¿Quién serás esta noche en el oscuro
Sueño, del otro lado de su muro?
Chi sarai questa notte nell’oscuro Sonno,
dall’altra parte del tuo muro?
J.L.Borges
[…] Infine mi trovai davanti a un muro, un muro che si ergeva
alto impedendo la vista dall’altra parte e che si estendeva da
entrambi i lati senza che se ne vedesse la fine. Attorno a me
c’era il nulla, nemmeno la traccia di una qualche, anche minima,
esistenza. E, dietro di me, la strada che mi aveva condotto fin
qui, un esile ponte sospeso su un baratro di nebbia, era crollata,
lasciando il vuoto.
Non potevo perciò tornare indietro. Potevo solo esplorare il muro
e aggirarmi tra i parallelepipedi perfetti di quella strana,
geometrica rovina, che induceva a pensare a una costruzione
eretta da un’ignota civiltà scomparsa. Speravo di scoprire un
varco, un passaggio, o almeno una crepa nel muro che
lasciasse intravedere oltre. Ma niente.
Anche negli angoli dove più l’ombra si annidava, nei recessi
dove ogni tanto trovavo riparo da quella luce alta, implacabile –
che continuava a battere sulla mia testa, sempre uguale – il
muro era assolutamente compatto, chiuso, invalicabile,
indistruttibile…
Chiara Tavella
(da G.Nicoletti Geometrie rivelate Tintoretto Edizioni TV