E’
un omaggio al Maestro Muti, che ha ospitato per due anni Graziella Vigo
con la sua fedele macchina fotografica, un occhio discreto e vigile,
alle prove, le prove generali, gli spettacoli con il pubblico in sala,
purché invisibile, ed è anche la testimonianza di un’esperienza unica,
professionale e umana.
Era il 2001 e per celebrare il primo centenario della morte di Verdi, il
Maestro scelse e mise in scena, una dopo l’altra per un anno e mezzo:
Macbeth, Rigoletto, Otello, Falstaff in due edizioni, Il Trovatore, La
Traviata e Un Ballo in maschera.
Graziella Vigo si è resa invisibile e ha trasformato in immagine
“visiva” la musica, cogliendo quei particolari, anche minimi, che
nessuno vede mai in scena, sempre presi dall’insieme e dalla forte
personalità dei protagonisti, piccoli particolari ed espressioni perdute
che ci restituiscono emozioni fortissime.
Da questa straordinaria esperienza è nato un volume fotografico di
grande formato pubblicato da Electa e presentato alla stampa in questa
sede, con la prefazione di Natalia Aspesi e testi di Pierluigi
Petrobelli e Quirino Conti. Per condividere questa emozione è stata
realizzata una grande mostra fotografica, resa possibile dal sostegno di
UniCredit, major sponsor, nella sede prestigiosa del Palazzo Trussardi
Marino Alla Scala.
In mostra, in uno splendido allestimento ideato da Quirino Conti, vi
sono 94 immagini stampate in diversi formati, anche molto grandi, su
speciali supporti come la tela creata da Agfa, quasi identica al
canovaccio dei quadri dei pittori, con una stampa ad inchiostri molto
resistenti nel tempo, e su materiale trasparente con effetto opaline,
retroilluminato.