Per molto tempo ha esercitato in tratto formale, stilisticamente impeccabile nei criteri classici del termine, il Suo segno nella tela! Attraverso l’uso dell’olio. Quando crescendo, lasciandosi dietro, passi di altri vissuti borghesi distanti, la Sua stessa essenza forte, viscerale, animale, convulsiva, irruenta, veniva letteralmente alla luce.

Giuseppe Basili, è: Ri-Tornato, al suo stesso ESSERE.

Espressionista, vorace e vivace di vita-colori è alla ricerca continua di interlocutori NON facili attraverso linguaggi pittorici sempre più immediati, come se catturare uno sguardo, fugace, con la sua opera d’arte fosse un obiettivo primario, per Basili, come in un flash, un rientro “obnubilato” dell’occhio che, catturato dalla materia, la riadatta ai propri colori di un vissuto per ognuno diverso.

Da qui la mostra “Feedback & Stripes”, la quale è in primis un’occasione Culturale , per lo spazio nella quale la personale viene allestita : la storica libreria RINASCITA in Ascoli e successivamente per l’originale trasposizione emozionale delle opere espresse dal Basili, dove la tecnica pittorica realizzata , stesa con le Sue mani, diventa una rappresentazione cine-materica dell’ extrasensorialità artistica di cui è permeato e permea lo spettatore.

Ciò non tragga in inganno e, si liquidi il Basili al puro” raptus creativo”, bensì la Sua è “attività” di ricerca, stilistica speculativa, percorsa tra lui e, “ CHI” osserva.

Infatti il Basili, conduce colui che GUARDA, non come “oggetto” di godimento o solo spettatore passivo, ma Soggetto attivo dell’opera-quadro, in un gioco tridimensionale tra la materia-magma, le mani dell’artista che entrano in esso e gli occhi del visitatore che decodifica un suo linguaggio.

Non a caso guardare le sue opere scompone oltre la plasticità dell’informe colore, si arriva a un senso di infinito e liberatorio profondamente personale che valica la materia e arriva a quei limiti insindacabili che taluni chiamano spirito e/o altri chiamano psiche, ma che tutti sentiamo come mistero.




Le opere del Basili non indugiano sulla melanconia dei sentimenti, bensì sulla fisicità delle emozioni, detto artisticamente riproducono un gaudio ritmico di vibrazioni pulsanti, che altro non sono, colori, e danno il ritmo alla vita, il “sentirlo e il vederlo” ? “Ad ognuno la sua nota”, come scriverebbe Alessandro Jodorosky in uno dei suoi appunti di “Psicomagia”.

Il Basili è un compositore non melò, ma contemporaneo, alla ricerca più che di “sofismi”, di nuovi traguardi “ biomolecolari” tra arte e scienza dove, il nostro cervello il grande Soggetto ed è la tela ancora tutta da dipingere!!!

AntonellaVentura

Luglio 2009