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Giulia Cenci – equal minds
SpazioA è lieta di presentare, sabato 18 marzo, 2023, la mostra di Giulia Cenci, equal minds con un nuovo
progetto ideato per gli spazi della galleria.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Giulia Cenci
equal minds
DA: SABATO 18 MARZO, 2023 - dalle 15 alle 20
MART - SAB 11 - 14 / 15 -19 o su appuntamento
SpazioA è lieta di presentare, sabato 18 marzo, 2023, la mostra di Giulia Cenci, equal minds con un nuovo progetto ideato per gli spazi della galleria.
Alle ore 16 Pistoia Musei ospita presso l’Auditorium dell’Antico Palazzo dei Vescovi la presentazione del teaser del documentario dead dance sulla grande installazione di Giulia Cenci realizzata per la 59° Biennale di Venezia, Il latte dei sogni, a cura di Cecilia Alemani. A seguire un talk con l’artista, moderato dalla direttrice di Pistoia Musei Monica Preti. Intervengono Marta Papini, organizzatrice artistica della 59° edizione della Biennale di Venezia, e Domenico Palma, regista del documentario.
III
Talvolta mi domando
se è questo ciò che Krishna
intendeva (tra l’altro) o è un modo
diverso di dire la stessa cosa: che il futuro
è una canzone svanita, una Rosa Reale
o una spiga di lavanda
di inquieto rimpianto per coloro
che non sono ancora qui
a rimpiangere, schiacciata
tra le pagine gialle di un libro
che non è stato mai aperto.
E la via che sale
è la via che scende,
la via in avanti
è la via all’indietro. Voi
non potete affrontarla con fermezza
ma questa cosa è certa: che il tempo
non guarisce: il paziente non è più qui.
Quando il treno parte
i passeggeri sono intenti
a frutta periodici lettere d’affari (e quanti
li avevano visti partire hanno lasciato
il marciapiede), i loro volti
si distendono dal dolore al sollievo
al ritmo sonnolento di un centinaio d’ore. Avanti
o viaggiatori! non fuggendo
dal passo in vite differenti
o in qualche futuro; voi
non siete la stessa gente
che ha lasciato quella stazione
o che arriverà a una qualche destinazione,
mentre i binari in fuga
si stringono dietro di voi; e sul ponte
del transatlantico rullante
guardando il solco che si apre dietro di voi
non penserete “Il passato è finito”
o “Il futuro è davanti a noi”. Quando cade la notte
tra il cordame e le antenne, c’è una voce
che canta (sebbene non all’orecchio
mormorante conchiglia del tempo
e non in qualche lingua) “Avanti
o voi che credete
di essere in viaggio; voi non siete
quelli che videro il porto
perdersi nella lontananza, o quelli che sbarcheranno.
Qui tra la sponda vicina
e la sponda lontana
mentre il tempo è ritratto
considerate il futuro
e il passato con mente equanime.
Nel momento che non è di azione
né di inazione
potete accogliere questo: ‘in qualunque sfera
dell’esser la mente di un uomo
possa essere intenta al tempo della morte’ - è questa
l’unica azione (e il tempo della morte
è ogni momento) che darà frutto
nella vita degli altri; e non pensate
al frutto dell’azione.
Andate avanti.
T.S. Eliot, The Dry Salvages, Quattro Quartetti
Giulia Cenci (1988, Cortona, IT) si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, IT (2007-2012), ha ricevuto il Master
of Fine Arts alla St.Joost Academy, Den Bosch-Breda, NL (2013-2015) e preso parte alla residenza deAteliers, Amsterdam,
NL (2015-2017). L’artista ha partecipato alla 59° Biennale di Venezia, Il latte dei sogni, 2022, a cura di Cecilia Alemani, è
stata una dei tre filnalisti selezionati per il Maxxi Bulgari Prize 2020, ed ha ricevuto il Baloise Art Prize ad Art Basel 2019.
Vive e lavora tra Amsterdam e la Toscana.
Selezione mostre personali: dry salvages, P/////AKT, Amsterdam, NL (2023); Hijia del aire, Museo Blanes, Montevideo, UY (2022);
Giulia Cenci, a cura di M.N. Farcy, MUDAM Luxemburg, Luxemburg, L (2020); tallone di ferro, a cura di S. Risaliti e E. Francioli,
Museo del Novecento, Firenze, IT (2021); Da lontano era un’isola, a cura di C. Rekade, Kunst Merano Arte, Merano, IT (2019);
ground ground, SpazioA, Pistoia, IT (2019); a través, Carreras Mugica (Hall), Bilbao, ES (2017); Offspring 2017 - DEEP STATE, a
cura di L. Almarcegui e M. Hendriks, De Ateliers, Amsterdam, NL (2017); Mai, Tile Project Space, Milano, IT (2014).
Tra le mostre collettive segnaliamo: Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye - Collezione Sandretto
Re Rebaudengo, Fondazione Palazzo Strozzi, IT (2023); Strange - Sandretto Re Rebaudengo Collection, Centro Andaluz de
Arte Contemporáneo, Siviglia, SP (2022); Shapeshifters, a cura di Anna Johansson, Malmö Konstmuseum, Malmö, SE (2020);
Metallo Urlante, Campoli-Presti, Parigi, FR (2020); 15th Lyon Biennale / Jeune création internationale, a cura del dipartimenti
curatoriale del Palais de Tokyo, Institute of Contemporary Art, Villeurbanne/Rhône-Alpes, FR (2019); Comrades of time, a cura
di Whatspace, Hardspace, Basel, CH (2019); FutuRuins, a cura di D. Ferretti, D. Ozerkov, con D. Dalla Lana, Palazzo Fortuny,
Venezia, IT (2018); That’s IT!, a cura di L. Balbi, MAMBO, Bologna, IT (2018); Figure di spago. Pratiche di narrazione, a cura
di Caterina Molteni, Fondazione Baruchello, Roma, IT (2018); Hybrids, a cura di C. Driessen & D. Jablonowski, Lustwarande,
Platform for Contemporary Sculpture, park De Oude Warande, Tilburg, NL (2018); Sessile, a cura di J. Minkus, Clifford Gallery,
Colgate Univesity, Hamilton New York, USA (2016); Disappointment Island, a cura di Galeria Stereo, Griffin Art Space, Varsavia,
PL (2016); The Lasting. L’Intervallo e la Durata, a cura di S. Cincinelli, GNAM, Roma, IT (2016).
equal minds
DA: SABATO 18 MARZO, 2023 - dalle 15 alle 20
MART - SAB 11 - 14 / 15 -19 o su appuntamento
SpazioA è lieta di presentare, sabato 18 marzo, 2023, la mostra di Giulia Cenci, equal minds con un nuovo progetto ideato per gli spazi della galleria.
Alle ore 16 Pistoia Musei ospita presso l’Auditorium dell’Antico Palazzo dei Vescovi la presentazione del teaser del documentario dead dance sulla grande installazione di Giulia Cenci realizzata per la 59° Biennale di Venezia, Il latte dei sogni, a cura di Cecilia Alemani. A seguire un talk con l’artista, moderato dalla direttrice di Pistoia Musei Monica Preti. Intervengono Marta Papini, organizzatrice artistica della 59° edizione della Biennale di Venezia, e Domenico Palma, regista del documentario.
III
Talvolta mi domando
se è questo ciò che Krishna
intendeva (tra l’altro) o è un modo
diverso di dire la stessa cosa: che il futuro
è una canzone svanita, una Rosa Reale
o una spiga di lavanda
di inquieto rimpianto per coloro
che non sono ancora qui
a rimpiangere, schiacciata
tra le pagine gialle di un libro
che non è stato mai aperto.
E la via che sale
è la via che scende,
la via in avanti
è la via all’indietro. Voi
non potete affrontarla con fermezza
ma questa cosa è certa: che il tempo
non guarisce: il paziente non è più qui.
Quando il treno parte
i passeggeri sono intenti
a frutta periodici lettere d’affari (e quanti
li avevano visti partire hanno lasciato
il marciapiede), i loro volti
si distendono dal dolore al sollievo
al ritmo sonnolento di un centinaio d’ore. Avanti
o viaggiatori! non fuggendo
dal passo in vite differenti
o in qualche futuro; voi
non siete la stessa gente
che ha lasciato quella stazione
o che arriverà a una qualche destinazione,
mentre i binari in fuga
si stringono dietro di voi; e sul ponte
del transatlantico rullante
guardando il solco che si apre dietro di voi
non penserete “Il passato è finito”
o “Il futuro è davanti a noi”. Quando cade la notte
tra il cordame e le antenne, c’è una voce
che canta (sebbene non all’orecchio
mormorante conchiglia del tempo
e non in qualche lingua) “Avanti
o voi che credete
di essere in viaggio; voi non siete
quelli che videro il porto
perdersi nella lontananza, o quelli che sbarcheranno.
Qui tra la sponda vicina
e la sponda lontana
mentre il tempo è ritratto
considerate il futuro
e il passato con mente equanime.
Nel momento che non è di azione
né di inazione
potete accogliere questo: ‘in qualunque sfera
dell’esser la mente di un uomo
possa essere intenta al tempo della morte’ - è questa
l’unica azione (e il tempo della morte
è ogni momento) che darà frutto
nella vita degli altri; e non pensate
al frutto dell’azione.
Andate avanti.
T.S. Eliot, The Dry Salvages, Quattro Quartetti
Giulia Cenci (1988, Cortona, IT) si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, IT (2007-2012), ha ricevuto il Master
of Fine Arts alla St.Joost Academy, Den Bosch-Breda, NL (2013-2015) e preso parte alla residenza deAteliers, Amsterdam,
NL (2015-2017). L’artista ha partecipato alla 59° Biennale di Venezia, Il latte dei sogni, 2022, a cura di Cecilia Alemani, è
stata una dei tre filnalisti selezionati per il Maxxi Bulgari Prize 2020, ed ha ricevuto il Baloise Art Prize ad Art Basel 2019.
Vive e lavora tra Amsterdam e la Toscana.
Selezione mostre personali: dry salvages, P/////AKT, Amsterdam, NL (2023); Hijia del aire, Museo Blanes, Montevideo, UY (2022);
Giulia Cenci, a cura di M.N. Farcy, MUDAM Luxemburg, Luxemburg, L (2020); tallone di ferro, a cura di S. Risaliti e E. Francioli,
Museo del Novecento, Firenze, IT (2021); Da lontano era un’isola, a cura di C. Rekade, Kunst Merano Arte, Merano, IT (2019);
ground ground, SpazioA, Pistoia, IT (2019); a través, Carreras Mugica (Hall), Bilbao, ES (2017); Offspring 2017 - DEEP STATE, a
cura di L. Almarcegui e M. Hendriks, De Ateliers, Amsterdam, NL (2017); Mai, Tile Project Space, Milano, IT (2014).
Tra le mostre collettive segnaliamo: Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye - Collezione Sandretto
Re Rebaudengo, Fondazione Palazzo Strozzi, IT (2023); Strange - Sandretto Re Rebaudengo Collection, Centro Andaluz de
Arte Contemporáneo, Siviglia, SP (2022); Shapeshifters, a cura di Anna Johansson, Malmö Konstmuseum, Malmö, SE (2020);
Metallo Urlante, Campoli-Presti, Parigi, FR (2020); 15th Lyon Biennale / Jeune création internationale, a cura del dipartimenti
curatoriale del Palais de Tokyo, Institute of Contemporary Art, Villeurbanne/Rhône-Alpes, FR (2019); Comrades of time, a cura
di Whatspace, Hardspace, Basel, CH (2019); FutuRuins, a cura di D. Ferretti, D. Ozerkov, con D. Dalla Lana, Palazzo Fortuny,
Venezia, IT (2018); That’s IT!, a cura di L. Balbi, MAMBO, Bologna, IT (2018); Figure di spago. Pratiche di narrazione, a cura
di Caterina Molteni, Fondazione Baruchello, Roma, IT (2018); Hybrids, a cura di C. Driessen & D. Jablonowski, Lustwarande,
Platform for Contemporary Sculpture, park De Oude Warande, Tilburg, NL (2018); Sessile, a cura di J. Minkus, Clifford Gallery,
Colgate Univesity, Hamilton New York, USA (2016); Disappointment Island, a cura di Galeria Stereo, Griffin Art Space, Varsavia,
PL (2016); The Lasting. L’Intervallo e la Durata, a cura di S. Cincinelli, GNAM, Roma, IT (2016).
18
marzo 2023
Giulia Cenci – equal minds
Dal 18 marzo al 06 maggio 2023
arte contemporanea
personale
personale
Location
SPAZIOA GALLERY
Pistoia, Via Amati, 13, (Pistoia)
Pistoia, Via Amati, 13, (Pistoia)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 11-14 e 15-19 o su appuntamento
Vernissage
18 Marzo 2023, ore 15-18
Sito web
Autore