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Gioxe De Micheli
La Galleria Arianna Sartori, nell’ampia sala di Via Ippolito Nievo 10, ospiterà una mostra molto suggestiva dell’artista milanese, alle pareti infatti saranno appese alcune sue grandi tele, dipinti significativi della carriera artistica dell’artista.
Comunicato stampa
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Per la prima volta sarà possibile ammirare una mostra personale del maestro Gioxe De Micheli nella città di Man-tova. La Galleria Arianna Sartori, nell’ampia sala di Via Ippolito Nievo 10, ospiterà una mostra molto suggestiva dell’artista milanese, alle pareti infatti saranno appese alcune sue grandi tele, dipinti significativi della carriera artistica dell’artista.
L’inaugurazione si svolgerà Sabato 26 novembre alle ore 18.00 alla presenza dell’artista.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 7 dicembre con apertura dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30, Domenica 15.30-19.00.
Una risposta poetica
[…] L’interesse che in particolare suscita Gioxe De Micheli è per me di ordine stilistico. In che senso?
Nel senso in cui lo stile di un vero artista si pone sempre come ricerca non formalistica, bensì di forme specifica-mente espressive di contenuto, meglio, di un pensiero dominante.
Altro che fuga nel buio dei tempi. Non si tratta di fuga ma di consapevole cammino verso quel confronto agostinia-no col “quod aeternum non est nihil est” al quale le risposte sono solo due: o il mistico annullamento o il problema-tico operare. Quest’ultima è la risposta poetica di Gioxe De Micheli.
Antonello Trombadori, 1983
Il confronto con la realtà storica
[…] È ovvio che ogni artista di qualità modifica nel procedere del tempo la propria maniera espressiva; ma nel caso di Gioxe non si tratta soltanto di maturazione e di nuove riflessioni linguistiche; egli è sempre in attento confronto con la realtà storica in cui viviamo; e poiché gli interessano i grandi temi generali, di volta in volta reagisce con passione, e con l’intenzione di offrire sintesi interpretative, agli eventi e alle situazioni. Questo è particolarmente suggestivo nella sua attivi-tà, sotto l’aspetto sia iconografico sia stilistico: da artista sensitivo egli traduce nell’opera le sue emozioni; ma queste emo-zioni subito si collegano a grandi eventi pubblici e si esprimono in immagini dall’intensa simbologia generale; con palesi riflessioni sui significati etici del tema proposto. […]
Rossana Bossaglia, 2003
Il silenzio dell’immagine
[…] Proprio la totalmente interiorizzata, persistente, e annosa, vocazione di De Micheli alla pittura, ha propiziato gli slanci della sua immagine verso le distese lande del racconto. Non si può pensare che l’amorosa, totale simpatia umana che caratterizza la sua vita e la sua pittura, tocchi solo le corde del dramma. Nelle immagini di Gioxe De Mi-cheli c’è anche la favola della natura... La luce sul mare, le nuvole nel vento.
[…] Un’appena percettibile musica, come venisse di lontano, vibra nell’accorato silenzio dell’immagine. […]
Gianfranco Bruno, 2006
L’incanto del narrare
Ciò che rende suggestivo, affascinante, comunicativo l’immaginario di De Micheli è la qualità di un suo speciale sguardo incantato e incantante, di una sua figurazione tesa ad architettare con minuzioso affetto i gesti di personaggi affabulanti, le atmosfere di situazioni emblematiche nel gentile groviglio di una narrazione intensa e trasognata, me-taforica, dove le sostanze dei colori sono fatte di grazia e di passione meditativa, dove l’impianto poetico deriva e contemporaneamente rimanda a interrogazioni sulla vita e sulla coscienza […].
Giorgio Seveso, 2010
Un’atmosfera metafisica
[…] Gioxe De Micheli affronta il tema eterno, delicatissimo, del viaggio come diaspora. Narra storie di vite in transi-to, di migrazioni e approdi disperati, dove la tragedia si cela sotto la sabbia o nelle scatole dei giochi seminate sulla banchina, come allegorie di ricordi felici. Inghiottiti da un’atmosfera metafisica, i suoi stranieri senza paese galleggia-no in un’attesa che buca lo stomaco. […]
Chiara Gatti, 2015
Sono nato a Milano il 27 gennaio del 1947, all’anagrafe risulto Giuseppe, ma mio padre, che era genovese, sin dalla nascita mi “ribattezzò” Gioxe, Giuseppino nel suo dialetto.
Giovanissimo sono andato “a bottega” da due tra i più rappresentativi esponenti del “Realismo esistenziale”, Giovanni Cappelli e Giuseppe Martinelli.
In seguito, a Brera, sotto la guida di Gianfilippo Usellini, ho frequentato i corsi di Decorazione e Affresco.
Di me hanno scritto critici e poeti: da Raffaele De Grada, Giovanni Testori, Dino Buzzati, Giovanni Raboni, Rossana Bossaglia a Elena Pontiggia, Gianfranco Bruno, Giorgio Seveso, Tiziano Rossi, Vivian Lamarque, Chiara Gatti.
Nel 1994 ho realizzato un grande trittico per il Palazzo di Giustizia di Milano. Dal 2013, il mio Polittico della Maternità ha trovato definitiva collocazione nella chiesa romanica di San Biagio a Camaiore, (LU).
Vivo e lavoro a Milano.
L’inaugurazione si svolgerà Sabato 26 novembre alle ore 18.00 alla presenza dell’artista.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 7 dicembre con apertura dal Lunedì al Sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.30, Domenica 15.30-19.00.
Una risposta poetica
[…] L’interesse che in particolare suscita Gioxe De Micheli è per me di ordine stilistico. In che senso?
Nel senso in cui lo stile di un vero artista si pone sempre come ricerca non formalistica, bensì di forme specifica-mente espressive di contenuto, meglio, di un pensiero dominante.
Altro che fuga nel buio dei tempi. Non si tratta di fuga ma di consapevole cammino verso quel confronto agostinia-no col “quod aeternum non est nihil est” al quale le risposte sono solo due: o il mistico annullamento o il problema-tico operare. Quest’ultima è la risposta poetica di Gioxe De Micheli.
Antonello Trombadori, 1983
Il confronto con la realtà storica
[…] È ovvio che ogni artista di qualità modifica nel procedere del tempo la propria maniera espressiva; ma nel caso di Gioxe non si tratta soltanto di maturazione e di nuove riflessioni linguistiche; egli è sempre in attento confronto con la realtà storica in cui viviamo; e poiché gli interessano i grandi temi generali, di volta in volta reagisce con passione, e con l’intenzione di offrire sintesi interpretative, agli eventi e alle situazioni. Questo è particolarmente suggestivo nella sua attivi-tà, sotto l’aspetto sia iconografico sia stilistico: da artista sensitivo egli traduce nell’opera le sue emozioni; ma queste emo-zioni subito si collegano a grandi eventi pubblici e si esprimono in immagini dall’intensa simbologia generale; con palesi riflessioni sui significati etici del tema proposto. […]
Rossana Bossaglia, 2003
Il silenzio dell’immagine
[…] Proprio la totalmente interiorizzata, persistente, e annosa, vocazione di De Micheli alla pittura, ha propiziato gli slanci della sua immagine verso le distese lande del racconto. Non si può pensare che l’amorosa, totale simpatia umana che caratterizza la sua vita e la sua pittura, tocchi solo le corde del dramma. Nelle immagini di Gioxe De Mi-cheli c’è anche la favola della natura... La luce sul mare, le nuvole nel vento.
[…] Un’appena percettibile musica, come venisse di lontano, vibra nell’accorato silenzio dell’immagine. […]
Gianfranco Bruno, 2006
L’incanto del narrare
Ciò che rende suggestivo, affascinante, comunicativo l’immaginario di De Micheli è la qualità di un suo speciale sguardo incantato e incantante, di una sua figurazione tesa ad architettare con minuzioso affetto i gesti di personaggi affabulanti, le atmosfere di situazioni emblematiche nel gentile groviglio di una narrazione intensa e trasognata, me-taforica, dove le sostanze dei colori sono fatte di grazia e di passione meditativa, dove l’impianto poetico deriva e contemporaneamente rimanda a interrogazioni sulla vita e sulla coscienza […].
Giorgio Seveso, 2010
Un’atmosfera metafisica
[…] Gioxe De Micheli affronta il tema eterno, delicatissimo, del viaggio come diaspora. Narra storie di vite in transi-to, di migrazioni e approdi disperati, dove la tragedia si cela sotto la sabbia o nelle scatole dei giochi seminate sulla banchina, come allegorie di ricordi felici. Inghiottiti da un’atmosfera metafisica, i suoi stranieri senza paese galleggia-no in un’attesa che buca lo stomaco. […]
Chiara Gatti, 2015
Sono nato a Milano il 27 gennaio del 1947, all’anagrafe risulto Giuseppe, ma mio padre, che era genovese, sin dalla nascita mi “ribattezzò” Gioxe, Giuseppino nel suo dialetto.
Giovanissimo sono andato “a bottega” da due tra i più rappresentativi esponenti del “Realismo esistenziale”, Giovanni Cappelli e Giuseppe Martinelli.
In seguito, a Brera, sotto la guida di Gianfilippo Usellini, ho frequentato i corsi di Decorazione e Affresco.
Di me hanno scritto critici e poeti: da Raffaele De Grada, Giovanni Testori, Dino Buzzati, Giovanni Raboni, Rossana Bossaglia a Elena Pontiggia, Gianfranco Bruno, Giorgio Seveso, Tiziano Rossi, Vivian Lamarque, Chiara Gatti.
Nel 1994 ho realizzato un grande trittico per il Palazzo di Giustizia di Milano. Dal 2013, il mio Polittico della Maternità ha trovato definitiva collocazione nella chiesa romanica di San Biagio a Camaiore, (LU).
Vivo e lavoro a Milano.
26
novembre 2016
Gioxe De Micheli
Dal 26 novembre al 07 dicembre 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARIANNA SARTORI
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Domenica 15.30-19.00
Vernissage
26 Novembre 2016, h 18.00
Autore
Curatore