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Giuseppe Linardi – CHANGE_Rigenerazione umana a base naturale
Mostra personale dell’artista argentino Giuseppe Linardi incentrata sul tema del Cambiamento. Saranno esposte numerose opere inedite e realizzate con la sua tecnica di decodifica dell’immagine. Numerose anche le installazioni, la mostra sarà corredata da un catalogo ragionato.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
CHANGE_Rigenerazione umana a base naturale
La Decodifica di Giuseppe Linardi in mostra coi suoi lavori incentrati sul tema del cambiamento
Venerdì 18 aprile alle ore 17:30 inaugurerà a Cecina presso le sale del CEC - Centro Espositivo Comunale di Cecina (LI) la
mostra ‘Change_Rigenerazione umana a base naturale’, personale dell’artista argentino Giuseppe Linardi. Saranno esposte
numerose opere inedite, installazioni e svariati lavori che l’artista realizza grazie alla sua innovativa tecnica di decodificazione
dell’immagine.
La mostra, organizzata da Associazione Aruspicina, ACS Art Center e Coop Le Macchine Celibi è curata dal direttore del
CEC Alessandro Schiavetti, e vedrà in esposizione un corpus importante di lavori di Linardi, artista molto noto nel panorama
internazionale e già presente in Biennale di Venezia, incentrati sulla tematica del cambiamento.
Giuseppe Linardi nasce a Buenos Aires in Argentina; giovanissimo si trasferisce a Follonica dove vive e lavora nel suo studio.
Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Il suo percorso artistico si sviluppa in vari periodi, alle prime tele iperrealiste
segue una fase che, pur mantenendo la pittura al centro della sua ricerca, sviluppa altri mezzi espressivi: scultura, fotografia,
installazione, design. Negli ultimi anni, l’artista, nella piena convinzione che ogni idea vada sviluppata attraverso il mezzo più
appropriato, porta avanti diversi progetti, restando volutamente sulla linea di confine tra astrattismo e figurazione.
Il suo stile molto noto si avvale di una tecnica personale e unica, quella della decodifica dell’immagine. Ogni lavoro sembra
esplodere in milioni di pixel, deframmentando l’opera e rendendo la visione della stessa da parte del fruitore come un’esperienza unica, a tratti ipnotica. Nella tematica affrontata nella mostra ‘Change’, Linardi ci mette di fronte a tante domande. La ripresa dei suoi codici affonda le radici proprio nelle questioni e nelle domande che costantemente l’artista si pone quotidianamente.
Dove stiamo andando? Fino a dove arriverà l’uomo ignorando se stesso a discapito del suo nevralgico arrivismo? Di
cosa si nutrirà la Terra e fino a quando la natura sarà disposta a subire la nostra arrogante e dilagante antropizzazione? l’AI,
quali inarrestabili strade prenderà? La società cambia. L’uomo sta cambiando. La tecnologia sta cambiando. Tutto sta
cambiando radicalmente e in fretta.
Alessandro Schiavetti sottolinea “Ogni sua opera porta un rigore nelle pennellate impressionante, volte alla precisione e alla
rapidità del gesto in un perfetto parallelismo con la società che ci circonda. Quello che Linardi rappresenta in ogni suo lavoro
convoglia l’attenzione dell’osservatore su un centro guida, che è molto di più di un punto di fuga, che poi si sgretola in un’esplosione di frammenti simili ai pixel riportandoci di colpo alle immagini offuscate e banalmente poco nitide degli anni Ottanta, in un retropercorso che però assume sempre più nitidezza mano a mano che l’osservatore mette a fuoco la nuova evoluzione visiva. Si entra cioè a pieno dentro le sue opere, nella sua controversa e affascinante Matrix, tra turbamenti e riflessioni, spazi vuoti e riempimenti, e attraverso i suoi ‘codici’ che racchiudono il senso del caos, si tocca con mano l’eleganza e la raffi natezza del suo stupefacente senso pittorico. Le sue opere sembrano dipinte su un monitor di ampie dimensioni. O sembrano prodotte dalla tecnologia stessa, come se una non troppo futura AI disgregasse volontariamente in milioni di pezzi le nostre certezze, le nostre basi, le cementifi cate vicende della nostra storia passata”.
“Oggi disseziono, scompongo, trasfiguro le immagini che dipingevo in precedenza, quando cercavo di renderle il più possibile
veritiere, quasi tangibili. Quel tipo di pittura, così perfetta, ottenuta con modi così maniacali, adesso esplode ed è dilaniata in
migliaia di colpi di pennello”. Così Giuseppe Linardi raccontava la sua tecnica durante la cinquantaseiesima edizione della
Biennale di Venezia.
La mostra è aperta dal 18 aprile al 18 maggio dal martedì alla domenica dalle 17:00 alle 20:00 con INGRESSO GRATUITO.
La mostra è corredata da un catalogo, e sono previste visite guidate col curatore per le scuole.
La Decodifica di Giuseppe Linardi in mostra coi suoi lavori incentrati sul tema del cambiamento
Venerdì 18 aprile alle ore 17:30 inaugurerà a Cecina presso le sale del CEC - Centro Espositivo Comunale di Cecina (LI) la
mostra ‘Change_Rigenerazione umana a base naturale’, personale dell’artista argentino Giuseppe Linardi. Saranno esposte
numerose opere inedite, installazioni e svariati lavori che l’artista realizza grazie alla sua innovativa tecnica di decodificazione
dell’immagine.
La mostra, organizzata da Associazione Aruspicina, ACS Art Center e Coop Le Macchine Celibi è curata dal direttore del
CEC Alessandro Schiavetti, e vedrà in esposizione un corpus importante di lavori di Linardi, artista molto noto nel panorama
internazionale e già presente in Biennale di Venezia, incentrati sulla tematica del cambiamento.
Giuseppe Linardi nasce a Buenos Aires in Argentina; giovanissimo si trasferisce a Follonica dove vive e lavora nel suo studio.
Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Il suo percorso artistico si sviluppa in vari periodi, alle prime tele iperrealiste
segue una fase che, pur mantenendo la pittura al centro della sua ricerca, sviluppa altri mezzi espressivi: scultura, fotografia,
installazione, design. Negli ultimi anni, l’artista, nella piena convinzione che ogni idea vada sviluppata attraverso il mezzo più
appropriato, porta avanti diversi progetti, restando volutamente sulla linea di confine tra astrattismo e figurazione.
Il suo stile molto noto si avvale di una tecnica personale e unica, quella della decodifica dell’immagine. Ogni lavoro sembra
esplodere in milioni di pixel, deframmentando l’opera e rendendo la visione della stessa da parte del fruitore come un’esperienza unica, a tratti ipnotica. Nella tematica affrontata nella mostra ‘Change’, Linardi ci mette di fronte a tante domande. La ripresa dei suoi codici affonda le radici proprio nelle questioni e nelle domande che costantemente l’artista si pone quotidianamente.
Dove stiamo andando? Fino a dove arriverà l’uomo ignorando se stesso a discapito del suo nevralgico arrivismo? Di
cosa si nutrirà la Terra e fino a quando la natura sarà disposta a subire la nostra arrogante e dilagante antropizzazione? l’AI,
quali inarrestabili strade prenderà? La società cambia. L’uomo sta cambiando. La tecnologia sta cambiando. Tutto sta
cambiando radicalmente e in fretta.
Alessandro Schiavetti sottolinea “Ogni sua opera porta un rigore nelle pennellate impressionante, volte alla precisione e alla
rapidità del gesto in un perfetto parallelismo con la società che ci circonda. Quello che Linardi rappresenta in ogni suo lavoro
convoglia l’attenzione dell’osservatore su un centro guida, che è molto di più di un punto di fuga, che poi si sgretola in un’esplosione di frammenti simili ai pixel riportandoci di colpo alle immagini offuscate e banalmente poco nitide degli anni Ottanta, in un retropercorso che però assume sempre più nitidezza mano a mano che l’osservatore mette a fuoco la nuova evoluzione visiva. Si entra cioè a pieno dentro le sue opere, nella sua controversa e affascinante Matrix, tra turbamenti e riflessioni, spazi vuoti e riempimenti, e attraverso i suoi ‘codici’ che racchiudono il senso del caos, si tocca con mano l’eleganza e la raffi natezza del suo stupefacente senso pittorico. Le sue opere sembrano dipinte su un monitor di ampie dimensioni. O sembrano prodotte dalla tecnologia stessa, come se una non troppo futura AI disgregasse volontariamente in milioni di pezzi le nostre certezze, le nostre basi, le cementifi cate vicende della nostra storia passata”.
“Oggi disseziono, scompongo, trasfiguro le immagini che dipingevo in precedenza, quando cercavo di renderle il più possibile
veritiere, quasi tangibili. Quel tipo di pittura, così perfetta, ottenuta con modi così maniacali, adesso esplode ed è dilaniata in
migliaia di colpi di pennello”. Così Giuseppe Linardi raccontava la sua tecnica durante la cinquantaseiesima edizione della
Biennale di Venezia.
La mostra è aperta dal 18 aprile al 18 maggio dal martedì alla domenica dalle 17:00 alle 20:00 con INGRESSO GRATUITO.
La mostra è corredata da un catalogo, e sono previste visite guidate col curatore per le scuole.
18
aprile 2025
Giuseppe Linardi – CHANGE_Rigenerazione umana a base naturale
Dal 18 aprile al 18 maggio 2025
arte contemporanea
Location
CEC – Centro Espositivo Comunale
Cecina, Piazza Francesco Domenico Guerrazzi, (LI)
Cecina, Piazza Francesco Domenico Guerrazzi, (LI)
Orario di apertura
Dal martedì alla domenica dalle 17:00 alle 20:00 con INGRESSO GRATUITO
Vernissage
18 Aprile 2025, Inaugurazione mostra alle ore 17:30
Editore
BombaBooks
Ufficio stampa
Acs Art Center
Autore
Curatore
Autore testo critico
Allestimento
Progetto grafico
Produzione organizzazione
Sponsor