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Giulia Battino – Metropoli 2000
Le tele di Giulia Battino esprimono la sua costante ed esasperata ricerca della realtà. Così il privato e il sociale sono variamente rappresentati con struggente dolcezza e sensualità femminile, o con cruenti e complessi simbolismi, attraverso composizioni che passano dalla raffigurazione surreale a quella figurativa o ancora all’espressionistica, ma sempre filtrati da uno stile personale e ormai inconfondibile. Il lavoro artistico e l’indagine della Battino intersecano l’attualità, la cronaca, e quel senso di degradazione sempre più insito nell’animo, che piano piano arriva a degradare anche il corpo.
Comunicato stampa
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Milano, luglio 2008. Le Gallerie Borromei proseguono nel loro programma di arte contemporanea con “Metropoli 2000” la prima mostra personale di Giulia Battino.
Dal 2 al 25 ottobre 2008 nei locali di Piazza Borromei 12 a Milano saranno esposte più di venti opere e alcune sculture che esprimono tutta la poetica capacità rappresentativa dell’artista milanese, l’innata abilità nel tratto e la potente strutturazione del figurare. La sua pittura è raffinata, incisiva nel segno, forte nel colore imbevuto di luce tenue e soffusa, o calda e violenta, ma sempre colta con estrema delicatezza.
Le tele di Giulia Battino esprimono la sua costante ed esasperata ricerca della realtà. Così il privato e il sociale sono variamente rappresentati con struggente dolcezza e sensualità femminile, o con cruenti e complessi simbolismi, attraverso composizioni che passano dalla raffigurazione surreale a quella figurativa o ancora all’espressionistica, ma sempre filtrati da uno stile personale e ormai inconfondibile. Il lavoro artistico e l’indagine della Battino intersecano l’attualità, la cronaca, e quel senso di degradazione sempre più insito nell’animo, che piano piano arriva a degradare anche il corpo.
È, quindi, dal presente che parte la ricerca di Giulia Battino: un’analisi dura, dolorosa, severa e a volte crudele, che non risparmia alcun aspetto della realtà di questo tempo dal gusto acre.
Un’analisi obiettiva, che non scivola nel pessimismo e vede nell’amore, inteso nel suo senso più ampio, il possibile riscatto di un mondo complesso, impervio.
Gli oli e gli acquarelli di Giulia Battino diventano commento di ciò che accade, testimonianze di storie collettive e personali, spesso episodi in cui la dignità umana viene calpestata o addirittura annullata. In tutti i suoi dipinti si riesce a cogliere l’irrequietezza, l’ansia del desiderio e la tensione umana, in modo così evidente da mutarle in energia positiva e dirompente pulsione vitale.
La quasi assenza di relazioni comunicanti tra individui e la figura di un uomo, che assume sempre più il ruolo di sfruttatore e padrone crudele nei confronti del mondo e della natura, divengono alcune delle tematiche della mostra “Metropoli 2000”.
Il Naufragio, allegoria della società, simboleggia fallimento, insuccesso, crollo, rinuncia o ancora peggio abbandono delle speranze e del desiderio di combattere, ma l’uomo che non abbandona l’amico tra i flutti indica che senza altruismo, amore disinteressato per il prossimo, sia impensabile raggiungere la riva della redenzione. Mentre, l’invito a riflettere sul cambiamento culturale volto ad una espressione intellettuale di massa, proviene dall’opera Il branco. Nella Natività, invece, l’amore è passione, sofferenza e rinuncia, ma mai abbandono a un destino già segnato alla nascita. Lo sguardo si alza, non abdica, esiste, vede una luce lontana, che una volta raggiunta diviene eterna.
Dal 2 al 25 ottobre 2008 nei locali di Piazza Borromei 12 a Milano saranno esposte più di venti opere e alcune sculture che esprimono tutta la poetica capacità rappresentativa dell’artista milanese, l’innata abilità nel tratto e la potente strutturazione del figurare. La sua pittura è raffinata, incisiva nel segno, forte nel colore imbevuto di luce tenue e soffusa, o calda e violenta, ma sempre colta con estrema delicatezza.
Le tele di Giulia Battino esprimono la sua costante ed esasperata ricerca della realtà. Così il privato e il sociale sono variamente rappresentati con struggente dolcezza e sensualità femminile, o con cruenti e complessi simbolismi, attraverso composizioni che passano dalla raffigurazione surreale a quella figurativa o ancora all’espressionistica, ma sempre filtrati da uno stile personale e ormai inconfondibile. Il lavoro artistico e l’indagine della Battino intersecano l’attualità, la cronaca, e quel senso di degradazione sempre più insito nell’animo, che piano piano arriva a degradare anche il corpo.
È, quindi, dal presente che parte la ricerca di Giulia Battino: un’analisi dura, dolorosa, severa e a volte crudele, che non risparmia alcun aspetto della realtà di questo tempo dal gusto acre.
Un’analisi obiettiva, che non scivola nel pessimismo e vede nell’amore, inteso nel suo senso più ampio, il possibile riscatto di un mondo complesso, impervio.
Gli oli e gli acquarelli di Giulia Battino diventano commento di ciò che accade, testimonianze di storie collettive e personali, spesso episodi in cui la dignità umana viene calpestata o addirittura annullata. In tutti i suoi dipinti si riesce a cogliere l’irrequietezza, l’ansia del desiderio e la tensione umana, in modo così evidente da mutarle in energia positiva e dirompente pulsione vitale.
La quasi assenza di relazioni comunicanti tra individui e la figura di un uomo, che assume sempre più il ruolo di sfruttatore e padrone crudele nei confronti del mondo e della natura, divengono alcune delle tematiche della mostra “Metropoli 2000”.
Il Naufragio, allegoria della società, simboleggia fallimento, insuccesso, crollo, rinuncia o ancora peggio abbandono delle speranze e del desiderio di combattere, ma l’uomo che non abbandona l’amico tra i flutti indica che senza altruismo, amore disinteressato per il prossimo, sia impensabile raggiungere la riva della redenzione. Mentre, l’invito a riflettere sul cambiamento culturale volto ad una espressione intellettuale di massa, proviene dall’opera Il branco. Nella Natività, invece, l’amore è passione, sofferenza e rinuncia, ma mai abbandono a un destino già segnato alla nascita. Lo sguardo si alza, non abdica, esiste, vede una luce lontana, che una volta raggiunta diviene eterna.
02
ottobre 2008
Giulia Battino – Metropoli 2000
Dal 02 al 25 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIE BORROMEI
Milano, Piazza Borromeo, 12, (Milano)
Milano, Piazza Borromeo, 12, (Milano)
Orario di apertura
sabato e domenica su appuntamento
Ufficio stampa
ANNA ORSI
Autore