Anfiteatro Arte apre i suoi spazi patavini ad una collettiva che si sviluppa dai primi anni Cinquanta ai giorni nostri, per fissare con delle immagini momenti che sono già entrati nelle storia e altri che stanno per entrarci. Tre sale con ventitre artisti messi a confronto.

Great Minds Think Alike dicono gli inglesi. Un modo di dire che in italiano non trova un'esatta corrispondenza. Il significato tuttavia è chiaro: le grandi menti si incontrano. Ci sono affinità e punti di contatto tra coloro che hanno costantemente legato il loro operato all'eccellenza. La genialità può trovare le più svariate forme per esprimersi, ma alla fine, agli occhi dell’osservatore, si rivela sempre in modo certo e nitido. Il titolo della mostra è stato frammentato per gioco, associando ad ogni lettera un artista diverso, evidenziando il particolare di un quadro. Ne è venuto fuori una sorta di alfabeto dell'arte che ci permette di ripercorrere e rileggere alcuni dei passaggi più significativi dell'arte dal secondo novecento fino ai giorni nostri. Una passeggiata tra l' Informale, Forma 1, l'astrazione geometrica, il Movimento Nucleare, l’Arte Concettuale, il Nouveau Réalisme, fino all'arte contemporanea.

La mostra, con una cinquantina di opere esposte su tre sale, conduce lo spettatore a riflettere su quali siano i possibili punti di contatto tra gli artisti presentati e sulla indiscussa ciclicità dell'arte come nella storia.