GIANNI SANTILIO

Nato a Matera nel maggio del 1968 e cresciuto fino alla maturità classica per le strade e per i campi di Pisticci, paese di suo padre, Giovani Santilio è rimasto nostalgicamente attaccato a quel mondo che ha condizionato gran parte della sua produzione artistica.

Come per la maggior parte dei suoi amici, arrivò il tempo del forzato esilio al Nord, e quindi delle partenze e dei lunghi viaggi di ritorno a casa, dove in pochi giorni collezionava emozioni da mettere in valigia.

Inizia a fotografare nel 1980 con una vecchia Zenith. Nel 1983 compra la sua prima macchina fotografica, una Pracktica MTL5 con passo a vite che lo accompagnerà fino al 1991, quando acquista una Nikon F-501 usata. Oggi lavora pressoché solo con il digitale (Nikon D70 e Canon 350D).

Dopo l'università a Firenze, dove gli amici del circolo fotografico K2 di Antella gli hanno insegnato tanto sulla fotografia, è la volta di Milano dove attualmente lavora nel campo del Marketing.

Della fotografia lo ha sempre affascinato la composizione grafica delle linee e dei giochi di luce e quindi il tono duro e onirico del bianco e nero.

Tra i lavori fotografici degni di nota, si annoverano gli audiovisivi in multivisione presentati a Firenze (K2) dal 1989 al 1996:

Terra di Lucania (1989), Sinfonia d'autunno (1990), Ancora Venezia (1995), Paese (1996).

Torino - Rivoli, Palazzo Piozzo di Rosignano: con Associazione Lucania Viva, mostra e proiezioni di fotografie sulla Basilicata (2005).

Bari, Favia - 1991 pubblicazione della guida turistica "Pisticci: Itinerario turistico".

Selezioni: Catalogo Basilicata, Premio Internazionale di fotografia (2004);

Milano: Catalogo Concorso Monumentale (2005).

BIT 2005, Milano: presentazione portale immagini www.Basilicataimages.it.

Oggi le sue "lunghe" radici lucane sono più robuste che mai, rafforzate negli anni dalla maturata passione per la sua terra che traspare in maniera eloquente nella selezione fotografica presentata in occasione di questa mostra.









LA MOSTRA
“La mia patria è dove l’erba trema”

Lucania tra immagini e poesia

poesie di R. Scotellaro

L’esposizione è la proposta di un viaggio attraverso i colori e la gente di quel mondo “senza tempo”, la Lucania (ma soprattutto la provincia di Matera) che è scenario e allo stesso tempo anima della poesia di Scotellaro.

E così si assume proprio l’opera del poeta di Tricarico a guida ideale di questo percorso tra presente e passato, tra emozioni e nostalgiche visioni.

Il paese, i pascoli, la terra, la gente. Ma anche la tradizione, la passione, la matrice contadina, gli sguardi.

E se da una parte c’è la terra e la gente, dall’altra ci sono le immagini che traspirano di quel nostalgico sentimento degli esiliati di sempre: il comune sentimento di “amore e disamore” di coloro che partono.

Una rappresentazione “personale” quindi di quei luoghi che con i loro assordanti silenzi, i loro valori ed i loro contrasti, legano e radicano indissolubilmente a se la propria gente ma anche tutti quelli che per la prima volta vivono lo spettacolo della terra lucana.

“Sradicarmi? La terra mi tiene e la tempesta se viene mi trova pronto”

www.basilicataimages.it