Gianluca Miniaci, il personaggio, il giovane, il dark e soprattutto l’artista.



Il misterioso ed inquieto pittore, reduce di una mostra presso il prestigioso Museum and art Gallery di Hong Kong, dove prima di lui solo Amedeo Modigliani aveva esposto tra gli italiani, sarà presente in un’attesa mostra personale alla galleria Transvisionismo di Stefano Sichel, a Castell’ Arquato, borgo medievale nel piacentino.

“Guardare ma non toccare…” il titolo dell’ esposizione, che sarà inaugurata domenica 26 marzo e si protrarrà sino al 27 aprile.

L’artista rappresenterà giovani fanciulle, giardini e boschi incantati accomunati da una forte caria di nostalgia e di sensualità.



Artista cosmopolita, Miniaci, vive e lavora tra Milano, Roma New York e Los Angeles.

Dopo lo strepitoso successo di Hong Kong, con file fuori dal museo e recensioni sui più importanti magazines e news paper, il pittore sta attualmente affrontando la sua ricerca artistica in due direzioni: la prima è volta alla creazione di una sorta di “art book”, tra fotografia e pittura, attraverso ritratti a personaggi dello spettacolo, dello sport, della cultura e amici, con vere e proprie session dal vero.

Ia seconda, invece, concerne una serie di opere a cui Miniaci sta lavorando per l’evento benefico che si terrà a maggio ad Hong Kong, “Mother’s choice”, organizzazione che si occupa di ragazze madri e bambini abbandonati.

Gianluca Miniaci ha anche studiato recitazione esibendosi in diverse piecès teatrali, e lead singer in una punk rock band e sta scrivendo il suo primo romanzo, storia di una adolescenza inquieta.

All’inaugurazione prevista per le 17,30 interverrà Alberto Gerosa, direttore del periodico d’arte “Goya”, che ha dedicato nel numero di marzo, una bella intervista doppia a Miniaci e Morgan, cantante dei Bluvertigo, che ha posato per lui per alcuni dipinti.