L’artista sepriese, espone le sue ultime opere, dove prosegue la ricerca e lo studio
sulla natura, sul fascino che essa emana e gli interrogativi che l’uomo
contemporaneo deve porsi per interagire rispettosamente nei suoi confronti.
Presenta la mostra il critico d’arte e giornalista Fabrizio Rovesti, autore del testo
nella brochure che accompagna l’esposizione.
Nota Biografica :
Giovanni Beluffi nasce a Seniga ( Brescia ) il 18 ottobre 1950.
Alla fine degli anni sessanta si trasferisce a Castelseprio (Varese), dove attualmente vive
ed opera.
La sua attività espositiva inizia nel 1973, con la prima mostra personale.
Successivamente si confronta con altri artisti in varie collettive. Partecipa poi a qualificati
concorsi nazionali ed internazionali, conseguendo numerosi primi premi e significativi
riconoscimenti.
La sua pittura, dopo un primo approccio di espressione figurativa, si evolve
successivamente alla ricerca di un’impronta materico informale ed e’ contrassegnata da
una gestualità dirompente e dai toni molto accesi. Attualmente invece, si è fatta più
riflessiva, pacata e lirica, prevalgono atmosfere rarefatte ed orizzonti sconfinati.
Nell’osservare queste opere, si coglie un nuovo modo di raccoglimento e di interiorità,
volto al recupero di immersioni naturali, nel tentativo di scoprirne i segreti e le emozioni
più autentiche.
E’ frequentemente invitato da autorevoli critici ed esperti d’arte, ad esporre in sedi di
prestigio e innumerevoli sono le recensioni su quotidiani e riviste specializzate.
Sue opere sono presenti in qualificate collezioni e Musei.
L’artista e’ anche promotore di importanti progetti culturali e collabora alla loro realizzazione con enti
pubblici e privati.