Il programma espositivo di ART@Hilton (curato dalla 795 all'Hilton Molino Stucky di Venezia) in occasione della Biennale e di Expo 2015 si era aperto nel maggio scorso con la personale del 22enne Gjon Jakaj, di origine kosovara - mostra che si sposta ora in galleria fino a Novembre
Fuggito dal Kosovo con la famiglia a causa della guerra, è un artista capace di trasmettere la gioia di vivere. A Giudecca 795 Jakaj presenta un progetto di una quindicina di scatti sul tema del pane, con forti significati simbolici. I suoi lavori sono ora in mostra in galleria insieme ai suo reportage sull'inaugurazione di Expo 2015 e sulla manifestazione NOExpo a Milano del maggio scorso.

"Italia cotta" è un progetto sul tema del cibo e della tradizione, distinto in due sezioni. La prima si sviluppa in quindici scatti dedicati al cibo, al pane, e all'atmosfera della famiglia... la sua: fuggita dalla guerra del Kosovo quando Gjon era bambino, da anni vive e lavora in Italia. Nelle foto di un normalissimo ma in sé speciale pranzo in casa, si leggono affetti profondi e la semplice straordinaria felicità dello stare insieme.

Pane e lavoro per nutrire sogni, desideri, idee: per il loro contenuto simbolico e per la loro freschezza, oltre che per il collegamento con la funzione originaria dell'edificio, le opere di Jakaj sono state selezionate ed esposte nel maggio scorso nell'ex Molino di Venezia (oggi Hilton Molino Stucky Hotel) per la rassegna ART@Hilton, curata dalla 795. La mostra personale continua appunto in galleria.

Il percorso artistico di Jakaj sta proseguendo con l'esplorazione del tema del cibo dal punto di vista del reportage a sfondo sociale. A Giudecca 795 Jakaj presenta oltre al primo nucleo di "Italia cotta", anche una parte delle foto scattate a Milano durante la manifestazione NOExpo, che il fotografo ha seguito in tutto il suo svolgersi fino ai disordini finali - dando ulteriore prova di talento ed immediatezza. Una testimonianza dal cuore di una protesta che ancora fa discutere.