Greetings from Italy! sono i saluti amari che un turista immaginario invierebbe oggi dal nostro paese. Un paese alla deriva come il gommone con settantadue migranti a bordo, che nel 2011 viene abbandonato ai flutti per quindici giorni sotto gli occhi impassibili della NATO; si salveranno in nove. Liquid Traces - The Left-to-Die Boat Case, la video-opera di Lorenzo Pezzani e Charles Heller di Forensic Architecture, gruppo di ricerca multidisciplinare della Goldsmiths University di Londra, ne ricostruisce gli eventi attraverso la stessa tecnologia di sorveglianza marittima usata come scudo da chi quel gommone l’avrebbe potuto salvare. L’opera-militante di Michela Locati, Nicole Romanelli, Pietro Gregorini e Verdiana Festa, Solo in Cartolina, gioca con la tradizionale corrispondenza estiva che, cambiata di segno, diventa la violenta epifania satirica di una realtà odiosa e insopportabile.

Solo in Cartolina e Liquid Traces - The Left-to-Die Boat Case raccontano di un Occidente che ha tradito il suo ruolo di guida e di lume. Non ci sono più fari sulle coste d’Europa, resta visibile solo il nero degli abissi delle nostre coscienze; lì, nell’abominio, queste due opere ci sprofondano, facendoci sentire illusoriamente protetti dalla satira e dalla freddezza della visione satellitare, per poi scaraventarci di colpo fin troppo vicini, colpevoli di aver sorriso amaramente, di aver osservato dall’alto come dèi digitali l’orrore nel suo farsi. Così chi guarda è chiamato a fare i conti con la realtà, non ha scampo, non può sottrarsi alla scelta; perché il dilemma non esiste, la contaminazione è l’unica salvezza, accogliere l’unica strada e l’unica scelta possibile è disobbedire, disobbedire civilmente. Perché senza etica l’umanità diventa mostruosa.