La montagna è uno dei temi preferiti da Francisetti, sia quello piemontese che quello valdostano. Una tradizione che trova un pieno riscontro nel paesaggio valdostano con le fredde acque di un piccolo torrente in Val Ferret e le frange sotto il manto della neve con riflessi sul lago Blu a Cervinia e i ghiacciai del Monte Rosa. Francisetti ha una capacità indiscussa di cogliere il fascino della primavera e non solo in Valle d’Aosta: baite e pascoli, cortili e filati di viti, concorrono a creare l’essenza di un dipingere ricco di colore, di materia, di limpide “impressioni”.

…I suoi paesaggi invernali, le aie dei rustici, le nature morte con funghi e pannocchie, rivelano il suo profondo amore per le cose semplici e genuine, la sua predilezione per la natura che non è mai colta con fredda determinazione ma interpreta con delicatezza ed immediatezza. Ne nascono impressioni freschissime alle quali Francisetti affida la propria disponibilità per una personale impaginazione del soggetto sulla tela. I cieli tersi, le nevi sulle baite, i sentieri lungo i declivi montani sono di un discorso cordiale che il pittore consegna all’osservatore, quale recupero di un mondo lontano dalla tumultuosa esistenza delle grandi metropoli.( Angelo Mistrangelo )