LA RISCOPERTA DELL'ARMONIA

In un mondo dominato e vinto dal cattivo gusto, dal brutto, dagli eccessi, da stonature e disarmonie, la pittura di Giuseppe Allevi si colloca come un'isola felice in cui, in virtù della grande capacità tecnica dell'eccellente artista lombardo, è dato riscoprire - che piacere per la vista, che delizia per l'animo e che diletto per l'intelligenza - quella qualità rara (forse da sempre?!) che è l'armonia: delle forme, della composizione, dell’impianto strutturale e coloristico.

Giuseppe Allevi, grande ammiratore e sincero appassionato della grande pittura del Seicento, ama riproporre nelle sue tele quello che è stato uno tra i più intensi e corposi periodi della nostra arte attraverso le opere dei più grandi maestri del periodo - uno su tutti il grandissimo Caravaggio - che egli però rilegge, rivisita e per certi aspetti rielabora, personalizzandolo con interventi assolutamente esclusivi, che non trovano riscontro nell'originale, che egli riproduce e richiama alla nostra attenzione e alla nostra considerazione.

Ma attenzione perché Giuseppe Allevi non è, e non vuole assolutamente essere, uno dei tanti (oggi forse troppi) che con capacità non sempre adeguate eseguono copie d'autore, egli è un artista a tutto tondo che prendendo ispirazione da quella grande scuola pittorica trova le atmosfere e le motivazioni giuste per esprimere la sua personalità, il suo essere, il suo percepire, vivere e intendere la pittura e l'arte.

Io credo che tutti coloro che amano il bello, che hanno il piacere dell'armonia in una composizione artistica, debbano essere grati a Giuseppe Allevi che con i suoi eccellenti lavori sa riconciliarci con la “grande” pittura, sa farci apprezzare il virtuosismo legato al sentimento, sa regalarci il suo mondo di artista in una atmosfera sospesa nel tempo eppure attuale e presente.