L'elogio della follia di Gianni Berengo Gardin
Berengo Gardin alla Galleria delle Colonne, alle ore 17, per inaugurare Scatti di follia. La situazione manicomiale del 1968, mostra che propone una selezione delle foto scattate nel '68 all'interno dei manicomi, anche quello di Colorno. La mostra fa parte delle inziativie promosse dalla Provincia di Parma “Se trent'anni vi sembrano pochi. La legge Basaglia ieri e oggi”.




Parma, 12 febbraio 2008. 1978- 2008. Sono passati trent'anni da quando fu approvata la famosa e lungimirante “legge Basaglia” che decretò la chiusura dei manicomi: ed è proprio dentro a quei manicomi che Gianni Berengo Gardin, una delle firme più prestigiose del mondo della fotografia internazionale, rivolge il suo sguardo attento, curioso ed empatico, mai pietistico o retorico. Ne risulta la mostra “Scatti di follia. La situazione manicomiale del 1968”, che lo stesso Berengo Gardin inaugura giovedì 14 febbraio alle ore 17 alla Galleria delle Colonne di Parma. Gli scatti in mostra di Berengo Gardin risalgono al 1968, quando il fotografo entrò con il suo obiettivo in alcuni fra i più importanti manicomi italiani. L’anno successivo una selezione di quegli scatti fu pubblicata nel libro Morire di classe, la cui intensità contribuì ad una sensibilizzazione generale sull'argomento, che portò finalmente all’approvazione della Legge Basaglia. Delle 40 immagini in mostra, alcune sono inedite, e molte segnate da un legame profondo con il nostro territorio, poiché scattate all'interno dell'ex ospedale psichiatrico di Colorno. “Scatti di follia”, in programma dal 14 febbraio al 16 marzo, è promossa da Provincia di Parma – Assessorato alle Politiche Sociali e Sanitarie, in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti e Contrasto e con il sostegno di Fondazione Cariparma, e rientra nella serie di iniziative dedicate dalla Provincia al trentennale della legge Basaglia, ed intitolata “Se trent'anni vi sembrano pochi. 1978-2008 la Legge Basaglia ieri e oggi”, nell'ambito del Festival dei Diritti Umani.
Così Franco Basaglia, il celebre psichiatra che negli anni Settanta condusse in prima persona la battaglia per la chiusura delle istituzioni manicomiali (sancita poi dalla legge 180, più conosciuta proprio come “legge Basaglia”): “Non esistono persone normali e non, ma donne e uomini con punti di forza e debolezza ed è compito della società fare in modo che ciascuno possa sentirsi libero, nessuno sentirsi solo”. Berengo Gardin, con il suo sguardo sapiente ci accompagna alla scoperta di quelle “donne e uomini con punti di forza e debolezza”, dei loro sguardi e dei loro gesti, all'interno di quei non-luoghi che erano i manicomi di un tempo.
Ad approfondire il tema centrale di “Scatti di follia”, il Cinema Edison d'essai propone l'omonima rassegna cinematografica, cinque film italiani, di autori ed epoche diversissime, che tracciano un percorso inusuale alla scoperta delle molte sfaccettature del tema della follia: in calendario lunedì 18 febbraio Il grande cocomero di Francesca Archibugi, venerdì 22 febbraio La vita altrui di Michele Sordillo, venerdì 28 febbraio Giulietta degli spiriti di Federico Fellini, venerdì 7 marzo Diario di una schizofrenica di Nelo Risi ed infine venerdì 14 marzo 8 e ½ di Federico Fellini. Tutte le proiezioni sono ad ingresso libero ed hanno inizio alle 21.15.
La mostra “Scatti di Follia” è alla Galleria delle Colonne, in Largo Otto Marzo 9b (accanto al Cinema Edison d'essai), ed è visibile dal 14 marzo al 16 febbraio, nei giorni e orari di apertura del Cinema Edison d'essai, oppure su appuntamento per gruppi e scuole. Per informazioni: Solares Fondazione delle Arti, tel. 0521 964803, e-mail info@solaresonline.it.