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Gianni Politi / Ettore Favini – Step #3 | Una storia d’amore
Doppia personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Uno più uno uguale tre
un progetto di Ettore Favini
Step #3 | Una storia d'amore
Gianni Politi / Ettore Favini
inaugurazione venerdì 12 dicembre 2014 h. 17:30
la mostra prosegue dal 13 dicembre al 15 gennaio 2014
E.F.: Per realizzare questa mostra ho pensato fin da subito a una chiesa, perché credo che
dovremmo ritornare a uno stato di contemplazione silenziosa delle opere, in luoghi legati in
qualche modo a una dimensione “altra”. Credo che la pittura, spesso bistrattata e demonizzata,
sia oggi una delle forme più intellettuali di fare arte. Ho invitato quattro pittori di diverse
generazioni, a me vicini per varie ragioni. Considero questa mostra come un'opera, un dispositivo
che, attivando un rapporto particolare con il pubblico, sia in grado di conferire un ulteriore grado
di lettura alle opere esposte. Una mostra che offra la possibilità di un incontro uno a uno con
l'opera, senza altre distrazioni. La scelta del luogo è caduta sulla ex chiesa di San Lorenzo, una
delle chiese
più antiche di Cremona, sede attuale del Museo Archeologico. Al suo interno, durante degli scavi
archeologici sono venute alla luce una necropoli paleocristiana e una romana, oltre all'antica via
Postumia che attraversava tutto l'impero. Questo luogo fatto di strati sovrapposti mi pare
un’immagine che corrisponde perfettamente al procedere della pittura.
Ultimo appuntamento
Enzo Cucchi 16 gennaio / 15 febbraio 2015
Museo Archeologico San Lorenzo
Via San Lorenzo 4, 26100 Cremona
tel. +39 0372407775
info: museo.archeologico@comune.cremona.it
-------------------------------------------------------------------------
orario: da marted“ a domenica 9 – 13 / festivi: 9 - 13
chiusura: lunedì
(possono variare, verificare sempre via telefono)
Ettore Favini:
Caro Gianni, sei il più giovane degli artisti che ho invitato e precederai il più vecchio (non me ne
voglia Cucchi), ci siamo conosciuti circa tre anni fa, ma da allora il tuo lavoro ha avuto una
crescita incredibile. Ho un tuo quadro in soggiorno e durante le mostre precedenti, sia Pierpaolo
che Luca, ti hanno fatto dei complimenti, entrambi hanno notato che in quella piccola opera di
passaggio tu abbia digerito parecchie questioni sulla pittura e sulla tradizione. Quello che invece
penso é che in quel lavoro sia contenuta tutta la potenza di un nuovo lavoro che deve ancora
uscire. Vorrei capire come é stato quel passaggio per te.
Gianni Politi:
Credo con certezza che dipingere è un percorso che dura l intera vita dell' artista.
un pittore non può decidere di smettere dipingere, un pittore anche se lo dichiara continua a
farlo in segreto.
io sto facendo questo percorso, di cui ovviamente non conosco o immagino il fine (formale),
procedendo passo per passo. Il mio lavoro cresce in quanto mi addentro sempre più all' interno
di ciò che per me vuol dire "dipingere" un' immagine contemporanea.
Per questo progetto porterò ciò che al momento segna un punto e virgola all' interno di questi
anni guardando la pittura antica. E' una cornice che però contiene tutte le informazioni
riguardanti la mia pratica pittorica ed educativa. Perchè per me dipingere significa educarsi ed
educare a guardare le immagini immobili.
E.F.:
Dipingere come atto di pensiero, con questa affermazione abbiamo concluso la conversazione
con Luca e proprio da qui vorrei riprendere: ad una lettura superficiale il tuo lavoro sembra una
pittura d'azione, invece scavi come un archeologo nel passato, scavi e aggiungi, o sbaglio?
G.P.:
Nel mio lavoro la componente ambientale e contingente trova un ruolo fondamentale nella
costruzione dell' immagine. Le mie tele subiscono e si nutrono di ciò che gli accade intorno e
sopra; convivono con il mio studio e le mie abitudini. In qualche modo sono una proiezione di
qualcosa che un giorno sarà archeologia.
In questo momento parlano di un passato prossimo, fra 10 anni racconteranno un passato
remoto. In generale penso che comunque ogni pittore ha il dovere di guardarsi indietro, di
guardare ciò che è stato dipinto prima; è l' unico modo per poter costruirsi un educazione
sentimentale all' immagine; possedere tale tipo di educazione è la conditio sine qua non per
poter produrre un' immagine contemporanea. La tela che esponiamo insieme rappresenta
proprio questo processo, essendo una tela che ha vissuto in quanto immagine e dopo il mio
passaggio e la mia operatività, vive e resta in quanto scarto.
Biografie
Gianni Politi (1986, Roma).
La sua ricerca è strettamente collegata a eventi autobiografici in modo viscerale, elaborando i
suoi progetti in modo reale e introspettivo. Tra le mostre più importanti personali: 2014 Tra
queste sale (Malandrino) Galleria Nazionale Arte Moderna, Roma; Istituto di Cultura Italiana,
Praga; 2013 – From the studio (Nightrider), CO2, Roma (IT); Re-Generation, MACRO, Roma (IT);
Teoria del valore, CO2, Roma (IT); Su Nero Nero, Castello di Rivara, Torino (IT); Pain Thing,
Palazzo Zenobio degli Armeni / 52°Biennale di Venezia, Venezia
Ettore Favini (1974 Cremona)
Gli interventi di Favini sono organici nel senso che non restano immutabili ma al contrario,
cambiano nel tempo e nello spazio in cui si trovano a reagire. Senza alcuna modifica meccanica
Favini interroga tempo, memoria e paesaggio. Ha esposto tra gli altri: SongEun Art Space, Seoul;
Futura Space, Praga; ISCP New York, Italian Academy, NY; American Academy, Roma; Villa Medici,
Roma; Galleria d'Arte Moderna Milano. Dal 2014 insegna nel triennio di Arti Visive della NABA di
Milano.
un progetto di Ettore Favini
Step #3 | Una storia d'amore
Gianni Politi / Ettore Favini
inaugurazione venerdì 12 dicembre 2014 h. 17:30
la mostra prosegue dal 13 dicembre al 15 gennaio 2014
E.F.: Per realizzare questa mostra ho pensato fin da subito a una chiesa, perché credo che
dovremmo ritornare a uno stato di contemplazione silenziosa delle opere, in luoghi legati in
qualche modo a una dimensione “altra”. Credo che la pittura, spesso bistrattata e demonizzata,
sia oggi una delle forme più intellettuali di fare arte. Ho invitato quattro pittori di diverse
generazioni, a me vicini per varie ragioni. Considero questa mostra come un'opera, un dispositivo
che, attivando un rapporto particolare con il pubblico, sia in grado di conferire un ulteriore grado
di lettura alle opere esposte. Una mostra che offra la possibilità di un incontro uno a uno con
l'opera, senza altre distrazioni. La scelta del luogo è caduta sulla ex chiesa di San Lorenzo, una
delle chiese
più antiche di Cremona, sede attuale del Museo Archeologico. Al suo interno, durante degli scavi
archeologici sono venute alla luce una necropoli paleocristiana e una romana, oltre all'antica via
Postumia che attraversava tutto l'impero. Questo luogo fatto di strati sovrapposti mi pare
un’immagine che corrisponde perfettamente al procedere della pittura.
Ultimo appuntamento
Enzo Cucchi 16 gennaio / 15 febbraio 2015
Museo Archeologico San Lorenzo
Via San Lorenzo 4, 26100 Cremona
tel. +39 0372407775
info: museo.archeologico@comune.cremona.it
-------------------------------------------------------------------------
orario: da marted“ a domenica 9 – 13 / festivi: 9 - 13
chiusura: lunedì
(possono variare, verificare sempre via telefono)
Ettore Favini:
Caro Gianni, sei il più giovane degli artisti che ho invitato e precederai il più vecchio (non me ne
voglia Cucchi), ci siamo conosciuti circa tre anni fa, ma da allora il tuo lavoro ha avuto una
crescita incredibile. Ho un tuo quadro in soggiorno e durante le mostre precedenti, sia Pierpaolo
che Luca, ti hanno fatto dei complimenti, entrambi hanno notato che in quella piccola opera di
passaggio tu abbia digerito parecchie questioni sulla pittura e sulla tradizione. Quello che invece
penso é che in quel lavoro sia contenuta tutta la potenza di un nuovo lavoro che deve ancora
uscire. Vorrei capire come é stato quel passaggio per te.
Gianni Politi:
Credo con certezza che dipingere è un percorso che dura l intera vita dell' artista.
un pittore non può decidere di smettere dipingere, un pittore anche se lo dichiara continua a
farlo in segreto.
io sto facendo questo percorso, di cui ovviamente non conosco o immagino il fine (formale),
procedendo passo per passo. Il mio lavoro cresce in quanto mi addentro sempre più all' interno
di ciò che per me vuol dire "dipingere" un' immagine contemporanea.
Per questo progetto porterò ciò che al momento segna un punto e virgola all' interno di questi
anni guardando la pittura antica. E' una cornice che però contiene tutte le informazioni
riguardanti la mia pratica pittorica ed educativa. Perchè per me dipingere significa educarsi ed
educare a guardare le immagini immobili.
E.F.:
Dipingere come atto di pensiero, con questa affermazione abbiamo concluso la conversazione
con Luca e proprio da qui vorrei riprendere: ad una lettura superficiale il tuo lavoro sembra una
pittura d'azione, invece scavi come un archeologo nel passato, scavi e aggiungi, o sbaglio?
G.P.:
Nel mio lavoro la componente ambientale e contingente trova un ruolo fondamentale nella
costruzione dell' immagine. Le mie tele subiscono e si nutrono di ciò che gli accade intorno e
sopra; convivono con il mio studio e le mie abitudini. In qualche modo sono una proiezione di
qualcosa che un giorno sarà archeologia.
In questo momento parlano di un passato prossimo, fra 10 anni racconteranno un passato
remoto. In generale penso che comunque ogni pittore ha il dovere di guardarsi indietro, di
guardare ciò che è stato dipinto prima; è l' unico modo per poter costruirsi un educazione
sentimentale all' immagine; possedere tale tipo di educazione è la conditio sine qua non per
poter produrre un' immagine contemporanea. La tela che esponiamo insieme rappresenta
proprio questo processo, essendo una tela che ha vissuto in quanto immagine e dopo il mio
passaggio e la mia operatività, vive e resta in quanto scarto.
Biografie
Gianni Politi (1986, Roma).
La sua ricerca è strettamente collegata a eventi autobiografici in modo viscerale, elaborando i
suoi progetti in modo reale e introspettivo. Tra le mostre più importanti personali: 2014 Tra
queste sale (Malandrino) Galleria Nazionale Arte Moderna, Roma; Istituto di Cultura Italiana,
Praga; 2013 – From the studio (Nightrider), CO2, Roma (IT); Re-Generation, MACRO, Roma (IT);
Teoria del valore, CO2, Roma (IT); Su Nero Nero, Castello di Rivara, Torino (IT); Pain Thing,
Palazzo Zenobio degli Armeni / 52°Biennale di Venezia, Venezia
Ettore Favini (1974 Cremona)
Gli interventi di Favini sono organici nel senso che non restano immutabili ma al contrario,
cambiano nel tempo e nello spazio in cui si trovano a reagire. Senza alcuna modifica meccanica
Favini interroga tempo, memoria e paesaggio. Ha esposto tra gli altri: SongEun Art Space, Seoul;
Futura Space, Praga; ISCP New York, Italian Academy, NY; American Academy, Roma; Villa Medici,
Roma; Galleria d'Arte Moderna Milano. Dal 2014 insegna nel triennio di Arti Visive della NABA di
Milano.
12
dicembre 2014
Gianni Politi / Ettore Favini – Step #3 | Una storia d’amore
Dal 12 dicembre 2014 al 15 gennaio 2015
arte contemporanea
Location
MUSEO ARCHEOLOGICO S. LORENZO
Cremona, Via San Lorenzo, 4, (Cremona)
Cremona, Via San Lorenzo, 4, (Cremona)
Orario di apertura
da martedì a domenica 9 – 13 / festivi: 9 - 13 chiusura: lunedì
Vernissage
12 Dicembre 2014, h 17.30
Autore
Curatore