Nel vuoto della navata centrale una grande scultura, figura ripiegata alta circa tre metri e mezzo, articolerà lo spazio. Nel pavimento e nella parete absidale, suoi punti di contatto, uno concreto e l’altro visivo, saranno evidenziati da due grandi circoli rossi.

La monumentale opera, realizzata intorno ad un intelaiatura di ferro, fibra d’agave, resina e pittura, segue quella già proposta dall’artista e mostrata presso l’Accademia di Francia a Villa Medici in Roma circa tre anni fa (“Bianco e Nero” 2006).

Intorno a questo centro troveranno luogo altre tre grandi opere dipinte, di cui una composta da quindici diverse tele tutte della stessa dimensione, che si posizioneranno, rispettando la planimetria dell’edificio, a croce.



Anche questa volta Dessì preferisce costruire una trama di relazioni tra spazio fisico dell’architettura e spazio virtuale della pittura, tra pieno e vuoto della scultura, tra “interno ed esterno”, nella volontà di unità che non esclude finanche la possibilità di una narrazione.

Opera d’assieme, appunto, che l’artista ci invita a partecipare, trame che ci induce ad intrecciare… “orditi ardenti nel rosso”.



Il catalogo della Effe–Fabrizio Fabbri Editore, Collana Corciano Festival, contiene i saggi di Massimo Duranti e Antonio Carlo Ponti e la riproduzione delle opere esposte.

Il Comune di Corciano ringrazia il Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici dell'Umbria per l’utilizzo della Chiesa - Museo di San Francesco.



La mostra segue l’itinerario ideato da Ponti e Duranti con la formula “L’Umbria del cuore”, in cui vengono invitati ad esporre artisti non umbri che hanno deciso di risiedere nella regione. Nello stesso spazio hanno esposto, nel 2007 Bruno Ceccobelli con la mostra “Io spiegando celo” e Giuseppe Gallo nel 2008 con la mostra “Symphonie en trois mouvements”



Corciano Festival 2009 che si tiene dall’1 al 16 Agosto offre un cartellone ricco di mostre d’arte, musica, teatro, cinema, iniziative letterarie, incontri e rievocazioni storiche in costume quattrocentesco.

La manifestazione ha il patrocinio della Regione Umbria, la Provincia di Perugia, la Camera di Commercio di Perugia ed il contributo della Banca di Mantignana.



Gianni Dessì nasce a Roma nel 1955 e compie gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. Esponente di quella che è stata definita variamente la Nuova Scuola Romana o Scuola di San Lorenzo, concentra nel suo lavoro materiali, simboli e idee complesse. Crea contrasti vio­lenti associando materie diverse come ferro, carta, olio e cera, giocando, parallelamente, sull'ambiguità di luce e ombra, ruvidezza e morbidezza, superficie e colore.

Tiene la prima mostra personale all'Arte Fiera di Bologna del 1979; risalgono al 1980 le mostre personali nelle gal­lerie Swart di Amsterdam, Ugo Ferranti di Roma e Yvon Lambert di Parigi. Nei primi anni Ottanta stabi­lisce il suo studio nell'ex pastificio Cerere in via degli Ausoni, che diventa un centro vitale della cultura arti­stica cittadina ed internazionale. Qui si tiene, nel 1984, la mostra “Ateliers”, in occasione della quale Domenico Bianchi, Gianni Dessì, Bruno Ceccobelli, Giuseppe Gallo, Nunzio, Piero Pizzi Cannella e Marco Tirelli apro­no i loro studi al pubblico.

A partire dagli anni Ottanta la sua partecipazione a mostre collettive e per­sonali è molto intensa. Tra le manifestazioni più importanti alle quali prende parte si ricordano: la Biennale di San Paolo del 1981; la Biennale des jeu­nes artistes di Parigi del 1982; la Biennale di Venezia del 1984 e del 1986. Risalgono, invece, al 1985 le prime mostre personali nelle gallerie Gian Enzo Sperone di Roma e Sperone Westwater di New York. La Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento gli dedica un'ampia mostra antologica nel 1995. Nel 2006 il MACRO gli dedica una grande mostra dove, accanto ad un'accurata selezione di lavori storici, l'ar­tista presenta una selezione dei grandi lavori su vetro-resina e ripropone, in una nuova articolazione, la “Camera Picta” del 1993. Del 2008 è la mostra “Panorama” presso la galleria Alessandro Bagnai di Firenze

Nel maggio del 2009 espone un ampia selezione di lavori nella mostra “Officina San Lorenzo” curata da Daniela Lancioni, al museo di arte moderna di rovereto Mart, insieme agli altri esponenti della Scuola di San Lorenzo e tuttora in corso.

Vive e lavora tra Roma e l'Umbria.