Inaugurazione martedì 23 Febbraio 2010, ore 19.00
La Galleria The New ARS ITALICA presenta la personale del giovane fotografo Giuseppe De Francesco. In mostra dieci fotografie, già esposte nella Sala delle Otto Colonne a Palazzo Reale, durante gli eventi collaterali della mostra “Shunga. Arte ed eros nel Giappone del periodo Edo”.
In quella occasione le sue fotografie hanno fatto da cornice a una serata dedicata alla cultura giapponese con la rappresentazione della vestizione del kimono, momento che verrà riproposto durante la serata inaugurale, con un video che raccoglie i momenti più interessanti della vestizione. La mostra verrà introdotta da una breve performance teatrale, a cura di Marco Penitenti della Scuola di Teatro “Faro teatrale”, tratta dal libro La struttura dell'Iki di Kuki Shuzo. Il Filosofo giapponese spiega il significato del termine iki che nel Giappone del periodo Bunka Bunsei (1804-1830) veniva usato per definire l'ineffabile fascino della geisha, il suo stile improntato a sensualità e rigore, inflessibilità ed eleganza. Un vocabolo che non ha diretta traduzione in nessuna delle lingue europee e che trova origine nel gergo proprio delle geishe dell'epoca.
Prendendo spunto dalle antiche stampe Shunga, il giovane fotografo compie la sua ricerca e la sua riflessione erotica senza dimenticare e tralasciare la storia e la cultura del Sol Levante. Un unico soggetto, un unico protagonista. La donna. Un unico sofisticato ed elegante dettaglio. Il volto. Catturato in un sottile confine tra la sensualità più pura e l’erotismo più estremo senza alcun cenno alla volgarità, De Francesco esprime solo la piacevolezza della vita, attraverso uno sguardo che non conosce peccato, che non vuole provocare, ingannando lo spettatore con nobile malizia. I ritratti evocano una fresca atmosfera primaverile per la leggerezza cromatica delle chiare tinte e sfumature dell’azzurro, del rosa, del bianco che fanno da sfondo. Tutte le fotografie sono isolate da un qualunque contesto spazio – temporale per meglio sottolineare la luce quasi