Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Gigliola Lai – Il Doppio nell’altro
Affiorano dal mare oscuro del sogno, i due volti gemelli che Gigliola Lai ha fatto venire alla luce in forma d’immagine, e dunque di fantasma, di miraggio, di chiaroscurale e struggente finzione. Fluttuano davanti a noi come se fossero stati appena partoriti nel nostro tempo dal grembo di un altro tempo gravido di memoria e di desiderio, ma in esso sono trattenute e custodite come in una estatica, silente e atemporale, infinita gestazione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
IL DOPPIO NELL’ALTRO
personale di Gigliola Lai
testi critici a cura di Gavina Cherchi e Giovanna Fadda
inaugurazione: sabato 23 febbraio ore 19:00
nell’ambito della rassegna Zip – Mostre Lampo
blublauerspazioarte via morandi, 4 07041 Alghero
Il 23 febbraio 2013, nell’ambito della rassegna Zip – Mostre Lampo che prevede interventi artistici
di un solo giorno, inaugura presso la galleria blublauerspazioarte di Alghero la personale di
Gigliola Lai intitolata il Doppio nell’altro, con testi critici a cura di Gavina Cherchi e Giovanna
Fadda.
Affiorano dal mare oscuro del sogno, i due volti gemelli che Gigliola Lai ha fatto venire alla luce in
forma d’immagine, e dunque di fantasma, di miraggio, di chiaroscurale e struggente finzione.
Fluttuano davanti a noi come se fossero stati appena partoriti nel nostro tempo dal grembo di
un altro tempo gravido di memoria e di desiderio, ma in esso sono trattenute e custodite come
in una estatica, silente e atemporale, infinita gestazione. Nella lontananza paradossale del
loro essere- in-immagine, prossimi e remoti allo stesso tempo, i due volti ci appaiono altrettanto
paradossalmente divisi e uniti in un’indicibile reciprocità.
Assorti in una loro insondabile, enigmatica beatitudine, si dispongono, polarizzandosi, nello spazio
e nel tempo di un Altrove governato dalla forza gravitazionale di uno specchio. E’ dalla luce
perenne del fondo-oro di quello specchio, immutabile come quello delle antiche icone, dal fondo-
oro di quella eternità che affiorano, immutabili e perenni, eternamente giovani e leggiadre, le due
teste gemelle.
Generate, adombrate da quella luce-oro (in una geminazione simmetrica, una complementare,
convergente apparizione) esse a quella luce originaria tendono, ritornano, nel suo riflesso si
immergono, si cercano, si riconoscono, si contemplano, con-vivono, in un rapimento reciproco che
è silenziosa armonica risonanza.
Congiunte nel liquido riflesso dello specchio d’oro, soglia e tramite ineludibile fra loro e fra il loro
mondo e il nostro, le due teste gemelle (teste di ninfe senza corpo, acquatiche e aeree allo stesso
tempo), danzano eternamente nello spazio tracciando percorsi ellittici e orbite sincroniche, nello
sperdimento reciproco dell’agnizione amorosa.
Nel trittico di Gigliola Lai ogni scissione è riassorbita e pacificata nella relazione, ogni dualità nella
identità: l’apparizione del Doppio non è una allucinazione perturbante carica di insidie, ma una
poetica visione che rovescia il mito di Narciso, e la sua sorte.
Qui Narciso, ritrova, custodisce, e fa vivere in sé stesso, ricongiungendosi a lei attraverso lo
specchio delle immagini, quell’amatissima sorella, la sua gemella perduta di cui talvolta parlano
gli antichi: vive nella sublime pienezza di una identità duale e fusionale, in cui nulla si perde o si
corrompe, e la morte stessa appare un riflesso della vita.
Che altro può significare il sorriso misterioso che tenero traluce sui volti intatti, appena sfiorati
dalla polvere del tempo, di queste trasognate geminae sorores? (G. Cherchi)
personale di Gigliola Lai
testi critici a cura di Gavina Cherchi e Giovanna Fadda
inaugurazione: sabato 23 febbraio ore 19:00
nell’ambito della rassegna Zip – Mostre Lampo
blublauerspazioarte via morandi, 4 07041 Alghero
Il 23 febbraio 2013, nell’ambito della rassegna Zip – Mostre Lampo che prevede interventi artistici
di un solo giorno, inaugura presso la galleria blublauerspazioarte di Alghero la personale di
Gigliola Lai intitolata il Doppio nell’altro, con testi critici a cura di Gavina Cherchi e Giovanna
Fadda.
Affiorano dal mare oscuro del sogno, i due volti gemelli che Gigliola Lai ha fatto venire alla luce in
forma d’immagine, e dunque di fantasma, di miraggio, di chiaroscurale e struggente finzione.
Fluttuano davanti a noi come se fossero stati appena partoriti nel nostro tempo dal grembo di
un altro tempo gravido di memoria e di desiderio, ma in esso sono trattenute e custodite come
in una estatica, silente e atemporale, infinita gestazione. Nella lontananza paradossale del
loro essere- in-immagine, prossimi e remoti allo stesso tempo, i due volti ci appaiono altrettanto
paradossalmente divisi e uniti in un’indicibile reciprocità.
Assorti in una loro insondabile, enigmatica beatitudine, si dispongono, polarizzandosi, nello spazio
e nel tempo di un Altrove governato dalla forza gravitazionale di uno specchio. E’ dalla luce
perenne del fondo-oro di quello specchio, immutabile come quello delle antiche icone, dal fondo-
oro di quella eternità che affiorano, immutabili e perenni, eternamente giovani e leggiadre, le due
teste gemelle.
Generate, adombrate da quella luce-oro (in una geminazione simmetrica, una complementare,
convergente apparizione) esse a quella luce originaria tendono, ritornano, nel suo riflesso si
immergono, si cercano, si riconoscono, si contemplano, con-vivono, in un rapimento reciproco che
è silenziosa armonica risonanza.
Congiunte nel liquido riflesso dello specchio d’oro, soglia e tramite ineludibile fra loro e fra il loro
mondo e il nostro, le due teste gemelle (teste di ninfe senza corpo, acquatiche e aeree allo stesso
tempo), danzano eternamente nello spazio tracciando percorsi ellittici e orbite sincroniche, nello
sperdimento reciproco dell’agnizione amorosa.
Nel trittico di Gigliola Lai ogni scissione è riassorbita e pacificata nella relazione, ogni dualità nella
identità: l’apparizione del Doppio non è una allucinazione perturbante carica di insidie, ma una
poetica visione che rovescia il mito di Narciso, e la sua sorte.
Qui Narciso, ritrova, custodisce, e fa vivere in sé stesso, ricongiungendosi a lei attraverso lo
specchio delle immagini, quell’amatissima sorella, la sua gemella perduta di cui talvolta parlano
gli antichi: vive nella sublime pienezza di una identità duale e fusionale, in cui nulla si perde o si
corrompe, e la morte stessa appare un riflesso della vita.
Che altro può significare il sorriso misterioso che tenero traluce sui volti intatti, appena sfiorati
dalla polvere del tempo, di queste trasognate geminae sorores? (G. Cherchi)
23
febbraio 2013
Gigliola Lai – Il Doppio nell’altro
23 febbraio 2013
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
BLUBLAUERSPAZIOARTE
Alghero, Via Rodolfo Morandi, 4, (Sassari)
Alghero, Via Rodolfo Morandi, 4, (Sassari)
Vernissage
23 Febbraio 2013, h 19
Autore