Gisella Di Biagio: “La materia e l’immagine”, personale di pittura a Piombino

Dai vortici di Turner, fino alle contorsioni espressioniste in ambiente surreale, introducono nel mondo onirico e nel simbolismo minimalista delle opere di pittura di Gisella Di Biagio, autrice toscana originaria dell’Isola d’Elba, in mostra a Piombino (LI), nella sede di Palazzo Appiani, con vernissage fissato per sabato 4 aprile, ore 17.00, della personale che resterà aperta al pubblico fino al 12 aprile 2009.

Nello splendido scenario costiero di Piazza Bovio, l’evento d’arte promosso dall’associazione “Athena Spazio Arte” (Suvereto), con il patrocinio del Comune di Piombino e sotto la direzione artistica di Mauro Pantani, che presenta una delle artiste più originali del territorio, formatasi fra Genova e Piombino.

Colori spesso di contrasto, che rievocano gli estremismi del gruppo COBRA, attraversati da una luce trasfigurante, fino alle figurazioni accennate che citano i “capricci” architettonici, i dipinti pompeiani, le locandine retrò, o i sarcofaghi etruschi degli sposi, tracce di una identità storica-artistica in un ambiente però essenziale, sostenuto da un dinamismo di evocazione futurista in ambiente informale e pre-informale.

La figura, quando è presente, testimonia il tormento espressionista dell’epoca moderna, nella progressiva trasformazione della materia, metafora dei tormenti dell’Io, dell’inesorabile trascorrere del tempo, fino alle opere completamente astratte, attraversate da un vortice esistenziale di memoria universale.

Gisella Di Biagio, nata a Rio Marina (Isola d'Elba) attualmente vive e lavora a Piombino (Noferi). Inizia l’attività artistica negli anni della scuola, quando a Genova frequenta il Liceo Artistico “N. Barabino". A questo periodo di formazione risalgono i fondamenti della personale rappresentazione artistica, le tecniche materiche, l'uso dei colori, ma soprattutto il disegno, che la seguirà sempre come elemento indispensabile della sua pittura (Noferi). Un disegno in parte preciso, in parte continuamente trasfigurato, nel percorso aperto a nuove sperimentazioni formali e concettuali.