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Gina Babić – SHIFT
ROMA – Dal 10 al 24 maggio 2025, gli spazi della NITIDO-Exhibition & Body Art ospitano SHIFT, mostra personale dell’artista Gina Babić, che nella ceramica alimenta l’immaginario delle sue “chimere anatomiche”
Comunicato stampa
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SHIFT (Shaping identities from transformation) di Gina Babić (Teramo, 1995) si inserisce nel calendario della NITIDO-Exhibition & Body Art, in quanto realtà romana dedita alla contaminazione del concetto di “corpo”, fagocitata dalla sperimentazione di artisti emergenti e da una ricerca curatoriale indipendente. È questo un progetto espositivo che invita ad entrare in un universo scultoreo che si fa dispositivo di scarto e di scavo nell’anatomia fisica ed emotiva dell’individuo.
Tuttavia, i simulacri che ne abitano lo spazio non sono rappresentazioni di creature mostruose, ma oniriche e simboliche manifestazioni sul filo dell’infanzia e dell’identità di genere, anche in accezione di un’imperante dissoluzione della forma. Ecco che l’approccio naïf di Gina Babić porta in mostra chimeriche apparizioni di vulve, uteri e corpi deformi, plasmati nella ceramica ed esibiti tra realtà e percezione, tra costruzione e decostruzione dello sguardo.
Riconducibili all’acronimo del titolo, le sue “chimere anatomiche” rimarcano l’ibridazione identitaria di mitologie personali, trasfigurate negli aleatori rimandi biografici alla propria infanzia. In tal senso, l’atto stesso della modellazione dell’argilla diviene un intervento terapeutico, meramente introspettivo, che rinnova la fase del gioco, quanto la propria comunicazione preverbale o il gesto istintivo di creare.
Contaminato dalla formazione dell’artista in ambito medico, questo archivio emotivo viene contemplato dalla vetrina della NITIDO su una sorta di sala operatoria, quale perfetta metafora allestitiva del tentativo di comprendere, definire e, talvolta, ricostruire la propria identità. Ed è nella lettura curatoriale di Rossella Della Vecchia, che SHIFT dischiude un luogo empirico di osservazione e di interazione con le sei sculture esposte -due delle quali inedite- che, illuminate da fonti artificiali e direzionali, emergono dalla penombra come frammenti di un corpo in attesa di essere riassemblato nelle sue parti. Ed è proprio la natura organica di tali sculture ad amplificare la dissonanza percettiva da un contesto chirurgico nella proiezione del concept video di Gina Babić, concernente immagini anatomiche che, attraverso il filtro artistico, divagano dai consolidati modelli di riferimento, restituendone un contenuto nuovo e straniante.
Tuttavia, i simulacri che ne abitano lo spazio non sono rappresentazioni di creature mostruose, ma oniriche e simboliche manifestazioni sul filo dell’infanzia e dell’identità di genere, anche in accezione di un’imperante dissoluzione della forma. Ecco che l’approccio naïf di Gina Babić porta in mostra chimeriche apparizioni di vulve, uteri e corpi deformi, plasmati nella ceramica ed esibiti tra realtà e percezione, tra costruzione e decostruzione dello sguardo.
Riconducibili all’acronimo del titolo, le sue “chimere anatomiche” rimarcano l’ibridazione identitaria di mitologie personali, trasfigurate negli aleatori rimandi biografici alla propria infanzia. In tal senso, l’atto stesso della modellazione dell’argilla diviene un intervento terapeutico, meramente introspettivo, che rinnova la fase del gioco, quanto la propria comunicazione preverbale o il gesto istintivo di creare.
Contaminato dalla formazione dell’artista in ambito medico, questo archivio emotivo viene contemplato dalla vetrina della NITIDO su una sorta di sala operatoria, quale perfetta metafora allestitiva del tentativo di comprendere, definire e, talvolta, ricostruire la propria identità. Ed è nella lettura curatoriale di Rossella Della Vecchia, che SHIFT dischiude un luogo empirico di osservazione e di interazione con le sei sculture esposte -due delle quali inedite- che, illuminate da fonti artificiali e direzionali, emergono dalla penombra come frammenti di un corpo in attesa di essere riassemblato nelle sue parti. Ed è proprio la natura organica di tali sculture ad amplificare la dissonanza percettiva da un contesto chirurgico nella proiezione del concept video di Gina Babić, concernente immagini anatomiche che, attraverso il filtro artistico, divagano dai consolidati modelli di riferimento, restituendone un contenuto nuovo e straniante.
10
maggio 2025
Gina Babić – SHIFT
Dal 10 al 24 maggio 2025
arte contemporanea
Location
NITIDO Exhibition & Body art
Roma, Via Raffaele Battistini, 25, (RM)
Roma, Via Raffaele Battistini, 25, (RM)
Orario di apertura
Mostra visitabile su prenotazione
Vernissage
10 Maggio 2025, ore 18.00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico
Media partner