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Gianluca Balocco – Chinese doll
16 pannelli espositivi in cui le fotografie realizzano una sorta di collage compongono la personale. L’artista racconta il decadimento della società occidentale e la contaminazione tra le culture attraverso una nuova rappresentazione del giocattolo, simbolo educativo per eccellenza.
Comunicato stampa
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La Scala Società tra Avvocati e dalla sua Toogood Society – fondata nel 2013 per avviare un progetto di formazione culturale, nella convinzione che gli stimoli culturali arricchiscano gli individui, non solo da un punto di vista personale ma anche professionale ospitano la mostra di Gianluca Balocco dal titolo “Chinese Doll”, composta da 16 pannelli espositivi in cui le fotografie realizzano una sorta di collage.
Videomaker e performer con un lungo percorso espositivo di ricerca artistica e autoriale, Gianluca Balocco utilizza la fotografia come mezzo di indagine e come strumento scientifico in progetti definiti al limite tra la biologia evoluzionista e l’antropologia contemporanea. Secondo l'artista, la fotografia può raccontare e rivelare il senso della biodiversità e della vita con la stessa efficacia di un microscopio per un biologo. Le sue ricerche lo hanno portato a immortalare piante “nude”, stanze vuote o abitate, luoghi simbolici, donne, popolazioni tribali e il loro rapporto con la natura e con la magia.
Così anche nella mostra “Chinese Doll”, l'artista racconta il decadimento della società occidentale e la contaminazione tra le culture attraverso una nuova rappresentazione del giocattolo, simbolo educativo per eccellenza. L’interesse per la bambola, al centro della presente serie, va inserito nel contesto di ricerca dell’artista. Balocco scopre le bambole attraverso la storia del distretto di Canneto sull’Oglio, la cui lunga tradizione di produzione di bambole va in crisi negli anni ’80 a causa della concorrenza delle grandi multinazionali in particolare asiatiche. Balocco ama evidenziare le contaminazioni etniche e culturali dei popoli e, in questa mostra, tale influenza è rappresentata dall’incontro tra Oriente e Occidente.
Videomaker e performer con un lungo percorso espositivo di ricerca artistica e autoriale, Gianluca Balocco utilizza la fotografia come mezzo di indagine e come strumento scientifico in progetti definiti al limite tra la biologia evoluzionista e l’antropologia contemporanea. Secondo l'artista, la fotografia può raccontare e rivelare il senso della biodiversità e della vita con la stessa efficacia di un microscopio per un biologo. Le sue ricerche lo hanno portato a immortalare piante “nude”, stanze vuote o abitate, luoghi simbolici, donne, popolazioni tribali e il loro rapporto con la natura e con la magia.
Così anche nella mostra “Chinese Doll”, l'artista racconta il decadimento della società occidentale e la contaminazione tra le culture attraverso una nuova rappresentazione del giocattolo, simbolo educativo per eccellenza. L’interesse per la bambola, al centro della presente serie, va inserito nel contesto di ricerca dell’artista. Balocco scopre le bambole attraverso la storia del distretto di Canneto sull’Oglio, la cui lunga tradizione di produzione di bambole va in crisi negli anni ’80 a causa della concorrenza delle grandi multinazionali in particolare asiatiche. Balocco ama evidenziare le contaminazioni etniche e culturali dei popoli e, in questa mostra, tale influenza è rappresentata dall’incontro tra Oriente e Occidente.
31
maggio 2018
Gianluca Balocco – Chinese doll
Dal 31 maggio al 26 luglio 2018
fotografia
Location
LA SCALA SOCIETA’ TRA AVVOCATI – AUDITORIUM PIERO CALAMANDREI
Milano, Via Correggio, 43, (Milano)
Milano, Via Correggio, 43, (Milano)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 18.00.
Vernissage
31 Maggio 2018, ore 18:30
Autore