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Giovanna Rigattieri – Pittoriche Contemplazioni
La pittura della Rigattieri diventa totalizzante e declinabile nelle varie attività collaterali che la coinvolgono, dallo studio alle relazioni sociali, trasformandosi così in una terapeutica psicologia naturale che la collega ai valori della ricerca del sé e delle proprie origini.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venezia, Febbraio 2024 Spazio Thetis presenta la nuova mostra di Giovanna Rigattieri, PITTORICHE CONTEMPLAZIONI, visitabile dal 16 febbraio al 3 aprile 2024, con inaugurazione venerdì 16 alle ore 17.30.
Giovanna Rigattieri è un’artista che asseconda il linguaggio che le è più congeniale, quello della pittura. Una pittura che non ha limiti temporali o geografici e che si contamina soprattutto con i linguaggi del disegno e della fotografia. In tal senso si addentra in una ricerca alchemica in sintonia con la sua tradizione più ortodossa, ma anche con la sperimentazione che la accompagna in un continuo divenire.
La tecnica è mista, si va dal segno-disegno, idea primigenia supportata da una predisposizione innata, alla pittura a olio o ad acrilico, al collage che equilibra la composizione seguita dalle opportune e corrette giustapposizioni cromatiche. Tra tradizione e innovazione viene accantonata l’ormai anacronistica dicotomia tra astratto e figurativo. Non può che restare un’altrettanto valida reciprocità e complementarietà di questi assunti in una ricomposta armonia, riferimenti presenti nella storia dell’arte di tutti i tempi e luoghi.
Forte nell’artista è l’interesse per la poesia Ut pictura poesis, la pittura è una poesia muta, la poesia è una pittura parlante, elemento comune tra poesia e pittura è proprio l’immagine che funge da grammatica compositiva, permettendo di tracciare un'armoniosa complementarietà tra queste due innate forme espressive.
L’effetto caleidoscopico tipico del surrealismo alimenta il fàntasma, la pulsione creativa che può assumere sfumature erotiche, mai volgari, ma piuttosto biologiche e vitali. Tuttavia, in questa esplorazione si evitano eccessi psicoanalitici freudiani o di altre scuole, e il complesso edipico, con tutte le sue implicazioni drammatiche, è definitivamente superato. Le connotazioni creative e gli esiti pittorici si manifestano come sedimentazioni iconografiche che si fondono nella composizione, simili alle stratificazioni dei palinsesti nelle rappresentazioni storiche. Questo continuum sottolinea l'inesauribile valore del linguaggio pittorico, rendendolo sempre attuale e contemporaneo.
La sua pittura diventa totalizzante e declinabile nelle varie attività collaterali che la coinvolgono e la relativizzano a partire dall’insegnamento, lo studio, le letture, il quotidiano, le relazioni sociali e amicali. In tal senso la pittura diviene benefica, una sorta di terapeutica psicologia naturale che la collega ai valori della ricerca del sé e delle proprie origini. In tale valenza va ricondotto anche l’accostamento alle tradizioni e culture orientali dell’artista, oltre al senso e al valore della meditazione e della pratica yogica alla quale si dedica con assiduità da qualche anno.
La sua proposta ci cattura in un’accezione più completa e intrigante, coinvolgendoci nelle molteplici letture delle sue opere.
Spazio Thetis rappresenta la parte culturale e artistica di Thetis spa, società di ingegneria che sviluppa progetti e applicazioni tecnologiche per l’ambiente e il territorio e che vanta un’importante collezione permanente di arte contemporanea, che annovera installazioni come “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, “L’uomo che misura le nuvole” di Jean Fabre, “Le Sentinelle” di Beverly Pepper, solo per citarne alcune. L’attività artistica di Spazio Thetis si concentra su alcune tematiche: land art, arte ambientale, arte e scienza promuovendo e sostenendo l’arte contemporanea attraverso diverse iniziative presso la propria sede nell’antico Arsenale veneziano con il lussureggiante parco giardino. In tanti anni di attività ha collaborato con importanti istituzioni come musei, gallerie e fondazioni per la realizzazione di mostre temporanee, eventi collaterali Biennale e Padiglioni nazionali, ma anche in qualità di promotore e organizzatore esso stesso.
SCHEDA INFORMATIVA
Giovanna Rigattieri
PITTORICHE CONTEMPLAZIONI
a cura di Saverio Simi de Burgis
QUANDO
16.02 > 03.04.2024
da lunedì a venerdì ore 10-17
su appuntamento al +39 3477280976
Vernissage 16.02 ore 17.30
DOVE
Spazio Thetis, Arsenale Novissimo - Venezia
Vaporetto linea 4.1- 4.2 - 5.1- 5.2 Fermata: Bacini
Contatti Stampa
CRISTINA GATTI Press & P.R.
info@cristinagatti.it
mob. 338 6950929
BIO
GIOVANNA RIGATTIERI
È un’artista veneziana che ha conseguito la laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti nel 2007.
La caratteristica principale del suo lavoro è ”il potere dell’instabilità, la forza dell’incertezza, perché lì risiede la scoperta”. Utilizza infatti supporti ogni volta diversi, che vanno dalle tele di grandi dimensioni, a piccole carte che mescolano il collage alla pittura, a lastre di alluminio, video, grafica digitale ed anche musica. E’ stata finalista di numerosi concorsi tra cui il Premio Celeste, Italian Factory, Wildlife Artist of The Year, Exibart Prize 2021. Espone sul territorio nazionale ed internazionale dal 2004, collaborando con Martina Cavallarin, Scatola Bianca Project Room di Milano, la Galleria Makek di Zagabria, la Galleria Castello 925 di Venezia, Oolalala Gallery di Torino e The Mall Galleries a Londra.
Instagram: @giovannarigattieri
ESPOSIZIONI E CONCORSI
2023 “ELISIR” personale a cura di Oolalala Gallery per “Giornata del Contemporaneo”, Torino.
2023 “VIRAL HUMAN”, prima esposizione collettiva di arte pubblica virtuale a Venezia curata da Mirnarte, con il patrocinio del
MIC, Accademia di Belle Arti di Venezia ed altre prestigiose istituzioni.
2022 “IL DITO E LA LUNA”, personale curata da Martina Cavallarin, Galleria Castello 780, Venezia.
2022 Finalista “Exibart Prize 2021”.
2019 “A MEMOIR OF THE FUTURE”, personale presso Galleria Castello 925, Giardini, Venezia.
2016 Esposizione Collettiva a cura di David Shepard Foundation presso The Mall Gallery, Londra.
2013 “NATURE”, personale curata da Viviana Gasparella, alla Galleria delle Cornici, Lido di Venezia.
2011 “RING”, personale curata da Martina Cavallarin, alla Galleria delle Cornici, al Lido di Venezia.
2011“LE COSE HANNO IL POTERE CHE TU GLI DAI” , collettiva a cura di Giulia Pasdera, direzione scientifica Martina Cavallarin, Scatola Bianca Project Room allo Spazio Thetis, Arsenale Novissimo, Venezia.
TESTO CURATORIALE
di Saverio Simi de Burgis
Pittoriche contemplazioni
Giovanna Rigattieri è un’artista che asseconda il linguaggio che le è più congeniale, quello della pittura. Una pittura che non ha limiti temporali o geografici e che si contamina soprattutto con i linguaggi del disegno e della fotografia. In tal senso si addentra in una ricerca alchemica in sintonia con la sua tradizione più ortodossa, ma anche con la sperimentazione che la accompagna in un continuo divenire.
Ut pictura poesis, la pittura è una poesia muta, la poesia è una pittura parlante. Il minimo comun denominatore tra poesia e pittura rimane l’immagine che costituisce una sorta di grammatica compositiva da cui partire per tracciare una complementarietà ideale fra queste due innate forme espressive. L’effetto caleidoscopico tipico del surrealismo alimenta il fàntasma, la pulsione creativa che può assumere valenze erotiche, mai volgari, ma biologiche e vitali. Qui però si rimane indenni da superfetazioni psicoanalitiche freudiane o di altre scuole e il nefasto complesso edipico, con tutte le sue drammatiche implicazioni, è definitivamente superato. Le connotazioni creative e le relative risultanze pittoriche, si configurano in sedimentazioni iconografiche che si amalgamano nella composizione attraverso riemersioni e stadi diversi, così come avviene nelle stratificazioni dei palinsesti delle antiche rappresentazioni che legano il medioevo al rinascimento e alle epoche successive, in un continuum che è cifra stessa del valore dell’inesauribilità del linguaggio pittorico. Così rimane sempre attuale, contemporaneo.
Come dicevamo la tecnica è mista, si va dal segno-disegno, idea primigenia nel suo caso supportata da una predisposizione innata, alla pittura a olio o ad acrilico, al collage che equilibra la composizione seguita dalle opportune e corrette giustapposizioni cromatiche. Tra tradizione e innovazione viene accantonata l’ormai anacronistica dicotomia tra astratto e figurativo. Non può che restare un’altrettanto valida reciprocità e complementarietà di questi assunti in una ricomposta armonia, riferimenti presenti nella storia dell’arte di tutti i tempi e luoghi.
Giovanna Rigattieri opera nella consapevolezza di tali riscontri in cui la pittura diventa totalizzante e declinabile nelle varie attività collaterali che la coinvolgono e la relativizzano a partire dall’insegnamento, lo studio e le letture, il quotidiano espresso nella vita di tutti i giorni, il rapporto con ciò che costituisce il sociale, dalla famiglia, all’amore, agli amici, ai compagni di lavoro. In tal senso la pittura è benefica, per lei costituisce una sorta di assunzione di una terapeutica psicologia naturale che la collega ai valori ugualmente motivanti della ricerca del sé e delle proprie origini.
Sapientemente credo che in tale valenza vada ricondotto anche il suo accostamento alle tradizioni e culture orientali, al senso e al valore della meditazione e della pratica yogica alla quale si dedica con assiduità da qualche anno. Semplice connessione con il suo fare pittura, quasi uno Yoga spontaneo che aiuta a crescere e a maturare. La sua proposta ci cattura in un’accezione più completa e intrigante coinvolgendoci nelle molteplici letture delle sue opere che, per l’occasione, in questa bella mostra, non smettiamo di riscoprire.
Giovanna Rigattieri è un’artista che asseconda il linguaggio che le è più congeniale, quello della pittura. Una pittura che non ha limiti temporali o geografici e che si contamina soprattutto con i linguaggi del disegno e della fotografia. In tal senso si addentra in una ricerca alchemica in sintonia con la sua tradizione più ortodossa, ma anche con la sperimentazione che la accompagna in un continuo divenire.
La tecnica è mista, si va dal segno-disegno, idea primigenia supportata da una predisposizione innata, alla pittura a olio o ad acrilico, al collage che equilibra la composizione seguita dalle opportune e corrette giustapposizioni cromatiche. Tra tradizione e innovazione viene accantonata l’ormai anacronistica dicotomia tra astratto e figurativo. Non può che restare un’altrettanto valida reciprocità e complementarietà di questi assunti in una ricomposta armonia, riferimenti presenti nella storia dell’arte di tutti i tempi e luoghi.
Forte nell’artista è l’interesse per la poesia Ut pictura poesis, la pittura è una poesia muta, la poesia è una pittura parlante, elemento comune tra poesia e pittura è proprio l’immagine che funge da grammatica compositiva, permettendo di tracciare un'armoniosa complementarietà tra queste due innate forme espressive.
L’effetto caleidoscopico tipico del surrealismo alimenta il fàntasma, la pulsione creativa che può assumere sfumature erotiche, mai volgari, ma piuttosto biologiche e vitali. Tuttavia, in questa esplorazione si evitano eccessi psicoanalitici freudiani o di altre scuole, e il complesso edipico, con tutte le sue implicazioni drammatiche, è definitivamente superato. Le connotazioni creative e gli esiti pittorici si manifestano come sedimentazioni iconografiche che si fondono nella composizione, simili alle stratificazioni dei palinsesti nelle rappresentazioni storiche. Questo continuum sottolinea l'inesauribile valore del linguaggio pittorico, rendendolo sempre attuale e contemporaneo.
La sua pittura diventa totalizzante e declinabile nelle varie attività collaterali che la coinvolgono e la relativizzano a partire dall’insegnamento, lo studio, le letture, il quotidiano, le relazioni sociali e amicali. In tal senso la pittura diviene benefica, una sorta di terapeutica psicologia naturale che la collega ai valori della ricerca del sé e delle proprie origini. In tale valenza va ricondotto anche l’accostamento alle tradizioni e culture orientali dell’artista, oltre al senso e al valore della meditazione e della pratica yogica alla quale si dedica con assiduità da qualche anno.
La sua proposta ci cattura in un’accezione più completa e intrigante, coinvolgendoci nelle molteplici letture delle sue opere.
Spazio Thetis rappresenta la parte culturale e artistica di Thetis spa, società di ingegneria che sviluppa progetti e applicazioni tecnologiche per l’ambiente e il territorio e che vanta un’importante collezione permanente di arte contemporanea, che annovera installazioni come “Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, “L’uomo che misura le nuvole” di Jean Fabre, “Le Sentinelle” di Beverly Pepper, solo per citarne alcune. L’attività artistica di Spazio Thetis si concentra su alcune tematiche: land art, arte ambientale, arte e scienza promuovendo e sostenendo l’arte contemporanea attraverso diverse iniziative presso la propria sede nell’antico Arsenale veneziano con il lussureggiante parco giardino. In tanti anni di attività ha collaborato con importanti istituzioni come musei, gallerie e fondazioni per la realizzazione di mostre temporanee, eventi collaterali Biennale e Padiglioni nazionali, ma anche in qualità di promotore e organizzatore esso stesso.
SCHEDA INFORMATIVA
Giovanna Rigattieri
PITTORICHE CONTEMPLAZIONI
a cura di Saverio Simi de Burgis
QUANDO
16.02 > 03.04.2024
da lunedì a venerdì ore 10-17
su appuntamento al +39 3477280976
Vernissage 16.02 ore 17.30
DOVE
Spazio Thetis, Arsenale Novissimo - Venezia
Vaporetto linea 4.1- 4.2 - 5.1- 5.2 Fermata: Bacini
Contatti Stampa
CRISTINA GATTI Press & P.R.
info@cristinagatti.it
mob. 338 6950929
BIO
GIOVANNA RIGATTIERI
È un’artista veneziana che ha conseguito la laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti nel 2007.
La caratteristica principale del suo lavoro è ”il potere dell’instabilità, la forza dell’incertezza, perché lì risiede la scoperta”. Utilizza infatti supporti ogni volta diversi, che vanno dalle tele di grandi dimensioni, a piccole carte che mescolano il collage alla pittura, a lastre di alluminio, video, grafica digitale ed anche musica. E’ stata finalista di numerosi concorsi tra cui il Premio Celeste, Italian Factory, Wildlife Artist of The Year, Exibart Prize 2021. Espone sul territorio nazionale ed internazionale dal 2004, collaborando con Martina Cavallarin, Scatola Bianca Project Room di Milano, la Galleria Makek di Zagabria, la Galleria Castello 925 di Venezia, Oolalala Gallery di Torino e The Mall Galleries a Londra.
Instagram: @giovannarigattieri
ESPOSIZIONI E CONCORSI
2023 “ELISIR” personale a cura di Oolalala Gallery per “Giornata del Contemporaneo”, Torino.
2023 “VIRAL HUMAN”, prima esposizione collettiva di arte pubblica virtuale a Venezia curata da Mirnarte, con il patrocinio del
MIC, Accademia di Belle Arti di Venezia ed altre prestigiose istituzioni.
2022 “IL DITO E LA LUNA”, personale curata da Martina Cavallarin, Galleria Castello 780, Venezia.
2022 Finalista “Exibart Prize 2021”.
2019 “A MEMOIR OF THE FUTURE”, personale presso Galleria Castello 925, Giardini, Venezia.
2016 Esposizione Collettiva a cura di David Shepard Foundation presso The Mall Gallery, Londra.
2013 “NATURE”, personale curata da Viviana Gasparella, alla Galleria delle Cornici, Lido di Venezia.
2011 “RING”, personale curata da Martina Cavallarin, alla Galleria delle Cornici, al Lido di Venezia.
2011“LE COSE HANNO IL POTERE CHE TU GLI DAI” , collettiva a cura di Giulia Pasdera, direzione scientifica Martina Cavallarin, Scatola Bianca Project Room allo Spazio Thetis, Arsenale Novissimo, Venezia.
TESTO CURATORIALE
di Saverio Simi de Burgis
Pittoriche contemplazioni
Giovanna Rigattieri è un’artista che asseconda il linguaggio che le è più congeniale, quello della pittura. Una pittura che non ha limiti temporali o geografici e che si contamina soprattutto con i linguaggi del disegno e della fotografia. In tal senso si addentra in una ricerca alchemica in sintonia con la sua tradizione più ortodossa, ma anche con la sperimentazione che la accompagna in un continuo divenire.
Ut pictura poesis, la pittura è una poesia muta, la poesia è una pittura parlante. Il minimo comun denominatore tra poesia e pittura rimane l’immagine che costituisce una sorta di grammatica compositiva da cui partire per tracciare una complementarietà ideale fra queste due innate forme espressive. L’effetto caleidoscopico tipico del surrealismo alimenta il fàntasma, la pulsione creativa che può assumere valenze erotiche, mai volgari, ma biologiche e vitali. Qui però si rimane indenni da superfetazioni psicoanalitiche freudiane o di altre scuole e il nefasto complesso edipico, con tutte le sue drammatiche implicazioni, è definitivamente superato. Le connotazioni creative e le relative risultanze pittoriche, si configurano in sedimentazioni iconografiche che si amalgamano nella composizione attraverso riemersioni e stadi diversi, così come avviene nelle stratificazioni dei palinsesti delle antiche rappresentazioni che legano il medioevo al rinascimento e alle epoche successive, in un continuum che è cifra stessa del valore dell’inesauribilità del linguaggio pittorico. Così rimane sempre attuale, contemporaneo.
Come dicevamo la tecnica è mista, si va dal segno-disegno, idea primigenia nel suo caso supportata da una predisposizione innata, alla pittura a olio o ad acrilico, al collage che equilibra la composizione seguita dalle opportune e corrette giustapposizioni cromatiche. Tra tradizione e innovazione viene accantonata l’ormai anacronistica dicotomia tra astratto e figurativo. Non può che restare un’altrettanto valida reciprocità e complementarietà di questi assunti in una ricomposta armonia, riferimenti presenti nella storia dell’arte di tutti i tempi e luoghi.
Giovanna Rigattieri opera nella consapevolezza di tali riscontri in cui la pittura diventa totalizzante e declinabile nelle varie attività collaterali che la coinvolgono e la relativizzano a partire dall’insegnamento, lo studio e le letture, il quotidiano espresso nella vita di tutti i giorni, il rapporto con ciò che costituisce il sociale, dalla famiglia, all’amore, agli amici, ai compagni di lavoro. In tal senso la pittura è benefica, per lei costituisce una sorta di assunzione di una terapeutica psicologia naturale che la collega ai valori ugualmente motivanti della ricerca del sé e delle proprie origini.
Sapientemente credo che in tale valenza vada ricondotto anche il suo accostamento alle tradizioni e culture orientali, al senso e al valore della meditazione e della pratica yogica alla quale si dedica con assiduità da qualche anno. Semplice connessione con il suo fare pittura, quasi uno Yoga spontaneo che aiuta a crescere e a maturare. La sua proposta ci cattura in un’accezione più completa e intrigante coinvolgendoci nelle molteplici letture delle sue opere che, per l’occasione, in questa bella mostra, non smettiamo di riscoprire.
16
febbraio 2024
Giovanna Rigattieri – Pittoriche Contemplazioni
Dal 16 febbraio al 03 aprile 2024
arte contemporanea
Location
ARSENALE NOVISSIMO – SPAZIO THETIS
Venezia, Castello, 2737f, (Venezia)
Venezia, Castello, 2737f, (Venezia)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 10-17
su appuntamento al +39 3477280976
Vernissage
16 Febbraio 2024, 17.30
Autore
Curatore
Autore testo critico