A presentare l’opera risultata vincitrice, “Due di 2”, è Giovanna Dalla Chiesa critica d’arte, storica dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma, con queste motivazioni:”.......Il tema della spazio-temporalità che ha accompagnato gli studi di questi due allievi è tradotto con una sapienza, degna di nota, per la facoltà di costruire e decostruire, che caratterizza il lavoro, in ogni suo dettaglio e sequenza, sino alla sofisticata chiusa, dove l’autore della ripresa accartoccia il bozzetto del progetto e lo lancia dietro di se, verso lo spettatore... Il viaggio, come ogni discesa agli inferi, ha avuto un’inevitabile guida e maestro, in questo caso, la figura di Marcel Duchamp e la sua opera capitale “Il grande vetro”. In questa lettura ritualizzata, è tuttavia sorprendente la capacità di rendere simultaneamente, non solo i contenuti della narrazione, ma l’aspetto semantico, legato alla trasformazione, operata dalle complesse tecniche adottate in riferimento alla summa alchemico-filosofica che l’opera di Duchamp rappresenta.......”.


I VINCITORI SONO:
Giulio Leonardi, nato il 10-3-79, a Terracina dove abita, laureato in scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2005 con tesi in Soria dell’Arte su Decostruzione del tempo nello spazio. Laurea conseguita con 110 e lode
Elisa Latini è di Jesi dove è nata il 25-9-78. Laureata nel 2005 in scultura all’Accademia di Belle Arti di Roma con 110 e lode, è anche protagonista del video “Due di 2”.


La giuria, composta da Francesca Minini in rappresentanza della Galleria Massimo Minini di Brescia; Gabi Scardi, critica e storica d’arte nonchè curatrice dell'archivio dei giovani artisti della associazione per la ricerca artistica VIAFARINI- C/O di Milano; Giuliana Videtta, critica e storica d'arte; Daniel Soutif, critico e storico d’arte, direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato; Domenico Viggiano, pittore, scultore e fotografo; Paolo Gramigni, fotografo ideatore e coordinatore del progetto Vigna Degli Artisti; ha scelto così, fra le 20 opere partecipanti quella vincitrice.

La mostra delle 20 opere presentate al concorso saranno ora esposte alla Palazzina Uzielli di Vinci dal 7 al 22 maggio, con i seguenti orari: dalle ore 9,00 alle 19,00 ogni giorno.
Inaugurazione della mostra il 6 maggio alle ore 18,00.

Il Premio Vigna degli Artisti, arrivato alla quarta edizione, simboleggia la tradizione vinicola toscana a favore dell’Arte Contemporana

Da quattro anni, il Premio istituito dalle Cantine Leonardo da Vinci, unisce il mondo delle Arti a quello del Vino, creando un felice connubio che esalta il talento dei giovani artisti delle Accademie italiane.

L’iniziativa del Premio arriva da Vinci, provincia di Firenze, la terra del genio Leonardo il quale sosteneva: “Et però credo che molta felicità sia agli uomini che nascono dove si trovano i vini buoni”.
Con questa premessa è facile capire l’attitudine al bello dell’azienda toscana che, insieme alla produzionedel Merlot degli Artisti accresce, di anno in anno, la voglia di scoprire i migliori ingegni della più giovane, quanto sommersa Arte Contemporanea.
La quarta edizione del Premio Vigna Degli Artisti, conferma la capacità di ricerca delle Cantine Leonardo da Vinci. L’arte del vinificare appartiene al suo mestiere, l’arte di scoprire nuovi talenti afferisce al suo animo esplorativo.
Un connubio fra arte e vino, ideale, che sottolinea la qualità del Merlot “Degli Artisti”, un Merlot che, “in purezza ha sbaragliato i “vicini di barrique”, e che rende visibili le opere di giovani talenti, frutto del nostro clima culturale, spesso in difficoltà.

L’opera vincitrice, (un fotogramma del video), adesso sarà riprodotta sull’etichetta dell’annata 2003 del Merlot Degli Artisti.
L’opera vincitrice è stata inoltre premiata con 3.500 euro.

Val la pena ricordare che le Cantine Leonardo da Vinci hanno una produzione di oltre 3 milioni di bottiglie vendute nel mondo, fra queste anche il Merlot Degli Artisti.
Così, come è accaduto per le scorse edizioni, l’opera premiata diventerà parte del patrimonio delle Cantine Leonardo, al fine di costituire il primo nucleo della raccolta d’arte contemporanea, con cui l’azienda intende continuare a dare il proprio sostegno al mondo dell’arte.