel corso della mostra personale di Giancarlo Savino nello storico Palazzo dei Sette di Orvieto
Comunicato stampa
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La Galleria Zerotre presenta Mal di terra - Personale di Giancarlo Savino
Quadri di grandi dimensioni, carte e sculture in bronzo, saranno esposte nel corso della mostra personale di Giancarlo Savino nello storico Palazzo dei Sette di Orvieto.
L’artista napoletano, che vive e lavora a Roma da dieci anni, viene presentato dalla Galleria Zerotre in una mostra che raccoglie il suo ultimo lavoro. Opere recenti di grandi dimensioni, prevalentemente in bianco e nero, sono installate nelle sale della struttura museale del Palazzo dei Sette in una sequenza che intercetta alcuni quadri policromi di più vecchia realizzazione.
“L’assenza del colore, dice l’artista, è ritrovare il silenzio, la fonte e l’origine attraverso il segno semplice della matita e della gomma: la prima traccia, la seconda trasforma le impronte in un rallentamento del tempo della visione. L’opera, per essere vista e percepita, chiede un tempo diverso dal vedere/non vedere, dal ricordare/dimenticare offrendo allo spettatore la possibilità di ripercorrere il sentimento”.
Contemporaneamente all’esposizione nel Palazzo dei Sette, la Galleria Zerotre, a soli 200 metri di distanza, espone opere di piccolo formato, carte, oli e sculture.
Il catalogo, in vendita durante la mostra, contiene un testo critico del Prof. Paolo Balmas e un’intervista all’artista a cura di Liliana Grasso.
“Nei dipinti di Giancarlo Savino – scrive Paolo Balmas - l’uomo è ancora protagonista e ancora ci assomiglia ma non è un superstite, né un simulacro chiamato lì a fare da comparsa, per una protesta in ritardo contro la penuria dei tempi. E’ l’uomo di sempre, individuo e specie, animale e filosofo, misera e tenace creatura eternamente in transito, eternamente uguale a se stessa non tanto per le cose che di lei già sappiamo quanto per quelle che ancora ci sfuggono”.
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Giancarlo Savino è nato a Napoli dove si è formato come artista esordendo alla fine degli anni 70. Dopo esperienze di teatro sperimentale ha vissuto in varie città d’Europa. Negli anni 80 ha fondato con altri artisti il Gruppo Virus ed è stato promotore della manifestazione degli Studi Aperti. Trasferitosi a Roma alla fine degli anni 90 ha ripreso l’esperienza degli Studi Aperti fondando, con artisti e scrittori, un movimento che vede al centro lo studio dell’artista come luogo di condivisione e partecipazioni all’arte.
Sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche tra cui: Museo d’arte delle Generazioni italiane del Novecento (Bargellini, Cento, Reggio Emilia), Collezione Città di Berna, Associazione Reale per l’arte Moderna e Contemporanea (Copenaghen), Museo Opera Bosco (Calcata, Viterbo).
In catalogo le informazioni sulle principali mostre.
Quadri di grandi dimensioni, carte e sculture in bronzo, saranno esposte nel corso della mostra personale di Giancarlo Savino nello storico Palazzo dei Sette di Orvieto.
L’artista napoletano, che vive e lavora a Roma da dieci anni, viene presentato dalla Galleria Zerotre in una mostra che raccoglie il suo ultimo lavoro. Opere recenti di grandi dimensioni, prevalentemente in bianco e nero, sono installate nelle sale della struttura museale del Palazzo dei Sette in una sequenza che intercetta alcuni quadri policromi di più vecchia realizzazione.
“L’assenza del colore, dice l’artista, è ritrovare il silenzio, la fonte e l’origine attraverso il segno semplice della matita e della gomma: la prima traccia, la seconda trasforma le impronte in un rallentamento del tempo della visione. L’opera, per essere vista e percepita, chiede un tempo diverso dal vedere/non vedere, dal ricordare/dimenticare offrendo allo spettatore la possibilità di ripercorrere il sentimento”.
Contemporaneamente all’esposizione nel Palazzo dei Sette, la Galleria Zerotre, a soli 200 metri di distanza, espone opere di piccolo formato, carte, oli e sculture.
Il catalogo, in vendita durante la mostra, contiene un testo critico del Prof. Paolo Balmas e un’intervista all’artista a cura di Liliana Grasso.
“Nei dipinti di Giancarlo Savino – scrive Paolo Balmas - l’uomo è ancora protagonista e ancora ci assomiglia ma non è un superstite, né un simulacro chiamato lì a fare da comparsa, per una protesta in ritardo contro la penuria dei tempi. E’ l’uomo di sempre, individuo e specie, animale e filosofo, misera e tenace creatura eternamente in transito, eternamente uguale a se stessa non tanto per le cose che di lei già sappiamo quanto per quelle che ancora ci sfuggono”.
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Giancarlo Savino è nato a Napoli dove si è formato come artista esordendo alla fine degli anni 70. Dopo esperienze di teatro sperimentale ha vissuto in varie città d’Europa. Negli anni 80 ha fondato con altri artisti il Gruppo Virus ed è stato promotore della manifestazione degli Studi Aperti. Trasferitosi a Roma alla fine degli anni 90 ha ripreso l’esperienza degli Studi Aperti fondando, con artisti e scrittori, un movimento che vede al centro lo studio dell’artista come luogo di condivisione e partecipazioni all’arte.
Sue opere sono presenti in collezioni private e pubbliche tra cui: Museo d’arte delle Generazioni italiane del Novecento (Bargellini, Cento, Reggio Emilia), Collezione Città di Berna, Associazione Reale per l’arte Moderna e Contemporanea (Copenaghen), Museo Opera Bosco (Calcata, Viterbo).
In catalogo le informazioni sulle principali mostre.
02
aprile 2006
Giancarlo Savino – Mal di terra
Dal 02 aprile al 21 maggio 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO DEI SETTE
Orvieto, Corso Cavour, 87, (Terni)
Orvieto, Corso Cavour, 87, (Terni)
Orario di apertura
10,30–13 e 15–19, lunedì chiuso
Vernissage
2 Aprile 2006, ore 11
Autore
Curatore