. La città, un tempo fonte d’ispirazione primaria dell’artista, è qui mescolata insieme a immagini di paesaggi e scenari di un “altrove” immaginario, oltre la dimensione della realtà. La sua pittura diventa più rarefatta e meno materica, ma conquista una spazialità inaspettata e finora inedita, con una colorazione più vivace rispetto al periodo precedente.

Dal testo in catalogo di Giorgio Seveso:
[…] Ma c’è anche, in queste immagini, un’altra città. Che sia una vibrazione dei colori, una diversa modulazione dell’acidità della luce, una sorta di febbre del cielo e dell’epidermide delle cose, c’è qui, infatti, anche l’intuizione, la nostalgia di un’altra dimensione dell’animo, della memoria, dell’immaginazione; c’è lo spazio segnaletico di una sorta di paradiso perduto, che però potrebbe ancora rivivere: una possibile e gentile età dell’oro, che traspare senza patetismi come un’increspatura luminosa, come una speranza avvertita. […]