Sabato 17 maggio 2008 è stata inaugurata la mostra di Grazia Tomberli. La pittura dell’artista fiorentina, che fin da piccola ha respirato ed ha vissuto d’arte – il padre Sergio era un paesaggista di livello - trasmette dolcezza, che ben traspare dai suoi disegni e dai suoi colori. La mostra di Fiesole si collega ad un percorso ideale dell’artista, che molto prende dai paesaggi del Colle Etrusco ma anche dalle straordinarie geometrie di Giovanni Michelucci. E’ proprio il rapporto con il grande architetto che dà il titolo alla mostra ospitata nella Sala Antiquarium Costantini. E come scrive Corrado Marcetti: “La pittrice non si accontenta però di realizzare coi suoi quadri una comunicazione di impressioni immediate, segue un cammino di avvicinamento che la porta alla villa”Il Roseto” che fu casa-studio di Michelucci e ora è sede della Fondazione a lui dedicata, e a lavorare sul potenziale evocativo di scritti, disegni e opere dell’architetto, cercando di cogliere gli elementi a reazione poetica tra le espressioni di interesse e di amore per la natura, per i boschi, per gli alberi, i fiori. Cerca di rappresentare con slancio attraverso la scelta dei soggetti, dei cromatismi e dei toni le forze generatrici che interessavano Michelucci quando nei suoi abbozzi vivi indagava labirinti di alberi e sentieri, rocce, tronchi e paesaggi di una toscanità aperta e luminosa con cui si sentiva in comunione.” L’eleganza e l’esperienza, accompagnate dal rispetto che Grazia Tomberli ha verso la pittura, vengono trasferiti nel segno e nel colore dal suo sguardo interiore di particolarissima suggestione.