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Gianluca Passarello – Il Rosso è fimmina
L’artista indaga, prettamente, il femminino, spesso raffigurato in chiave florida e rigogliosa, mediterranea: dall’influsso espressionistico, dall’ispirazione picassiana e dalle muse di Modigliani emergono soggetti muti, che pure vivono, soffrono, godono nel farsi osservare
Comunicato stampa
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Domenica 14 Aprile negli spazi Medina Roma mostra personale di Gianluca Passarello dal titolo Il rosso è fimmina.
Primo di tre figli maschi, Gianluca Passarello nasce il 6 aprile 1991 ad Avola, terra tagliata da luce e mare. L’approccio alla tela avviene da piccolo, grazie alla madre, Fina, che lo incoraggia a completare uno dei suoi quadri, pennellate di bambino.
Nel corso della sua produzione, l’artista indaga, prettamente, il femminino, spesso raffigurato in chiave florida e rigogliosa, mediterranea: dall’influsso espressionistico, dall’ispirazione picassiana e dalle muse di Modigliani emergono soggetti muti, che pure vivono, soffrono, godono nel farsi osservare; hanno occhi magnetici, enigmatici o scrutatori, che obbligano lo spettatore a dialogarci.
Là dove la figura è calcata da un tratto nero, rimando alla semplicità infantile, si contrappongono altresì contorni sfocati, in cui è il colore a predominare. Prediligendo, infatti, accostamenti cromatici puri, Passarello non è qui interessato alla tecnica, all’esattezza della forma, bensì al segno elementare e al simbolo erotico. Oltre alla donna, si susseguono personaggi storici e soggetti astratti; in quest’ultimo caso, si ha l’impressione che il metallo fuso si disciolga su superfici incandescenti.
Il rosso, poi, firma dell’artista, è declinato dal velluto cremisi al lacca, dalle labbra granata al magma: sulla tavolozza, cola il vino, sangue della terra, tinta primigenia.
Attraverso questa mostra, in cui il bisogno di dipingere di getto è suggerito dalla realizzazione su supporti diversi, quelli a disposizione, il Passarello racconta, discretamente, un fremito che ribolle lungo tutti i sensi.
Primo di tre figli maschi, Gianluca Passarello nasce il 6 aprile 1991 ad Avola, terra tagliata da luce e mare. L’approccio alla tela avviene da piccolo, grazie alla madre, Fina, che lo incoraggia a completare uno dei suoi quadri, pennellate di bambino.
Nel corso della sua produzione, l’artista indaga, prettamente, il femminino, spesso raffigurato in chiave florida e rigogliosa, mediterranea: dall’influsso espressionistico, dall’ispirazione picassiana e dalle muse di Modigliani emergono soggetti muti, che pure vivono, soffrono, godono nel farsi osservare; hanno occhi magnetici, enigmatici o scrutatori, che obbligano lo spettatore a dialogarci.
Là dove la figura è calcata da un tratto nero, rimando alla semplicità infantile, si contrappongono altresì contorni sfocati, in cui è il colore a predominare. Prediligendo, infatti, accostamenti cromatici puri, Passarello non è qui interessato alla tecnica, all’esattezza della forma, bensì al segno elementare e al simbolo erotico. Oltre alla donna, si susseguono personaggi storici e soggetti astratti; in quest’ultimo caso, si ha l’impressione che il metallo fuso si disciolga su superfici incandescenti.
Il rosso, poi, firma dell’artista, è declinato dal velluto cremisi al lacca, dalle labbra granata al magma: sulla tavolozza, cola il vino, sangue della terra, tinta primigenia.
Attraverso questa mostra, in cui il bisogno di dipingere di getto è suggerito dalla realizzazione su supporti diversi, quelli a disposizione, il Passarello racconta, discretamente, un fremito che ribolle lungo tutti i sensi.
14
aprile 2019
Gianluca Passarello – Il Rosso è fimmina
14 aprile 2019
arte contemporanea
Location
MEDINA ROMA
Roma, Via Angelo Poliziano, 32/36, (Roma)
Roma, Via Angelo Poliziano, 32/36, (Roma)
Orario di apertura
Domenica 18:00-21:00
Vernissage
14 Aprile 2019, h 18:00
Autore