Giulio Colli Franzone è un fotografo vigevanese classe 1978,incomincia a studiare fotografia nel 2002 presso varie scuole milanesi ed a studiare i grandi fotografi. In seguito realizza in modo personale numerose fotografie e comincia ad esporre in pubblico. La mostra presso lo Spazio Rocco Scotellaro si compone di una serie di scatti in bianco e nero normali ed infrarosso, scattati a ruota libera tra Vigevano, Venezia e Alonissos (Grecia).
Al personaggio schivo che ama piuttosto che parlare esprimersi con l’arte fotografica abbiamo chiesto di dirci qualcosa sul suo modo di operare con la macchina fotografica e così ci fa una sintesi spiegandoci:
In questi paesaggi potete vedere come uso la luce del sole che disegna i riflessi e le ombre che si delineano sulla prospettiva dell' immagine e come scelgo la miglior inquadratura per valorizzare al meglio i paesaggi.
Alcune fotografie non sono semplici paesaggi ma hanno figure espressive che danno una chiave di lettura al paesaggio stesso.
In uno scatto ho usato la tecnica dei "movimenti di macchina" con la quale si possono disegnare figure di luce come delle note musicali che ho fotografato come omaggio ad uno scatto di Lou Reed, con la cui musica e quella di altri suoi "colleghi" sono cresciuto.
In altre fotografie intendo valorizzare la tecnica del bianco e nero curando i riflessi bianchi, la coerenza dei grigi e le oscurità dei neri.
Gli infrarossi sono una tecnica complessa soprattutto per le regole rigide sull'uso della luce in quanto possibile con certe posizioni del sole. L infrarosso ha la capacità di rendere un effetto di grande luminosità e appariscenza sui bianchi; rende bianco il verde, l’acqua nera ed il cielo scuro.
Infine ho cercato di realizzare degli scatti che richiudessero la poesia che io stesso trovavo in quei luoghi.