INAUGURAZIONE MOSTRA PERSONALE :
GIOVANNI BLANCO
- Pitture -


Oggi lo sgorgare felice della pittura che si aggruma intorno ad abbagli estetici, o a sensibilità trascorrenti, non basta più a Giovanni Blanco, quasi fosse troppo facile abbandonarsi al solo talento. Egli sente dunque il bisogno di far proprio il fraseggio pittorico complesso che era stato di uomini lontani da lui per età e formazione, e torna più volte sulla tela con stesure sovrapposte, ad inseguire una compiutezza che saprà forse essere testimone di anni nuovi. Ora davanti alle tele che Giovanni ha dipinto ormai libero dagli obblighi delle aule dell’Accademia di Bologna, la via che ha scelto si è rivelata più ampia delle premesse.
I tagli spericolati che frammentavano i corpi, e i segni verbosi, creduti moderni e tracciati col pennello a legare forme contratte, o a racchiudere i torsi di animali sulle sue tele, come parole inutili sono caduti lasciando spazio a figure intere, dove l’umanità riempie la forma, e la pittura diventa uno strumento colmo di slancio. Rispetto a suoi dipinti di alcuni anni fa, pur colmi di frammenti di storia, nella rovesciata contaminazione della pittura Giovanni sembra invece ora acerbamente riscattare una forma avvenente e compiuta, ma anche una tecnica virtuosa e una via espressiva che l’oggi accetta solo quando è proposta con mezzi digitali, oppure, in pittura, da uomini d’altra generazione, ma che altrimenti relega subito lontano dal cuore contemporaneo dell’espressione se è un giovane artista ad offrirla.

Carlo Falciani (tratto dal testo critico del catalogo)