Negli spazi di SACI ART GALLERY e BZF VALLECCHI verrà presentata un'istallazione di ingrandimenti xerografici e una selezione dei collages e dei testi battuti a macchina che costituiscono il nucleo originario del progetto editoriale MOMISDRUNK ("mamma è ubriaca").
Realizzato a partire dal 1997 da Globalgroove, MOMISDRUNK nasce come un lavoro artigianale di ritagli e connessioni tra immagini e testi composto da collages, fotocopie, fotografie e scrittura. Il risultato finale - prossimo sia alla tradizione della fanzine che a quella del libro d'artista - consiste in un libro-oggetto in unica copia.
Nel 2003, dopo un'ulteriore selezione dei testi e delle immagini, la versione "originale" è stata scansionata e re-impaginata in un formato ridotto in bianco e nero, stampato in 500 copie numerate.
MOMISDRUNK si compone di otto capitoli che raccontano una discesa all'inferno di quell'universo mediatico che costituisce il nostro ambiente quotidiano alla ricerca di una identità che viene continuamente riplasmata dalla comunicazione sociale e interpersonale.
Il percorso della mostra è un ulteriore processo di ri-scrittura di tutto il progetto. La selezione delle immagini e delle parole presenti negli otto capitoli viene nuovamente assemblata in formati e supporti diversi all'interno di un attraversamento emotivo, onirico, e cinematico.

Globalgroove

Globalgroove nasce alla fine degli anni novanta da un'idea di Michele Androni e Fabio Toffolo. Inizialmente il loro interesse si rivolge al Web con il sito www.globalgroove.it, un work-in-progress di cut-up, montaggi, associazioni, corto circuiti e pratica del file sharing. In seguito il progetto ha ampliato il suo raggio d'azione utilizzando altri medium: pittura, collage, fotografia, grafica, scrittura.
Globalgroove contamina e si appropria di fonti iconografiche, testi e suoni campionati dall' immensa produzione dei mass media globali. Manipolando i più svariati codici linguistici e visivi della comunicazione, al limite tra arte e advertising, intrattenimento e politica, glamour e orrore, Globalgroove vuole produrre assenza con un atto di forza inverso, rilanciando sull'insignificante col niente, sul visibile con l'apparenza, sul falso con l'illusione, sul male col peggio.