Da diversi anni sta crescendo l'interesse verso la ricerca pittorica di Gianfranco Zanti, un interesse testimoniato dalla sua partecipazione ad alcune mostre collettive e personali ma anche dalla rinnovata attenzione che diversi personaggi del mondo della cultura e dell'arte hanno per lui. Gianfranco Zanti è stato invitato alcuni anni orsono, ad una piccola mostra in compagnia di autori di assoluto livello internazionale, come l'italiano Chia e il l'inglese Francis Bacon, considerato quest'ultimo forse il più grande figurativo degli ultimi cinquant'anni della storia dell'arte. Inoltre, due anni fa un grande personaggio della cultura italiana come Giorgio Celli, entomologo e docente all'Università di Bologna ma anche noto critico d'arte, gli ha perfino dedicato una poesia, nella quale si immedesimava con l'artista nel suo complesso rapporto con la tela e la propria energia creativa. Un testo, questo di Giorgio Celli, che indirettamente conferma la bontà della teoria del "Dettato Materico" che Zanti sta elaborando per se ma anche per i critici che si stanno interessando alla sua ricerca.
Considerate queste premesse, l'Assessorato alla Cultura ha ritenuto di invitare Zanti ad esporre una ampia selezione delle sue recenti produzioni, affinché sia finalmente possibile conoscere, con la giusta attenzione, la sua attività di ricerca.
Numerose le opere esposte in mostra, in gran parte opere ad olio su tela e alcune su tavola. Alcune opere saranno inoltre realizzate con una procedura alquanto inusuale: su ingrandimenti fotografici di sue tele non finite Zanti è intervenuto con pennello e colori, creando pertanto delle opere per metà tecnologiche e per metà pittoriche. Un catalogo con un testo di Giacomo Lodetti, direttore della rivista "Arte incontro" e proprietario di una delle librerie d'arte storiche di Milano, pubblicherà una selezione dei lavori esposti in mostra.