La Galleria SPAZIOARTE inaugura una mostra del pittore Gioxe De Micheli presentando un’ampia rassegna delle sue opere.
Come scrive Giorgio Seveso, curatore della personale: “Ciò che rende suggestivo, affascinante, comunicativo l’immaginario di De Micheli è la qualità di un suo speciale sguardo incantato e incantante, di una sua figurazione tesa ad architettare con minuzioso affetto i gesti di personaggi affabulanti, le atmosfere di situazioni emblematiche nel gentile groviglio di una narrazione intensa e trasognata, metaforica, finemente autobiografica, dove le sostanze dei colori sono fatte di grazia e di passione meditativa, dove l’impianto poetico deriva e contemporaneamente rimanda a interrogazioni sulla vita e sulla coscienza, al ragionare sommesso e sobrio attorno alle emozioni, alle memorie, ai giudizi che attengono alla semplice misteriosità del mondo. Ma, soprattutto, dominante e costante è il senso di un trasporto assoluto, limpido e totalizzante, per la pittura e per la sua presenza emotiva, per la sua bellezza interiore più segreta, per la magia del narrare e dell’evocare tramite figure e colori un autentico clima psicologico.”
La raccolta che De Micheli presenta qui oggi, riassumendo in una sceltissima selezione quasi cinque anni di lavoro con opere tutte pressoché inedite per Milano, dimostra come tali qualità siano ormai intrecciate alla più solida e sicura maturità. Ecco perché dunque, l’opera di De Micheli si conferma presenza davvero eminente della nostra pittura, testimonianza di una personalità pittorica e di un modo d’intendere l’espressione ormai divenuti rari nel fatuo panorama dell’effimero che ci assedia, oggi, da ogni parte.

Gioxe (voce dialettale genovese per Giuseppe) De Micheli è nato a Milano il 27 gennaio 1947. A Brera, sotto la guida di Gianfilippo Usellini, ha frequentato i corsi di Decorazione e Affresco. Ripetutamente segnalato dalla critica più provveduta come uno degli artisti più significativi della sua generazione, le sue opere sono state accolte in rassegne nazionali e internazionali. Di lui hanno scritto critici e poeti: da Raffaele De Grada, Giovanni Testori, Dino Buzzati, Antonello Trombadori, Rossana Bossaglia, Giorgio Seveso, a Giovanni Raboni, Giorgio Luzzi, Elena Pontiggia, Vivian Lamarque e Gianfranco Bruno. Nel 1994 ha realizzato un grande trittico per il Palazzo di Giustizia di Milano e nel 2001, a Collodi, un grande murale per la Fondazione Pinocchio. Vive a Milano e Sassofortino (GR).