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Giorgio Fracassi – You can’t always get what you want
Giorgio Fracassi è pittore “ossessionato”. Come ogni artista che si rispetti vive e nutre la sua ossessione, la porta così ad esistenza sulla tela regalandoci delle immagini che sono come tanti punti di vista, tante occhiate gettate nell’universo dell’erotismo e della sessualità
Comunicato stampa
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Giorgio Fracassi è pittore “ossessionato”. Come ogni artista che si rispetti vive e nutre la sua ossessione, la porta così ad esistenza sulla tela regalandoci delle immagini che sono come tanti punti di vista, tante occhiate gettate in un universo, quello dell’erotismo e della sessualità, spesso raccontato in modo facile e banale, analizzato negli aspetti più volgari e triviali ma mai indagato e rappresentato con quella “violenta grazia” con cui Fracassi lo consegna alla nostra attenzione di fruitori d’arte.
YOU CAN’T ALWAYS GET WHAT YOU WANT" GIORGIO FRACASSI
Box n°11 Prima Mostra del 2008!!!!
Giorgio Fracassi è pittore “ossessionato”. Come ogni artista che si rispetti vive e nutre la sua ossessione, la porta così ad esistenza sulla tela regalandoci delle immagini che sono come tanti punti di vista, tante occhiate gettate in un universo, quello dell’erotismo e della sessualità, spesso raccontato in modo facile e banale, analizzato negli aspetti più volgari e triviali ma mai indagato e rappresentato con quella “violenta grazia” con cui Fracassi lo consegna alla nostra attenzione di fruitori d’arte. Nella tele esposte è contenuta la promessa, realizzata per altro, di veder congiunte in un’ unica esperienza visuale la forza della tecnica usata dall’artista, la solida pennellata e l’uso dei colori che sembrano come quelli di certe foto dei primi del novecento, foto dai viraggi seppiati e con predominanze di scuri e quello sguardo in qualche modo stupito che Giorgio ha gettato attraverso i suoi nudi, sull’umanità, cogliendola nella sua essenzialità stupita, nel momento dell’intimità che deve rimanere, secondo la vulgata “bacchettona”, celata all’occhio invadente e curioso. E’ un’umanità particolare dunque quella che troviamo in questa personale di Fracassi, tra l’altro in una location finalmente adeguata alla sua ispirazione così autenticamente puntuale, perché viene sì smascherata ma è come se assumesse un atteggiamento di “vergognoso distacco” di fronte all’impietoso artista che ce la rivela senza artefatte sovrastrutture. E’ un’umanità che pur bloccata dal pennello dell’artista in scene “sconvenienti” conserva sul volto o nella postura del corpo un atteggiamento sempre composto e in qualche caso pudico e dimesso. E’ un’ umanità colta sempre in luoghi spogli e scarni, sembrano camere d’alberghi ad ore, oppure salotti di case vecchie e dagli arredi ormai sorpassati e spelacchiati, come certe scene di vecchi film noir francesi, dove l’investigatore è sempre prono a cogliere in quella sedia storta o in quel tappeto malmesso l’indizio di un crimine efferato. Qui però l’investigatore è Giorgio Fracassi, ed è un investigatore analitico perché le sue scene sono istanti precisi di desolante “normalità”, ma è anche indagatore indulgente pronto ad assolvere le sue figure, i suoi personaggi, che sono ritratti nella loro quotidiana relazione con il sesso, con il loro corpo, con la loro “persona”; curioso come il termine “persona” fosse inteso dai latini nel senso di “maschera”, che siano i quadri di Giorgio come i canovacci di altrettante rappresentazioni teatrali in cui troviamo svelata la vita nella sua componente più naturale? Quella sessuale ed erotica!
Enzo Acierno
YOU CAN’T ALWAYS GET WHAT YOU WANT" GIORGIO FRACASSI
Box n°11 Prima Mostra del 2008!!!!
Giorgio Fracassi è pittore “ossessionato”. Come ogni artista che si rispetti vive e nutre la sua ossessione, la porta così ad esistenza sulla tela regalandoci delle immagini che sono come tanti punti di vista, tante occhiate gettate in un universo, quello dell’erotismo e della sessualità, spesso raccontato in modo facile e banale, analizzato negli aspetti più volgari e triviali ma mai indagato e rappresentato con quella “violenta grazia” con cui Fracassi lo consegna alla nostra attenzione di fruitori d’arte. Nella tele esposte è contenuta la promessa, realizzata per altro, di veder congiunte in un’ unica esperienza visuale la forza della tecnica usata dall’artista, la solida pennellata e l’uso dei colori che sembrano come quelli di certe foto dei primi del novecento, foto dai viraggi seppiati e con predominanze di scuri e quello sguardo in qualche modo stupito che Giorgio ha gettato attraverso i suoi nudi, sull’umanità, cogliendola nella sua essenzialità stupita, nel momento dell’intimità che deve rimanere, secondo la vulgata “bacchettona”, celata all’occhio invadente e curioso. E’ un’umanità particolare dunque quella che troviamo in questa personale di Fracassi, tra l’altro in una location finalmente adeguata alla sua ispirazione così autenticamente puntuale, perché viene sì smascherata ma è come se assumesse un atteggiamento di “vergognoso distacco” di fronte all’impietoso artista che ce la rivela senza artefatte sovrastrutture. E’ un’umanità che pur bloccata dal pennello dell’artista in scene “sconvenienti” conserva sul volto o nella postura del corpo un atteggiamento sempre composto e in qualche caso pudico e dimesso. E’ un’ umanità colta sempre in luoghi spogli e scarni, sembrano camere d’alberghi ad ore, oppure salotti di case vecchie e dagli arredi ormai sorpassati e spelacchiati, come certe scene di vecchi film noir francesi, dove l’investigatore è sempre prono a cogliere in quella sedia storta o in quel tappeto malmesso l’indizio di un crimine efferato. Qui però l’investigatore è Giorgio Fracassi, ed è un investigatore analitico perché le sue scene sono istanti precisi di desolante “normalità”, ma è anche indagatore indulgente pronto ad assolvere le sue figure, i suoi personaggi, che sono ritratti nella loro quotidiana relazione con il sesso, con il loro corpo, con la loro “persona”; curioso come il termine “persona” fosse inteso dai latini nel senso di “maschera”, che siano i quadri di Giorgio come i canovacci di altrettante rappresentazioni teatrali in cui troviamo svelata la vita nella sua componente più naturale? Quella sessuale ed erotica!
Enzo Acierno
09
febbraio 2008
Giorgio Fracassi – You can’t always get what you want
Dal 09 febbraio al primo marzo 2008
arte contemporanea
Location
VIOLABOX ART GALLERY
Genova, Via Trebisonda, 56, (Genova)
Genova, Via Trebisonda, 56, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a sabato, dalle 15.30 alle 19.30
Vernissage
9 Febbraio 2008, ore 18
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