Fino al primo maggio nelle sale del Museo Zoologico e del Museo Paleontologico di Napoli, tra gli animali imbalsamati e gli scheletri della preziosa collezione naturalistica, prenderanno posto gli animali “rigenerati” dalla tempera all’uovo e dalla perizia dell’artista bergamasco Guido Airoldi. Gli elefanti, i pellicani, i pinguini, recuperati da precari manifesti di reclame e salvati all’interno di cornici asettiche, quasi ospedaliere, sembrano calarsi appieno nell’intento conservativo che muove il Centro Musei dell’Università Federico II. La mostra, costituita da un notevole corpus di opere recenti su carta, nata dalla sinergia con la Galleria Anywhere Art Company, prevede inoltre l’appuntamento, alle ore 18:00 di venerdì 8 aprile, presso lo spazio diretto dall’Architetto Armando Minopoli, in via Mezzocannone 31.

Guido Airoldi è nato a Bergamo nel 1977. E’ attivo in maniera continuativa da circa dieci anni e nel 2009 è stato vincitore del Premio Speciale “Catch by the eye, Save in the heart” alla quarta edizione del Premio Arte Laguna. Ha esposto in numerose mostre collettive: Mantegna cercasi, Palazzo Tè, Mantova; Focus on Zero, Galleria Anfiteatro Arte, Milano; Il dolore di altri animali, Fondazione Maimeri, Milano; L’arte del rugby, Stadio Olimpico, Roma; Cena, cibo o commensale? Galleria Hangart, Pavia; The Italian Wave, Iaga Art Gallery, Cluj Napoca; QuattordicipiùUno, Galleria Toselli, Milano. Le principali mostre personali: Silenzi Manifesti, Fabbrica Borroni, Milano; Circus Lupiensis, Castello Carlo V, Lecce; Ex circus, Galleria Anfiteatro Arte, Milano; Animali Recuperati, Galleria Triangoloarte, Bergamo; Silenzi Manifesti, Galleria Isolo 17, Verona.