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Gioacchino Pontrelli – Non chiedere
seconda personale in galleria di Gioacchino Pontrelli (Salerno, 1966), accompagnata da un testo critico di Francesco Ventrella.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Francesca Antonini Arte Contemporanea è lieta di presentare Non chiedere, seconda personale in galleria di Gioacchino Pontrelli (Salerno, 1966).
Pontrelli presenta in questa occasione una serie di nuovi lavori che provano ad intersecarsi con la pittura come fare, anziché pensare il quadro come superficie di proiezioni, idee, progetti. L’artista romano ha scritto del suo recente lavoro: “Voglio essere libero dall'ossessione di riempire tutto di significati, significanti e motivazioni progettuali”.
La mostra, accompagnata da un testo critico di Francesco Ventrella, si presenta come un’esplorazione del senso della pittura anche intesa come sensazione: “Da un po’ di tempo mi sforzo, quando non capisco, di affidarmi e di fidarmi di elementi meno razionali per elaborare il senso e l'emozione che provo di fronte alle cose della vita, compresa l’arte. Metto al centro la parte più emotiva e sentimentale, per me la più autentica e potente. Ancora più in questi tempi in cui le emozioni sembrano essere obsolete e fuori dal tempo”.
Non chiedere raccoglie un’accurata selezione di opere, a partire da un lavoro di grande formato, affiancato da altri di dimensioni medie e piccole, significativi della produzione più recente dell’artista. L’originalità della ricerca di Pontrelli si conferma nel connubio tra perizia tecnica e grande sensibilità cromatica; sullo sfondo delle forme libere che si autodeterminano sulla superficie della tela si giustappongono inserti iperrealistici, a fare da contraltare alla composizione astratta. Tra decorazione e descrizione, natura e interno domestico, la pittura di Pontrelli si evolve alla ricerca di un equilibrio dettato dal gusto per il colore e da quello per il montaggio delle immagini.
Pontrelli presenta in questa occasione una serie di nuovi lavori che provano ad intersecarsi con la pittura come fare, anziché pensare il quadro come superficie di proiezioni, idee, progetti. L’artista romano ha scritto del suo recente lavoro: “Voglio essere libero dall'ossessione di riempire tutto di significati, significanti e motivazioni progettuali”.
La mostra, accompagnata da un testo critico di Francesco Ventrella, si presenta come un’esplorazione del senso della pittura anche intesa come sensazione: “Da un po’ di tempo mi sforzo, quando non capisco, di affidarmi e di fidarmi di elementi meno razionali per elaborare il senso e l'emozione che provo di fronte alle cose della vita, compresa l’arte. Metto al centro la parte più emotiva e sentimentale, per me la più autentica e potente. Ancora più in questi tempi in cui le emozioni sembrano essere obsolete e fuori dal tempo”.
Non chiedere raccoglie un’accurata selezione di opere, a partire da un lavoro di grande formato, affiancato da altri di dimensioni medie e piccole, significativi della produzione più recente dell’artista. L’originalità della ricerca di Pontrelli si conferma nel connubio tra perizia tecnica e grande sensibilità cromatica; sullo sfondo delle forme libere che si autodeterminano sulla superficie della tela si giustappongono inserti iperrealistici, a fare da contraltare alla composizione astratta. Tra decorazione e descrizione, natura e interno domestico, la pittura di Pontrelli si evolve alla ricerca di un equilibrio dettato dal gusto per il colore e da quello per il montaggio delle immagini.
08
marzo 2018
Gioacchino Pontrelli – Non chiedere
Dall'otto marzo al 05 maggio 2018
arte contemporanea
Location
FAAC – FRANCESCA ANTONINI ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Di Capo Le Case, 4, (Roma)
Roma, Via Di Capo Le Case, 4, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 12 - 19
sabato ore 10.30 - 13.30
Vernissage
8 Marzo 2018, ore 18.00
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