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Giselle Bigatello / Fabian von Unwerth – Loopholes
Dalla collaborazione tra la genovese Giselle Bigatello e lo svizzero Fabian von Unwerth nasce una mostra che cattura scorci eccezionali.
Comunicato stampa
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L'essere umano, alfiere di socialità e civiltà, si è tramutato nello spettro della società prudentemente costruita. Esseri umani siamo tutti noi (chi più, chi meno), lo è la genovese Giselle Bigatello come lo svizzero Fabian von Unwerth, fotografi e protagonisti autarchicamente misconosciuti delle loro Loopholes. Giselle e Fabian sono puri feticisti del luogo, divoratori dell'anomalia figurativa e di scorci che si prestano tanto ad essere sintomi di una strutturata appartenenza emotiva, quanto teatri di una fuga pseudo-cosciente. Giselle e Fabian sono carnefici e vittime, il pirandelliano “Uno, nessuno e centomila” nascosto alle spalle della sua parrucca bianca (alias von Unwerth), delle sue dissolvenze, sfocature e moltiplicazioni su identità già variamente compromesse.
Identità perse tra città (Berna, Genova, Venezia) e relative location, tra figure che hanno ben poco da dichiararsi “soggetti”, nel cui istinto alla fuga non è scritta alcuna provenienza, né tanto meno dove potrà condurli una corsa frettolosa. Oppure il teorema dev'essere invertito. Inammissibile sbaglio, Giselle e Fabian in qualche maniera sono soggetti assolutamente “per negazione”, esseri umani “as-soggettati” ai luoghi e alle situazioni in cui essi stessi si manifestano. Costretti nel rapporto fluido/imprescindibile attivato - indipendentemente e preventivamente - con la molteplicità degli spazi, compresa la magnificente Venezia, matrigna (al limite dell'evocativo) con vista sul Ponte dei Sospiri/sciapissima città lagunare in cui i due fanno incetta di ambienti “privati”, cunicoli e corridoi, di aperture su passaggi presi quasi a pretesto per mettersi in gioco in una specie di “schiaffo del soldato” condotto tra sé e sé. Quasi a voler scappare da sé, rincorrendo la propria identità.
Identità perse tra città (Berna, Genova, Venezia) e relative location, tra figure che hanno ben poco da dichiararsi “soggetti”, nel cui istinto alla fuga non è scritta alcuna provenienza, né tanto meno dove potrà condurli una corsa frettolosa. Oppure il teorema dev'essere invertito. Inammissibile sbaglio, Giselle e Fabian in qualche maniera sono soggetti assolutamente “per negazione”, esseri umani “as-soggettati” ai luoghi e alle situazioni in cui essi stessi si manifestano. Costretti nel rapporto fluido/imprescindibile attivato - indipendentemente e preventivamente - con la molteplicità degli spazi, compresa la magnificente Venezia, matrigna (al limite dell'evocativo) con vista sul Ponte dei Sospiri/sciapissima città lagunare in cui i due fanno incetta di ambienti “privati”, cunicoli e corridoi, di aperture su passaggi presi quasi a pretesto per mettersi in gioco in una specie di “schiaffo del soldato” condotto tra sé e sé. Quasi a voler scappare da sé, rincorrendo la propria identità.
16
gennaio 2016
Giselle Bigatello / Fabian von Unwerth – Loopholes
Dal 16 al 27 gennaio 2016
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 15-19
Vernissage
16 Gennaio 2016, ore 17.00
Autore
Curatore